Angelo Izzo: differenze tra le versioni

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=== Il massacro di Ferrazzano ===
Il 28 aprile [[2005]] Izzo uccise Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano, all'epoca sotto protezione a [[Ferrazzano]] (in [[provincia di Campobasso]]) e rispettivamente moglie e figlia di Giovanni Maiorano, ex affiliato (poi pentito) della [[Sacra corona unita]], che Izzo conobbe in carcere. Linciano aveva consegnato dei soldi a Izzo per l'apertura di un ristorante a [[Frasso Telesino]], in [[provincia di Benevento]], ma quei soldi non erano stati mai investiti.<ref>{{cita web|url=https://www.lecceprima.it/cronaca/angelo-izzo-confermati-ergastoli-per-i-due-omicidi.html|titolo=Angelo Izzo: confermati ergastoli per i due omicidi|data=20 novembre 2008|urlarchivio=http://archive.vn/2025.07.01-160007/https://www.lecceprima.it/cronaca/angelo-izzo-confermati-ergastoli-per-i-due-omicidi.html|urlmorto=no}}</ref> Il delitto fu rivelato il 30 aprile da Guido Palladino e Luca Palaia, inizialmente arrestati per traffico illecito di armi, che avevano partecipato all'occultamento dei cadaveri.<ref name=Corriere2>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/12/izzo.shtml|titolo = Angelo Izzo condannato all'ergastolo|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 13 gennaio 2007|accesso = 22 novembre 2009}}</ref><ref name=Corriere3>{{Cita news|url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/12/schedaferrazzano.shtml|titolo = Legate e poi soffocate con due sacchetti|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 12 gennaio 2007|accesso = 22 novembre 2009}}</ref> La concessione della semilibertà fu poi fortemente criticata dopo l'omicidio e fu causa di una polemica tra i Tribunali di Sorveglianza di Campobasso e di Palermo, i quali si accusarono l'un l'altro della paternità di tale decisione.<ref>{{Cita news|autore = Francesco Viviano|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/04/abbiamo-messo-in-semiliberta-su-consiglio.html|titolo = L'abbiamo messo in semilibertà su consiglio di chi ora ci accusa|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 4 maggio 2005|pagina = 10|accesso = 22 novembre 2009}}</ref>
 
Izzo fu condannato nuovamente all'ergastolo,<ref name=Corriere2 /> con sentenza confermata nei due successivi gradi di giudizio.