Pedro Fernández de Castro: differenze tra le versioni
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|PostNazionalità =  viceré di Napoli
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{{quote|Sotto il regno di Filippo III, Don Pedro Fernandez de Castro, duca di Lemos, bonificò con successo gli antichi e tortuosi canali di scolo, e quelli ostruiti dalla melma, dopo averli scavati e aver disposti più in alto quelli che sommergevano con acque non navigabili ogni speranza di avere una produzione agricola, e dunque legati con (dei) nuovi (canali) secondo la quantità di acque irrigue di cui necessita l'agricoltura:
Al Pimentel seguì nel [[1610]] Fernandez di Castro, che continuò la politica nazionale del suo predecessore. Ordinò la ricostruzione dell'[[università di Napoli|università]] finanziando un nuovo edificio e rimodernando il sistema dell'insegnamento e delle cattedre. Fiorì sotto la sua reggenza l<nowiki>'</nowiki>''[[Accademia degli Oziosi]]'', a cui aderì fra gli altri il [[Giambattista Marino|Marino]] e il [[Giovanni Battista Della Porta|Della Porta]]. Costruì il [[gesuiti|collegio dei gesuiti]] intitolato a [[San Francesco Saverio]] e un complesso di fabbriche presso [[porta Nolana]].
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