Parafulmine: differenze tra le versioni

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=== Parafulmine radioattivo ===
Nelle punte del parafulmine, una [[sostanza radioattiva]] ionizza l'aria circostante creando così uno stato di plasma e una via preferenziale al passaggio di corrente (minore resistenza) rispetto all'aria circostante, aumentando la probabilità di scarica. Il parafulmine termina con una o più punte, oppure con un'ellisse, a forma di aureola. In genere era installato in edifici pubblici o campanili e chiese. Allo scopo si utilizzavano radionuclidi [[Decadimento alfa|alfa emettitori]], la cui emissione, contrariamente alle particelle beta e ai raggi gamma, è fortemente schermata dall'aria già a 20 cm di distanza dalla terminazione del parafulmine. <br />
L'inserimento del materiale radioattivo era obbligatorio per la normativa UNI-CEI precedente il 1981, mentre dal 2000 è di obbligo lo smaltimento dei parafulmini radioattivi finora installati. Singoli cittadini possono chiedere alla ASL in comodato un [[contatore Geiger]], ovverooppure chiedere che siano ASL o ARPA a eseguire le rilevazioni, e qualora siano superati i limiti di esposizione alla radioattività, le autorità sanitarie possono ordinare la bonifica, a carico dei proprietari. Il pericolo dei parafulmini radioattivi è il danneggiamento a seguito di scariche elettriche, ossidazione di parti metalliche, usura dovuta agli agenti atmosferici, e la dispersione di polveri di materiale radioattivo portate dall'aria anche a grandi distanze. I radionuclidi utilizzati erano:
 
* il bismuto 214: per una sorgente di 37 MBq, restando un'ora in prossimità di un parafulmine, si assorbe la dose equivalente a un anno di dose massima definita dall'OMS;