| === Fondazione === [[File:Kurfürst Karl Theodor (Bayern).jpg|sinistra|miniatura|[[Carlo Teodoro di Baviera]], ritratto da Anna Dorothea Therbusch, nel [[1763]].]] Il 30 dicembre [[1777]], la linea bavarese del [[Casato di Wittelsbach|Casato Wittelsbach]] si estinse con la morte di [[Massimiliano III di Baviera]], e di conseguenza l'[[Elettorato di Baviera|Elettorato]] [[Elettorato di Baviera|bavarese]] passò a [[Carlo Teodoro di Baviera|Carlo Teodoro]], [[Elettori del Palatinato|elettore palatino]] e membro di un ramo secondario della casa reale di Baviera. Dopo una separazione di quattro secoli e mezzo, il [[Elettorato del Palatinato|Palatinato Elettorale]], a cui erano stati aggiunti i [[Ducato di Jülich|ducati di Jülich]] e [[GranducatoDucato di Berg|Berg]], fu così riunito alla Baviera. Nel [[1793]], l'[[Armée révolutionnaire française|Esercito rivoluzionario francese]] invase il paese; nel [[1795]], i francesi, al comando del generale [[Jean Victor Marie Moreau|Moreau]], invasero la Baviera stessa, avanzando fino a [[Monaco di Baviera|Monaco]], dove furono accolti con gioia dai liberali a lungo repressi, ed assediando Ingolstadt. Carlo Teodoro, che non aveva fatto nulla per impedire la guerra o per resistere all'invasione, fuggì in [[Sassonia]], lasciando un [[consiglio di reggenza]], i cui membri firmarono una convenzione con Moreau, con la quale garantiva un armistizio in cambio di un pesante contributo, siglato il 7 settembre [[1796]]. La Baviera si trovava ora in una situazione difficile, trovandosi tra francesi e austriaci. Prima della morte dell'elettore Carlo Teodoro, deceduto il 16 febbraio [[1799]], gli austriaci avevano nuovamente occupato il paese, in preparazione alla ripresa della guerra con la [[Primo impero francese|Francia]] <ref>{{Cita web|titolo=Constitutional monarchy in the Kingdom of Bavaria {{!}} bavarikon|url=https://www.bavarikon.de/|accesso=26 novembre 2023|lingua=de}}</ref>. Con la morte del principe elettore [[Carlo Teodoro di Baviera|Carlo Teodoro]], [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Massimiliano]] [[Massimiliano I Giuseppe di Baviera|Giuseppe del Palatinato-Birkenfeld-Zweibrücken]], asceso come Massimiliano IV Giuseppe, si ritrovò con un'eredità difficile; al tempo, lo stato bavarese era la terza nazione più grande del [[Sacro Romano Impero]]. Il nuovo elettore trovò l'[[Bayerische Armee|esercito bavarese]] in condizioni disastrose: quasi nessuno dei reggimenti era minimamente vicino al completo esercito, il livello di addestramento delle truppe era scarso e le [[Uniforme|uniformi]] [[Benjamin Thompson|Rumford]] erano impopolari e poco pratiche. I circa 17.000 soldati bavaresi, generalmente considerati di scarsa utilità, erano sparsi per il paese e integrati nelle unità austriache. Il nuovo sovrano, che aveva prestato servizio sotto l'[[Ancien Régime]] in [[Regno di Francia|Francia]], fece della ricostruzione dell'esercito una propria priorità <ref>''Oberpfälzisches Wochenblatt,'' 2 maggio 1799</ref><ref>Monaco Intelligence Gazette, 23 febbraio 1799, pp. 133–136</ref>. Sebbene le simpatie dell'elettore e quelle del suo primo ministro, [[Maximilian von Montgelas]], fossero, semmai, più francesi che austriache, lo stato delle finanze bavaresi e le precarie condizioni dell'esercito bavarese costrinsero la Baviera a schierarsi a fianco dell'[[Monarchia asburgica|Austria]]. Il 2 dicembre [[1800]] l'[[Bayerische Armee|esercito bavarese]] e quello [[Esercito imperiale austriaco (1806-1867)|austriaco]] furono coinvolti in una sconfitta a [[Battaglia di Hohenlinden|Hohenlinden]], di conseguenza il generale [[Jean Victor Marie Moreau|Moreau]] occupò nuovamente la capitale bavarese. Con il [[trattato di Lunéville]] (9 febbraio [[1801]]), la Baviera dovette cedere il [[Palatinato (regione)|Palatinato]] e i [[Contea palatina di Zweibrücken|ducati di Zweibrücken]] e [[Ducato di Jülich|Jülich]]. Di fronte alle ambizioni e agli intrighi appena dissimulati della corte austriaca, Montgelas credeva ora che gli interessi della Baviera dovessero spostarsi verso la [[Prima Repubblica francese|Francia]], guidata da [[Napoleone Bonaparte]]. [[File:Hornöck Maximilian I von Bayern um 1810.jpg|sinistra|miniatura|Massimiliano IV Giuseppe di Baviera.]] [[File:Kingdom of Bavaria 1815.svg|miniatura|Mappa del Regno di Baviera nel [[1815]].]] [[File:Kingdom of Bavaria 1812.svg|sinistra|miniatura|Mappa del Regno di Baviera nel [[1812]].]] La [[Trattato di Presburgo|pace di Presburgo]] del [[1805]] permise a Massimiliano di elevare la Baviera al rango di regno; di conseguenza, il 1° gennaio [[1806]] Massimiliano si autoproclamò re con il nome di Massimiliano I. Il nuovo sovrano continuò a svolgere la funzione di elettore fino alla secessione della Baviera dal [[Sacro Romano Impero]], avvenuta il 1° agosto 1806, unendosi alla [[Confederazione del Reno]], stato controllato dal [[Primo Impero francese|Primo impero francese]]. Il [[GranducatoDucato di Berg|Ducato di Berg]] fu ceduto a [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] solo nel 1806, che venne poi ceduto al cognato dell'imperatore, [[Gioacchino Murat]]. Nel gennaio 1806, la primogenito di re Massimiliano, [[Augusta di Baviera]], sposò [[Eugenio di Beauharnais]], figlio dell'imperatrice [[Giuseppina di Beauharnais|Giuseppina]] e adottivo di Napoleone <ref>[[Adalbert von Bayern (1886–1970)|Adalbert von Bayern]]: ''Eugen Beauharnais, der Stiefsohn Napoleons. Ein Lebensbild''. [[Berlino]] [[1940]]; 2° edizione: [[Monaco di Baviera|Monaco]] [[1950]].</ref>. Il nuovo '''Regno di Baviera''' dovette affrontare delle sfide fin dall'inizio della sua creazione, potendo contare sul sostegno della Francia napoleonica. Il regno fu costretto a fornire coscritti al sovrano francese per la [[guerra d'indipendenza spagnola]], affrontò la guerra con l'[[Impero austriaco|Austria]] nel [[1809]] e dal [[1810]] al [[1814]] perse territori a favore del [[Regno di Württemberg|Württemberg]] e dell'[[Italia]]<ref>[https://www.hdbg.eu/koenigreich/web/index.php/objekte/index/id/520 ''Edikt über die äusseren Rechts-Verhältnisse der Einwohner des Königreiches Baiern in Beziehung auf Religion und kirchliche Gesellschaften, zur näheren Bestimmung der §§ VI. und VII. des ersten Titels der Konstitution'']</ref>. Nel [[1808]] vennero aboliti tutti i residui della [[servitù della gleba]] <ref name="scotti977">Johann Josef Scotti: ''Sammlung der Gesetze und Verordnungen …'' Band 2, Düsseldorf: Joseph Wolf, 1821, S. 977 ([http://s2w.hbz-nrw.de/ulbbn/content/pageview/10403 Uni Bonn]).</ref><ref>{{de}} Volker Schäfer, ''Vertrag von Ried'', in Gerhard Taddey, Id. (Hrsg.), ''Lexikon der deutschen Geschichte.'' 2. Auflage. Kröner, Stuttgart 1982, ISBN 3-520-80002-0, p. 1050</ref>. Successivamente però la Baviera si allontanò dall'alleanza con la Francia e infatti l'8 ottobre [[1813]], appena 10 giorni prima della [[battaglia di Lipsia]], Massimiliano I Giuseppe rinunciò alla sua collaborazione con Napoleone attraverso il [[trattato di Ried]] e si alleò con l'[[Impero austriaco|Austria]] nella [[Sesta coalizione|Guerra della sesta coalizione]]. Insieme a Montgelas e al principe ereditario, [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico]], il generale [[Carl Philipp von Wrede]] fu una forza trainante della defezione dalla Francia, che era già stata concretamente avviata nel marzo 1813. Durante un soggiorno di re Max Joseph e del ministro Montgelas presso il quartier generale alleato a [[Magonza]] a metà novembre, il trattato fu ratificato da [[Impero austriaco|Austria]], [[Impero russo|Russia]] e [[Regno di Prussia|Prussia]]. Ci fu di conseguenza un riavvicinamento tra le monarchie di Baviera e d'Austria, ad opera soprattutto del cancelliere austriaco [[Klemens von Metternich|Metternich]]; in merito a ciò, il re disse: {{Citazione|[…] Tutto ciò che guadagniamo da tutto questo è che diventiamo indipendenti dalla Francia, il che significa che cadremo di nuovo sotto il giogo austriaco <ref>Brief von Max Joseph an Kronprinz Ludwig vom 7. Oktober 1813 nach EWII S. 683.</ref>.}}Con il [[Trattato di Parigi (1814)|trattato di Parigi]] del 3 giugno [[1814]], la Baviera restituì il [[Tirolo]] all'Austria in cambio dell'ex [[Granducato di Würzburg]]. Al [[Congresso di Vienna]], a cui partecipò personalmente, re Massimiliano di Baviera dovette fare ulteriori concessioni all'[[Impero asburgico]]. Il monarca lottò duramente per mantenere la vicinanza dei territori bavaresi, come garantito a [[Trattato di Ried|Ried]], ma il massimo che poté ottenere fu una garanzia da [[Klemens von Metternich|Metternich]] sulla questione di una possibile successione al trono del [[Granducato di Baden]], nella quale fu poi destinato a rimanere deluso <ref>Chisholm, p. 291 cita Baden History, iii, 506.</ref>. A [[Vienna]], Massimiliano si oppose fermamente a qualsiasi ricostituzione della [[Germania]] che potesse mettere in pericolo l'indipendenza della Baviera, e fu la sua insistenza sul principio della piena sovranità lasciata ai principi regnanti tedeschi che contribuì in larga misura all'istituzione della [[Confederazione tedesca]]. La Costituzione federale tedesca (8 giugno [[1815]]) del [[Congresso di Vienna]] fu proclamata in Baviera non come legge, bensì come trattato internazionale. Fu in parte per assicurarsi il sostegno popolare nella sua resistenza a qualsiasi ingerenza della dieta federale negli affari interni della Baviera, in parte per dare unità ai suoi territori piuttosto eterogenei.   === Costituzione === |