Flavio Briatore: differenze tra le versioni
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|editore= Il non-senso della vita - Blog - Repubblica.it
|data= 9 settembre 2012|accesso=10 settembre 2012
}}</ref>, e viene bocciato due volte, in seconda e in terza superiore.<ref name="repubblica">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/j/formulauno/flabriato/flabriato/flabriato.html|titolo=Flavio Briatore si racconta. Uno spaccone con un punto debole|accesso=21 settembre 2009|editore=Repubblica}}</ref> Consegue il diploma di geometra presso un istituto privato<ref name="repubblica" /> e comincia a lavorare come maestro di sci e gestore di ristoranti per poi arrivare ad aprirne uno suo, a [[San Giacomo di Roburent]], che in seguito chiude per mancanza di risultati economici soddisfacenti.<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/18/mezzi-flop-inchieste-radiazioni-ma-briatore-insegna-in-tv-successo-e-etica/356529/|titolo=The Apprentice: flop, inchieste, radiazioni, ma Briatore insegna successo e etica<!-- Titolo generato automaticamente -->|editore=il Fatto Quotidiano.}}</ref> Dopo aver fatto l'assicuratore a [[Saluzzo]], all'interno del gruppo [[Riunione Adriatica di Sicurtà|RAS]], nel 1974 va a vivere a Cuneo, dove viene assunto come dirigente alla [[Conafi]], una piccola banca, e qui conosce l'imprenditore Attilio Dutto, di cui diventa braccio destro. Nello stesso periodo intraprende un progetto immobiliare in Sardegna, chiamato "isola rossa", un complesso di villeggiatura che vende nel 1975 a un imprenditore di Cuneo.
Nel 1977 Attilio Dutto compra il pacchetto di maggioranza di Paramatti Vernici dal torinese Schreiber, su consiglio di Flavio Briatore, che in cambio prende il 2% delle azioni e viene nominato Amministratore Delegato della società, a soli 27 anni, diventando così il più giovane managing director di una società italiana quotata in borsa. Il 21 marzo 1979 Dutto viene assassinato a Cuneo con una bomba collegata all'accensione della sua auto.<ref name="vocedialba">{{cita web|url=https://www.lavocedialba.it/2019/03/21/leggi-notizia/argomenti/cronaca-17/articolo/40-anni-fa-il-caso-dutto-un-enigma-cuneese-che-sinnesta-sui-grandi-misteri-italiani.html|titolo=40 anni fa il “caso Dutto”: un enigma cuneese che s’innesta sui grandi misteri italiani|editore=La Voce di Alba|accesso=31 maggio 2021}}</ref> Briatore si trasferisce a Milano dove conosce l'agente di cambio Giorgio Patroncini, con il quale lavora nel gruppo finanziario Finanziaria Generale Italia, in qualità di broker. Negli anni milanesi Briatore conosce anche Achille Caproni di Taliedo (erede di Giovanni Battista Caproni, fondatore della prima azienda aeronautica d'Italia), che gli affida la gestione della CGI (compagnia generale industriale), la holding industriale del suo gruppo, e [[Luciano Benetton]], che in seguito avrebbe avuto un ruolo chiave per il suo futuro. Nel 1985 Briatore si trasferisce negli Stati Uniti, dove apre i negozi [[Benetton (azienda)|Benetton]] nelle Isole Vergini e lavorando a stretto contatto con Luciano Benetton contribuisce attivamente all'espansione del marchio nei mercati statunitensi.
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