Periodo degli Stati Combattenti: differenze tra le versioni
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Ad imporsi infine fu lo Stato di Qin, che per raggiungere questo scopo ricorse ad ogni mezzo, dallo scontro militare alla manovra diplomatica, dall'inganno all'assassinio degli avversari.
La fase conclusiva del processo di unificazione ebbe inizio con l'ascesa al trono di Qin del re Ying Zheng nel [[246 a.C.]], sovrano dalle rare capacità organizzative e dall'eccezionale senso strategico, che conquistò nell'ordine: Han ([[230 a.C.]]), Wei ([[225 a.C.]]), Chu ([[223 a.C.]]), Zhao e Yan ([[222 a.C.]]) e Qi nel [[221 a.C.]] unificando così la Cina e dando inizio alla [[dinastia Qin]]. Ying Zheng si rinominò [[Qin Shi Huangdi]], ovvero Primo Imperatore della dinastia Qin, nome che richiamava
Il Periodo dei regni combattenti vide il fiorire della lavorazione del ferro, che sostituì il bronzo nelle armi. La sfera d'influenza della cultura cinese si allargò ad aree come lo Shu (l'attuale [[Sichuan]]) e lo Yue (l'odierno [[Zhejiang]]). Le scuole filosofiche più importanti, come il [[confucianesimo]], il [[taoismo]] e il [[moismo]] subirono varie elaborazioni e se ne aggiunsero altre, come il [[legismo]] formulato da [[Han Feizi]], dando vita alle [[Cento scuole di pensiero]].
== Divisione dello stato di Jin ==
Durante il [[Periodo delle primavere e degli autunni]], lo Stato di [[Stato di Jin (Cina)|
== I regni combattenti ==
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