Simone Boccanegra: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 46:
== Biografia ==
[[File:Genova grosso2.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Grosso (moneta)|Grosso]] di Simone Boccanegra]]
Simone era figlio di Iacopo di Lanfranco e di Ginevra Saraceni, figlia di Egidio<ref> Egidio Recenasco, (Genova 1280 ca, Spagna 1350)</ref>Signore di Rezenasco in Toscana. Era fratello di [[Egidio Boccanegra|Egidio]], di [[Bartolomeo Boccanegra|Bartolomeo]] e di [[Niccolò Boccanrgra|Niccolò]].
Riga 97 ⟶ 93:
Per le forti spese ancora una volta dovette ricorrere a prestiti forzosi, inasprendo i rapporti con il popolo, mentre la noboiltà non desisteva dal contrastarlo con ogni mezzo. Nel 1362 scoprì ben due congiure ai suoi danni.
[[File:Museo di Sant'Agostino (Genova) Monumento sepolcrale di Simone Boccanegra.jpg|thumb|upright=1.22|Monumento sepolcrale di Simone Boccanegra<br>Genova, [[Museo di Sant'Agostino]]]]
Morì nel [[1363]], forse avvelenato<ref>Il Boccanegra morì improvvisamente il 14 marzo 1363 dopo aver partecipato, il giorno precedente, ad un banchetto in onore del re di Cipro, Pietro di Lusignano, in casa del genovese Pietro Marocello. Appare così comprensibile l'ipotesi, avanzata dai contemporanei, che fosse stato avvelenato.</ref>per mano di sicari delle famiglie [[Adorno (famiglia)|Adorno]] e [[Fregoso]] che da quel momento acuirono la loro lotta per contendersi il controllo del dogato.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/simone-boccanegra_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia di Simone Boccanegra] sul sito dell'[[Enciclopedia Treccani]]</ref> Venne sepolto nella [[chiesa di San Francesco di Castelletto]].<ref>{{cita web|url=http://www.museidigenova.it/it/content/monumento-sepolcrale-di-simone-boccanegra-1363|titolo=Monumento sepolcrale di Simone Boccanegra (1363)|sito=Museidigenova.it|accesso=9 giugno 2016|dataarchivio=4 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160804071746/http://www.museidigenova.it/it/content/monumento-sepolcrale-di-simone-boccanegra-1363|urlmorto=sì}}</ref>
|