Jesi: differenze tra le versioni
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====Il Sacco di Jesi====
Il 3 giugno 1517 Jesi subisce il più grave saccheggio della sua storia<ref name="piccolabibliotecajesina.it">[https://www.piccolabibliotecajesina.it/archivio/Sacco_di_Jesi.pdf Sito della Piccola biblioteca jesina]</ref>. In
====Storia moderna====
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Nel [[1797]] le truppe napoleoniche posero fine all'antico regime, ma anche al dominio sul Contado.
Nel [[1808]] con l'annessione delle [[Marche]] al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Napoleonico]], nella cosiddetta [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica romana]], Jesi diviene uno dei capoluoghi di distretto del [[Dipartimento del Metauro]]. Con la caduta di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] a [[Waterloo]] e la successiva [[Restaurazione]] del [[1815]], Jesi ritornò di nuovo sotto i papi, ma cominciò a prendere forma una concezione laica e borghese dello Stato. Nei primi decenni dell'Ottocento si iniziò a Jesi un graduale processo di [[industrializzazione]] con la nascita delle prime manifatture per la seta. Le vicende risorgimentali che condurranno all'unità d'Italia coinvolsero diversi personaggi jesini tra cui il marchese [[Antonio Colocci]], eletto nel [[1849]] quale rappresentante della Provincia di Ancona all'Assemblea Costituente della [[Repubblica romana]] e poi, dopo l'[[Unità d'Italia|Unità]], deputato e senatore del Regno.
===Storia contemporanea===
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