Teodoro Sainz Rueda: differenze tra le versioni

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Fu tra i fondatori, e per qualche tempo anche gerente, del periodico repubblicano ''La Justicia'' fondato nel [[1888]] a Madrid e cessato tre mesi dopo la sua morte nel [[1897]].
 
Teodoro Sainz Rueda aveva acquistato nel [[1874]] una casa di villeggiatura a Baranda di Montija<ref>[http://www.cervantesvirtual.com/servlet/SirveObras/12615095346702617432435/p0000019.htm#I_27_ Boletín de la Real Academia de la Historia - Publicaciones periódicas Tomo 10, Año 1887 IV. Antigüedades prehistóricas de Gayangos Antolín Sáinz de Baranda, Segovia 29 de Agosto de 1886]''“Divísase desde él un frondoso y dilatado valle, sembrado de caprichosos y diseminados pueblos que parecen caseríos, distinguiéndose entre estos los palacios del Sr. D. Buenaventura Rivaherrera, en el pueblo del Rivero, '''y el del diputado á Cortes que fué por este distrito, D. Teodoro Sainz Rueda en el pueblo de Baranda''', distantes un cuarto de hora del establecimiento.”''</ref><ref>Vicente Alonso Mardonas Vallejo (1687) quadrisavolo di Teodoro Sainz Rueda, era oriundo di Baranda di Montija dove fu battezzato il il 2 maggio 1687</ref>, in cui spesse volte ospitò il suo amico [[Nicolás Salmerón|Salmerón]] che certamente approfittava della vicinanza delle terme di acqua sulfurea di Gayangos di Montija per curare la sua salute malferma. Questa casa di villeggiatura, chiamata ''Casa jardin'', a Baranda di Montija esiste tuttora anche se in rovina e non più di proprietà degli eredi.
 
Per ironia della sorte questa ''Casa jardín'' fu il quartier generale di una squadra di quei fascisti italiani inviati in [[Spagna]] da [[Benito Mussolini|Mussolini]] in rinforzo al generale [[Francisco Franco]] durante la [[Guerra civile spagnola|Guerra civile]] del [[1936]]-[[1939]] che vide la caduta della [[Seconda Repubblica spagnola]].