Il tempo della narrazione è il presente. Questa scelta stilistica dà al testo un ritmo veloce, rendendo il testo moderno e "nervoso".
Tutto il racconto sottende una dimensione fiabesca, come notò per primo [[Cesare Pavese]],<ref name="Prefazione1964">{{cita|Italo Calvino||Prefazione1964}}, 1964.</ref> anticipando uno dei grandi temi della riflessione e della successiva produzione di Italo Calvino.
== Personaggi ==
=== Pelle ===
Pelle è poco più di un ragazzo, sempre raffreddato e molto irascibile. Infatti, durante una lite col Dritto, si infuria al tal punto da tradire i partigiani. Pelle si occupa di procurare l'armamento ai partigiani (rubandolo) e per esso nutre una vera passione. Dopo una scommessa fatta con Pin, va in cerca della P38 che il ragazzino aveva nascosto nel sentiero dei nidi di ragno, la trova e la lascia in regalo alla sorella di Pin, perché resti in famiglia. Verso la fine del romanzo Lupo Rosso racconta la fucilazione di Pelle e la confisca di tutte le sue armi, tra cui, per l'appunto, si trova un'immensa varietà di fucili e pistole, ma non una P38. dick sudato
=== Altri personaggi ===
* Miscel il Francese, Gian l'Autista, Giraffa: uomini che si ritrovano con Pin all'osteria; finiranno a combattere chi con le [[brigate nere]], chi con i partigiani.
* Rina detta la Nera di Carrugio Lungo: sorella di Pin, prostituta che frequenta tedeschi e fascisti
* Frick: marinaio tedesco, amante della sorella di Pin, a cui il ragazzino ruba la pistola; viene descritto come non molto sveglio e nostalgico della sua famiglia ad Amburgo
* Mancino: cuoco del distaccamento del Dritto, comunista convinto e considerato estremista anche da Lupo Rosso, anche se evita spesso di andare in battaglia con varie scuse; ha un falchetto chiamato Babeuf, ma poi lo uccide su insistenza degli altri perché starnazzando attira i nazisti all'accampamento
* Giglia: moglie di Mancino, amante del Dritto
* Zena il Lungo detto Berretta-di-legno: partigiano genovese, non è comunista anche se sta con i garibaldini
* Carabiniere: un carabiniere che ha disertato per combattere i fascisti
* Duca, Conte, Marchese, Barone: quattro cognati calabresi
* Pietromagro: ciabattino e piccolo truffatore, padrone della bottega dove lavora Pin
== La ''Prefazione'' del 1964 ==
Nel giugno del [[1964]] l'editore Einaudi propone una nuova edizione del "''Il sentiero dei nidi di ragno"'', riveduta e corretta, a cui Calvino scrive una lunga prefazione. La ''Prefazione'' o ''Presentazione'' diverrà subito un testo fondamentale, in cui Calvino esprime delle riflessioni sulla propria opera.<ref>Dall'introduzione alla Prefazione alla 26ª edizione de ''Il sentiero dei nidi di ragno'', Arnoldo Mondadori Editore. ISBN 88-04-37591-4.</ref>
Calvino descrive le ragioni che l'hanno portato a scrivere il libro e parla della responsabilità che ha avvertito, come testimone e protagonista della Resistenza, a perpetuarne la memoria.<ref>{{citazione|[...]credo che ogni volta che si è stati testimoni o attori d'un'epoca storica ci si sente presi da una responsabilità speciale...|{{cita|Italo Calvino||Prefazione1964}}, 1964.}}</ref> Avvertendo il tema come ''troppo impegnativo e solenne'', decide di affrontarlo di scorcio, trattandolo cogli occhi di un bambino<ref name=Prefazione1964>{{cita|Italo Calvino||Prefazione1964}}, 1964.</ref> e per andar contro la «rispettabilità ben pensante», sceglie ''non di rappresentare i migliori partigiani, ma i peggiori possibili''. Ciononostante - dice - loro sono stati uomini migliori di coloro che sono rimasti al sicuro nelle città e nelle campagne, perché spinti da ''un'elementare voglia di riscatto'' sono diventati ''forze storiche attive''.<ref name=Prefazione1964/> Questa idea è riportata nel romanzo per bocca di Kim, il commissario politico.
Tuttavia esprime un senso di delusione: il suo libro, a suo dire, non è riuscito a rappresentare la Resistenza in modo pieno, cosa riuscita soltanto a [[Beppe Fenoglio]] in ''[[Una questione privata (Fenoglio)|Una questione privata]]'', capace di ''serbare per tanti anni limpidamente la memoria fedele'' e a rappresentarne i valori.<ref name=Prefazione1964/> Scrivere ''Il Sentiero dei nidi di ragno'' conclude ha ''bruciato'' la sua memoria, ha cancellato i ricordi di {{citazione|quell'esperienza che custodita per gli anni della vita [...] sarebbe forse servita a scrivere l'ultimo libro, e non [...] è bastata che a scrivere il primo|{{cita|Italo Calvino||Prefazione1964}}, 1964.}}
== Premi e riconoscimenti ==
Nel 1947 il libro presentato al [[Premio Mondadori]] viene scartato. Lo stesso anno vince la prima edizione del [[Premio Riccione]].
== Influenza culturale ==
Il contenuto del libro è stato ripreso nel 2005 dai [[Modena City Ramblers]] nella canzone ''Il Sentiero'', dell'album [[Appunti partigiani|''Appunti Partigiani''.]]<ref>{{cita web|url=http://www.ramblers.it/?portfolio=appunti-partigiani|sito=sito ufficiale dei Modena City Ramblers|accesso=9 dicembre 2015|titolo=Appunti partigiani|dataarchivio=11 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151211124736/http://www.ramblers.it/?portfolio=appunti-partigiani|urlmorto=sì}}</ref>
== Edizioni ==
* {{Cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|collana=I Coralli|numero=11|editore=Einaudi|città=Torino|mese=ottobre|anno=1947}}
* {{Cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|altri=Nota introduttiva dell'Autore|collana=Piccola Biblioteca Scientifico-letteraria|numero=63|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1954}} [edizione con testo modificato]
*{{Cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|altri=Con una prefazione dell'Autore|collana=I Coralli|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1964}} [Edizione definitiva con testo ancora riveduto, appare in anticipo presso il [[Club degli Editori]]].
* {{Cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|collana=Nuovi Coralli|numero=16|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1972-1991}} Collana ''Einaudi Tascabili'', 2002.
* {{Cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|collana=Gli elefanti|editore=Garzanti|città=Milano|anno=1987-1992}}
* {{Cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|collana Oscar. Opere di Italo Calvino|editore=Mondadori|città=Milano|mese=settembre|anno=1993}}.
* {{cita libro|titolo=Il sentiero dei nidi di ragno|altri=con uno scritto di [[Cesare Pavese]]|collana=Oscar|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2011|cid=Calvino (2011)|isbn=978-88-04-63265-8}}; collana ''Oscar Moderni'' n.55, Mondadori, 2016-2019, {{ISBN|978-88-04-63713-4}}.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Annalisa|Ponti|Come leggere "Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino|1991|Mursia|Milano|ISBN= 978-88-425-1042-0}}
* {{cita libro|curatore1=Luca Baranelli|curatore2=Ernesto Ferrero|titolo=Album Calvino|url=https://archive.org/details/albumcalvino0000unse|collana=Oscar Mondadori|città=Milano|anno=2003|isbn=8804521082|cid=Baranelli e Ferrero}}
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