Cicerone denuncia Catilina: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Nel [[63 a.C.]], dopo essergliaver statomancato più volte impeditol'elezione di diventarea [[Console (storia romana)|console]], [[Catilina]] decise di ordire una congiura per rovesciare la Repubblica. Ma il console in carica, [[Marco Tullio Cicerone]], riuscì a sventare la congiura e a ripristinare (anche se per poco tempo) l'ordine a Roma.<ref>[[Sallustio]], ''[[De Catilinae coniuratione]]'', 5</ref>
 
Catilina contava soprattutto sulla [[plebe]], a cui prometteva radicali riforme, e sugli altri nobili decaduti, ai quali prospettava un vantaggioso sovvertimento dell'ordine costituito, che lo avrebbe probabilmente portato ad assumere un potere monarchico o quasi<ref> [[Plutarco]], ''Cicerone'', 10,3-4</ref>. Venuto a conoscenza del pericolo che lo stato correva grazie alla soffiata di Fulvia, amante del congiurato Quinto Curio<ref> [[Plutarco]], ''Cicerone'', 16,2</ref>, Cicerone fece promulgare dal Senato un ''[[senatusconsultum ultimum|senatus consultum ultimum de re publica defendenda]]'', cioè un provvedimento con cui si attribuivano, come era previsto in situazioni di particolare gravità, poteri speciali ai consoli<ref>[[Sallustio]], ''[[De Catilinae coniuratione]]'', 29,2</ref><ref> [[Plutarco]], ''Cicerone'', 15,5</ref>.