Pedro Fernández de Castro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Wento (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Wento (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 15:
|PostNazionalità =  viceré di Napoli
}}
{{quote|Sotto il regno di Filippo III, Don Pedro Fernandez de Castro, duca di Lemos, bonificò con successo gli antichi e tortuosi canali di scolo, e quelli ostruiti dalla melma, dopo averli scavati e aver disposti più in alto quelli che sommergevano con acque non navigabili ogni speranza di avere una produzione agricola, e dunque legati con (dei) nuovi (canali) secondo la quantità di acque irrigue di cui necessita l'agricoltura: primapiù vittoriosorecentemente incanalò vittorioso il bacino verso il Mediterraneo con un lavoro audace, perché la vasta palude rifiorisca di messi e Napoli riconosca il promotore della sua ricchezza. Nell'anno 1616|linga=it. |Targa commemorativa presso Capua (Ponte a Selice), della costruzione dei Regi Lagni e della bonifica della [[Terra di Lavoro]]|Philippo III: Rege. D. Petr. Fernandez de Castro Lemens Com. Pror. veteres aquarum euripos tortuosos implicitosque, et illuvie obstructos, spemque omnem messis aquis innatantibus obruentes altius excavatos ac directos; connexosque cum novis ad quantam libet aquam egerendam frugi solertia explicuit: alveumque nuper cum labore effossum audaci in mediterraneum victor intulit, ut vasta palus frugibus nitescat sentiatque Parthenope copiae actorem suae. An. 1616| lingua=la}}
 
Al Pimentel seguì nel [[1610]] Fernandez di Castro, che continuò la politica nazionale del suo predecessore. Ordinò la ricostruzione dell'[[università di Napoli|università]] finanziando un nuovo edificio e rimodernando il sistema dell'insegnamento e delle cattedre. Fiorì sotto la sua reggenza l<nowiki>'</nowiki>''[[Accademia degli Oziosi]]'', a cui aderì fra gli altri il [[Giambattista Marino|Marino]] e il [[Giovanni Battista Della Porta|Della Porta]]. Costruì il [[gesuiti|collegio dei gesuiti]] intitolato a [[San Francesco Saverio]] e un complesso di fabbriche presso [[porta Nolana]].