Adolfo Busi: differenze tra le versioni
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Nel 1915 sposò la pittrice Lilla Leonardi, già sua compagna di corso all'Accademia, si trasferì ad Alessandria per un incarico di insegnamento, e cominciò a scoprire la propria vocazione grafica vincendo un concorso per il Calendario 2016 della Ditta Ruggeri di Pesaro e partecipando ad atri concorsi per illustratori. Pur non abbandonando la pittura, che si concentrò soprattutto sulla ritrattistica, in particolare di donne appartenenti alla borghesia milanese, bolognese e romagnola, l'attività di Busi si spostò decisamente verso la grafica, in particolare la grafica pubblicitaria<ref name=":0" />.
Tornato a Bologna dopo la parentesi piemontese, nel 1920 cominciò una collaborazione con l'Atelier Chappuis di Bologna con la produzione di alcuni manifesti, tra i quali Lozione Pro Capillis Lepit (1925) e Ballo della stampa Rimini (1927), il primo di una lunga serie di manifesti promozionali della città romagnola, dove trascorreva lunghi periodi di villeggiatura. Nel 1926, un lungo viaggio in Francia e in Belgio gli
Già nel 1925 aveva iniziato a collaborare con la ditta Barilla, per la quale realizzò due calendari. Nel 1928 cominciò la sua collaborazione con [[Casa Ricordi]], che produsse una lunga serie di manifesti da lui disegnati, nonché tutte le realizzazioni che Busi ideò nel corso della sua lunghissima collaborazione con la ditta Lanerossi di Vicenza<ref name=":0" />.
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Nel 1928 un suo manifesto fu scelto da Mussolini come vincitore del Concorso Nazionale per la Battaglia del Grano. Nel 1932, ormai votato alla grafica e alla cartellonistica, si trasferì a Milano, dove continuò a lavorare per la Ricordi, nella cui sede aveva un ufficio, e intraprese nuovi rapporti di collaborazione con INPS e INA. Negli anni Trenta, Busi curò anche l'allestimento del padiglione INA per la Fiera di Milano e del Padiglione Ricordi alla Prima Mostra del Cartellone e Grafica pubblicitaria di Milano<ref name=":0" />. A questo periodo risale anche una copiosa produzione di cartoline illustrate, in particolare per la casa editrice [[Degami]]<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Livio Frittella|titolo=Versatilità il tuo nome è Busi|rivista=La Cartolina}}</ref>.
Negli anni Quaranta cominciò ad operare come illustratore di libri per bambini grazie alla collaborazione con l'Editrice Scolastica di Bologna, e nel dopoguerra la sua attività di illustratore
Morì a Bologna nel dicembre del 1977.
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=== I calendari Barilla ===
Per la [[Barilla]] Busi disegnò due calendari, uno nel 1925, edito da Chappuis a Bologna, e uno nel 1931, edito da Ricordi a Milano<ref>{{Cita web|url=https://www.archiviostoricobarilla.com/esplora/focus/biografie-degli-autori/adolfo-busi-disegnatore/|titolo=Adolfo Busi disegnatore}}</ref>. Il primo è composto da sei tavole, il secondo da dodici. Le vicende del ritrovamento di entrambi i calendari da parte dell'Archivio storico Barilla
=== Lanerossi e La moda della lana ===
La collaborazione di Busi con la ditta [[Lanerossi]] durò per oltre venti anni, a partire dal 1931, anno in cui realizzò il primo calendario. Per
==Note==
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