Adolfo Busi: differenze tra le versioni

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Già nel 1925 aveva iniziato a collaborare con la ditta Barilla, per la quale realizzò due calendari. Nel 1928 cominciò la sua collaborazione con Casa Ricordi, che produsse una lunga serie di manifesti da lui disegnati, nonché tutte le realizzazioni che Busi ideò nel corso della sua lunghissima collaborazione con la ditta Lane Rossi di Vicenza.
 
Nel 1928 un suo manifesto fu scelto da Mussolini come vincitore del Concorso Nazionale per la Battaglia del Grano. Nel 1932, ormai votato alla grafica e alla cartellonistica, si trasferì a Milano, dove continuò a lavorare per la Ricordi, nella cui sede aveva un ufficio, e intraprese nuovi rapporti di collaborazione con INPS e INA. Negli anni Trenta, Busi curò anche l'allestimento del padiglione INA per la Fiera di Milano e per ildel Padiglione Ricordi alla Prima Mostra del Cartellone e Grafica pubblicitaria di Milano. A questo periodo risale anche una copiosa produzione di cartoline illustrate, in particolare per la casa editrice Degami.
 
Negli anni Quaranta cominciò ad operare come illustratore di libri per bambini grazie alla collaborazione con l'Editrice Scolastica di Bologna, e nel dopoguerra la sua attività di illustratore è in continuità con quanto intrapreso in precedenza, in particolare la collaborazione con Lane Rossi e l'illustrazione di libri. Riprende inoltre con una certa intensità la sua attività di ritrattista. Agli anni Sessanta risalgono alcune opere sacre, realizzate tutte per le chiese di Rimini e del suo territorio, mentre negli anni Settanta, ormai anziano, realizzò, sempre in Emilia-Romagna, alcune personali dove sia il materiale pittorico che quello grafico trovavano posto.