Muse (divinità): differenze tra le versioni

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Molti autori celebri, ispirandosi ad [[Omero]], le citano nei proemi delle loro opere come [[Dante Alighieri]]<ref>«O muse, o alto ingegno, or m'aiutate;
o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, qui si parrà la tua nobilitate.» Dante Alighieri, Inferno, canto II, versi 7-9</ref> e [[William Shakespeare]]<ref>«O for a Muse of fire, that would ascend The brightest heaven of invention, A kingdom for a stage, princes to act And monarchs to behold the swelling scene!» In lingua italiana: «Oh, aver qui una Musa di fuoco che sapesse salire al più luminoso cielo dell'invenzione; un regno che servisse da palcoscenico, principi che facessero da attori e monarchi da spettatori di questa scena grandiosa!»[[William Shakespeare]], Atto 1, Prologo di [[Enrico V (Shakespeare)|Enrico V]]</ref>, come già fu nei celebri iniziproemi dell<nowiki>'</nowiki>''[[Iliade]]'' e dell<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]''.
 
Nella narrativa contemporanea sono le protagoniste di ''[[Muses]]'', romanzo di genere fantastico di [[Francesco Falconi]], ambientato ai giorni nostri, dove le nove muse si sono evolute nel corso dei secoli adattando le loro arti alla società.