== Biografia ==
[[File:Heinrich Carl Brandt Prinz Maximilian Joseph.jpg|sinistra|miniatura|Max Josef di [[Contea palatina di Zweibrücken|Zweibrücken-Birkenfeld]].]]
Massimiliano nacque a [[Schwetzingen]] il 27 maggio [[1756]], figlio del conte palatino [[Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld]] e della consorte, [[Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach|Maria Francesca di Sulzbach]]; apparteneva alla casata del [[Palatinato-Birkenfeld]], ramo secondario della dinastia bavarese dei [[Casato di Wittelsbach|Wittelsbach]]. Dopo la morte del padre, nel [[1767]], avvenuta a causa di un [[Tumore del testicolo|cancro ai testicoli]], Max Joseph fu inizialmente lasciato senza la supervisione dei genitori, poiché sua madre era stata bandita dalla corte del marito dopo aver dato alla luce un figlio, il cui padre era un attore. Massimiliano fu educato sotto la supervisione di suo zio, il duca [[Cristiano IV del Palatinato-Zweibrücken|Cristiano IV di Zweibrücken]] <ref name="Chisholm2">{{cita|Chisholm, 1911|p. 291}}.</ref>; crebbe in [[Regno di Francia|Francia]], in particolare a [[Strasburgo]], dove in seguito divenne colonnello del [[Alsazia|Corpo d'Alsazia]] dell'[[Armée royale française|Esercito francese]], nel [[1777]]. Tra i suoi educatori figurano il teologo francese Pierre de Salabert e l'ufficiale francese Agathon Guynement de Keralio. Suo padre, Federico Michele, si era convertito al [[cattolicesimo]] solo nel [[1746]]. Fu di stanza a Strasburgo dal [[1782]] al [[1789]] e durante la sua permanenza, Massimiliano Giuseppe ospitò per un certo periodo [[Klemens von Metternich]], che come il principe frequentava l'[[Università di Strasburgo]] <ref name="Palmer2">{{cita|Palmer, 1972|p. 10}}.</ref>. Nel [[1785]], divenne il primo in successione al trono della [[Contea palatina di Zweibrücken]], dal momento che il fratello, [[Carlo II Augusto del Palatinato-Zweibrücken]], aveva perso il primogenito Carlo Federico Augusto. Precedentemente però, nel [[1778]], a Massimiliano Giuseppe fu data la [[Rappoltstein|contea di Rappoltstein]] da suo fratello. Nel [[1781]] divenne membro onorario dell'Accademia bavarese delle scienze. Allo scoppio della [[Rivoluzione francese]], Massimiliano lasciò il servizio francese per quello [[Esercito del Sacro Romano Impero|austriaco]] e prese parte alle campagne iniziali delle [[Guerre rivoluzionarie francesi|Guerre di coalizione]] <ref name="Chisholm2" />.
Dopo la [[presa della Bastiglia]], Max Joseph fuggì con la sua famiglia da [[Strasburgo]] a [[Darmstadt]], città natale della moglie, e infine a [[Mannheim]]. Qui la famiglia viveva in condizioni molto modeste <ref>Scheglmann, Alfons Maria, Geschichte der Säkularisation, Regensburg 1903, S. 143</ref>. Il 1 aprile [[1795]], Massimiliano succedette al fratello Carlo II come [[Contea palatina di Zweibrücken|duca di Zweibrücken]], tuttavia il suo ducato era interamente occupato dalla [[Prima Repubblica francese|Francia rivoluzionaria]] in quel momento <ref name="Chisholm2" />. Dopo i disordini scoppiati a Mannheim, scelse come residenza in esilio il [[Principato di Ansbach|Brandeburgo-Ansbach]], allora prussiano e neutrale dopo il [[Trattato di Basilea (aprile 1795)|Trattato di Basilea]]. Insieme al suo segretario, e futuro primo ministro di Baviera, [[Maximilian von Montgelas]], stava già progettando riforme amministrative di vasta portata <ref>[https://periodika.digitale-sammlungen.de/zblg/kapitel/zblg33_kap16 Wissenschaftliche Edition des Ansbacher Mémoire durch Eberhard Weis].</ref><ref>[https://www.hdbg.de/montgelas/pages/hmv33.htm Das Ansbacher Mémoire in dt. Übersetzung].</ref>. Nel [[1797]] concluse il [[Ansbach|trattato di Ansbach]] con [[Guglielmo in Baviera|Guglielmo di Palatinato-Gelnhausen]], membro della [[Casato di Wittelsbach|famiglia Wittelsbach]], in cui venne stabilita l'unità e l'indivisibilità delle terre della casata bavarese <ref>[[Max Spindler]]: ''Handbuch der bayerischen Geschichte.'' Verlag C.H.Beck, München 1988, [[Spezial:{{ISBN-Suche/3406323200|ISBN 3-406-32320-0]]}}, S. 1233 f.</ref>.
=== Matrimoni ===
==== Elettore di Baviera ====
[[File:Hornöck Maximilian I von Bayern um 1810.jpg|miniatura|Massimiliano IV Giuseppe di Baviera.]]
Max Joseph però era anche il successore legittimo di [[Carlo Teodoro di Baviera|Carlo Teodoro]], [[Sovrani di Baviera|elettore di Baviera]], il quale non aveva eredi legittimi; sua moglie, [[Maria Leopoldina d'Austria-Este]], si rifiutava di dormire con lui. L'elettore disse riguardo a Massimiliano Giuseppe: “Se vuole legarmi le mani ed essere l’erede, allora deve essersi vergognosamente ingannato <ref>Krauss-Meyl, Sylvia, Das ‚Enfant Terrible‘ des Königshauses, Maria Leopoldine, Bayerns letzte Kurfürstin, Ratisbona, 1° edizione, 2013, p. 50.</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Verbali del Consiglio di Stato bavarese dal 1799 al 1817. Pubblicati dalla Commissione Storica dell'Accademia Bavarese delle Scienze di Eberhard Weis e dalla Direzione Generale dell'Archivio di Stato Bavarese di Hermann Rumschöttel, Volume 1, dal 1799 al 1801. A cura di Reinhard Stauber con la collaborazione di Esteban Mauerer, Volume 1, 2006, Volume 2, 2008, Volume 3, 2015}}</ref>”. Il 16 febbraio [[1799]], Carlo Teodoro di Baviera morì e così Massimiliano Giuseppe divenne [[Sovrani di Baviera|Elettore di Baviera]] e [[Elettori del Palatinato|Conte Palatino del Reno]] e [[Berg (Alta Baviera)|Duca di Berg]] <ref name="Chisholm2" />. Il nuovo elettore ascese al trono come '''Massimiliano IV Giuseppe'''; lo stato bavarese era al tempo la terza nazione più grande del [[Sacro Romano Impero]]. Il nuovo elettore trovò l'[[Bayerische Armee|esercito bavarese]] in condizioni disastrose: quasi nessuno dei reggimenti era minimamente vicino al completo esercito, il livello di addestramento delle truppe era scarso e le [[Uniforme|uniformi]] [[Benjamin Thompson|Rumford]] erano impopolari e poco pratiche. I circa 17.000 soldati bavaresi, generalmente considerati di scarsa utilità, erano sparsi per il paese e integrati nelle unità austriache. Il nuovo sovrano, che aveva prestato servizio sotto l'[[Ancien Régime]] in [[Regno di Francia|Francia]], fece della ricostruzione dell'esercito una propria priorità <ref>''Oberpfälzisches Wochenblatt,'' 2 maggio 1799</ref><ref>Monaco Intelligence Gazette, 23 febbraio 1799, pp. 133–136</ref>.
[[File:Portrait of King Maximilian I Joseph of Bavaria.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto di Max Josef Wittelsbach, [[Elettorato di Baviera|Elettore di Baviera]] e [[Elettorato del Palatinato|Conte Palatino]].]]
La simpatia di Massimiliano per la Francia e le [[Illuminismo|idee illuministe]] si manifestò immediatamente quando ascese al trono di Baviera. Il conte [[Maximilian von Montgelas]], che, dopo essere caduto in disgrazia presso Carlo Teodoro, aveva agito per un certo periodo come segretario particolare di Massimiliano Giuseppe, fu l'influenza più potente, interamente "illuminato" e francese. L'agricoltura e il commercio furono promossi, le leggi furono migliorate, fu redatto un nuovo codice penale, tasse e imposte livellate senza riguardo per i privilegi tradizionali, mentre diverse case religiose furono soppresse e le loro entrate utilizzate per scopi educativi ed altre attività utili <ref>{{Cita libro|titolo=Chisholm 1911, p. 291}}</ref>. Max Joseph aveva accumulato enormi debiti personali, pari circa a 3.659.068 fiorini che furono compensati da entrate statali. Quando i suoi debiti furono saldati, Massimiliano Giuseppe ordinò che fosse annunciato <ref>Verbali del Consiglio di Stato bavarese dal [[1799]] al [[1817]], a cura di v. la Commissione storica dell'Accademia Bavarese delle Scienze e Direzione Generale dell'Archivio di Stato Bavarese, Vol. 2, [[Monaco di Baviera]] [[2008]], n. 105 Verbale della conferenza segreta di Stato del 7 maggio [[1803]], p. 510, n. 105 e pag. 158 ss., n. 24, 17 marzo [[1802]].</ref><ref>Gazzetta Ufficiale del [[Elettorato di Baviera|Governo Elettorale del Palatinato-Baviera]], [[1805]], pp. 201–212.</ref>. In politica estera, l'atteggiamento di Massimiliano Giuseppe non nutrì mai alcuna simpatia per il crescente sentimento di nazionalità tedesca, e il suo atteggiamento fu dettato da considerazioni del tutto dinastiche, o almeno bavaresi. Fino al [[1813]], l'elettore fu il più fedele degli alleati tedeschi di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]], un rapporto cementato dal matrimonio della figlia maggiore, [[Augusta di Baviera]], con [[Eugenio di Beauharnais]]. La sua ricompensa giunse con il [[Trattato di Presburgo]], siglato il 26 dicembre [[1805]], in base al quale Max Josef avrebbe ricevuto il titolo reale (re) e importanti acquisizioni territoriali in [[Svevia]] e [[Franconia]] per completare il suo [[Regno di Baviera|regno]]. Assunse il titolo di re il 1° gennaio [[1806]]; cedette poi il [[Ducato di Berg]] al cognato di Napoleone, [[Gioacchino Murat]]. Dopo la [[Quinta coalizione|Guerra della quinta coalizione]] del [[1809]], ricevette le regioni del [[Tirolo]] e dell'[[Innviertel]] dall'[[Impero austriaco|Austria]] sconfitta <ref name="Chisholm2" />.
==== Re di Baviera ====
[[File:Moritz Kellerhoven, König Max I. von Bayern.jpg|miniatura|Re Massimiliano I Giuseppe di Baviera, [[Moritz Kellerhoven]], [[Residenza di Monaco di Baviera|Residenza di Monaco]].]]
Il 1° gennaio [[1806]], Max annunciò che avrebbe "assunto il titolo di [[Re di Baviera]] per stabilire l'indipendenza della nazione affidataci dalla Provvidenza <ref>Gazzetta Ufficiale del Governo Reale Bavarese, numero I, 1° gennaio [[1806]].</ref><ref>Gazzetta Reale Bavarese, numero I, 1° gennaio 1806, p. 49 ss: [[Trattato di Presburgo|Pace di Presburgo]] tra [[Primo Impero francese|Francia]] e [[Impero austriaco|Austria]]: guadagni territoriali per la [[Regno di Baviera|Baviera]]</ref>"; ascese al trono come '''Massimiliano I Giuseppe di Baviera'''. Max Joseph non menzionò che divenne dipendente da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], inoltre la figlia, Augusta, fu costretta a sposare il figlio adottivo del sovrano francese, ovvero [[Eugenio di Beauharnais]], il 13 gennaio [[1806]] <ref>[[Adalbert von Bayern (1886–1970)|Adalbert von Bayern]]: ''Eugen Beauharnais, der Stiefsohn Napoleons. Ein Lebensbild''. [[Berlino]] [[1940]]; 2° edizione: [[Monaco di Baviera|Monaco]] [[1950]].</ref>. L'8 ottobre [[1813]], appena 10 giorni prima della [[battaglia di Lipsia]], Massimiliano I Giuseppe rinunciò alla sua collaborazione con Napoleone attraverso il [[trattato di Ried]] e si alleò con l'[[Impero austriaco|Austria]] nella [[Sesta coalizione|Guerra della sesta coalizione]]. Insieme a Montgelas e al principe ereditario, [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludovico]], il generale [[Carl Philipp von Wrede]] fu una forza trainante della defezione dalla Francia, che era già stata concretamente avviata nel marzo 1813. Durante un soggiorno di Max Joseph e Montgelas presso il quartier generale alleato a [[Magonza]] a metà novembre, il trattato fu ratificato da [[Impero austriaco|Austria]], [[Impero russo|Russia]] e [[Regno di Prussia|Prussia]]. Ci fu di conseguenza un riavvicinamento tra le monarchie di Baviera e d'Austria, ad opera soprattutto del cancelliere [[Klemens von Metternich|Metternich]]; in merito a ciò, il re disse:
{{Citazione|[…] Tutto ciò che guadagniamo da tutto questo è che diventiamo indipendenti dalla Francia, il che significa che cadremo di nuovo sotto il giogo austriaco <ref> Brief von Max Joseph an Kronprinz Ludwig vom 7. Oktober 1813 nach EWII S. 683.</ref>.}}
[[File:King Maximilian I and Queen Caroline of Bavaria.jpg|sinistra|miniatura|Re Massimiliano I e la regina [[Carolina di Baden|Carolina]].]]
[[File:König Max I. Joseph von Bayern und Seine Familie in Kreuth.jpg|miniatura|Re Max Josef assieme alla famiglia.]]
Con il [[Trattato di Parigi (1814)|trattato di Parigi]] del 3 giugno [[1814]], tuttavia, la Baviera restituì il [[Tirolo]] all'Austria in cambio dell'ex [[Granducato di Würzburg]]. Al [[Congresso di Vienna]], a cui partecipò personalmente, Massimiliano dovette fare ulteriori concessioni all'Impero asburgico. Il re lottò duramente per mantenere la vicinanza dei territori bavaresi, come garantito a [[Trattato di Ried|Ried]], ma il massimo che poté ottenere fu una garanzia da Metternich sulla questione di una possibile successione al trono del [[Granducato di Baden]], nella quale era destinato a rimanere deluso <ref>Chisholm, p. 291 cita Baden History, iii, 506.</ref>. A [[Vienna]], re Massimiliano si oppose fermamente a qualsiasi ricostituzione della [[Germania]] che potesse mettere in pericolo l'indipendenza della [[Regno di Baviera|Baviera]], e fu la sua insistenza sul principio della piena sovranità lasciata ai principi regnanti tedeschi che contribuì in larga misura all'istituzione della [[Confederazione tedesca]]. La Costituzione federale tedesca (8 giugno [[1815]]) del Congresso di Vienna fu proclamata in Baviera non come legge, bensì come trattato internazionale. Fu in parte per assicurarsi il sostegno popolare nella sua resistenza a qualsiasi ingerenza della dieta federale negli affari interni della Baviera, in parte per dare unità ai suoi territori piuttosto eterogenei. Il 26 maggio [[1818]] Massimiliano concesse al suo popolo una [[Regno di Baviera#La costituzione|costituzione liberale]], ed inoltre firmò il 24 ottobre [[1817]] un concordato con [[Chiesa cattolica|Roma]] con il quale i poteri del clero, ampiamente ridotti sotto l'amministrazione di Montgelas, furono ripristinati <ref name="Chisholm2" />. Nel gennaio 1817, il principe ereditario [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludwig]], che aveva a lungo criticato la politica del padre, rovesciò il ministro Montgelas <ref>{{Cita web|url=https://www.retrobibliothek.de/retrobib/seite.html?id=110610|titolo=Maximilian I. Joseph.|sito=www.retrobibliothek.de|accesso=2025-05-12}}</ref>. Nello stesso anno venne stipulato un concordato con [[Papa Pio VII|Papa Pio VI]], in base al quale vennero create le province ecclesiastiche di [[Monaco di Baviera|Monaco-]][[Frisinga]] e [[Bamberga]]. La [[Regno di Baviera#La costituzione|Costituzione del Regno di Baviera]] del [[1818]], elaborata dal re, confermò la [[monarchia costituzionale]] come forma di governo della Baviera. Furono create due [[Landtag della Baviera|Camere]] (Reichsräte e Deputati). Esistono due versioni di un dipinto, in cui è raffigurato re Massimiliano I, di [[Moritz Kellerhoven]]: nella prima versione del [[1809]], il sovrano è appoggiato al tavolo accanto alla corona, mentre in una versione successiva del pittore ([[1819]]) Massimiliano appoggia la mano sulla costituzione <ref>[http://www.datenmatrix.de/projekte/hdbg/koenigreich/pdf/objekte_153.pdf Zu den beiden unterschiedlichen Königsporträts von Moritz Kellerhoven] (PDF).</ref>. Il 17 maggio [[1818]] il re bavarese emanò il secondo editto municipale, con il quale vennero istituite in Baviera unità comunali indipendenti con rappresentanti comunali eletti. In qualità di re, Massimiliano Giuseppe era molto vicino al popolo, gli piaceva passeggiare per le strade di [[Monaco di Baviera|Monaco]] in compagnia di pochi e chiacchierare tranquillamente con il suo popolo. In ogni caso, era, come alcuni dei suoi discendenti e successori, un po' eccentrico <ref>[https://www.munichkindl.net/koenig-max-joseph Baiern wird Königreich unter Max I. Joseph.] munichkindl.net.</ref>.
[[File:2374 - München - Max-Joseph-Platz.JPG|miniatura|Statua di re Massimiliano I Giuseppe.]]
[[File:Bayerische Ständeversammlung 1819 - Schützenscheibe.jpg|sinistra|miniatura|Seduta comune del [[Landtag della Baviera|Parlamento del Regno di Baviera]], istituito nel [[1818]].]]
Il sovrano collezionava anche dipinti, tra gli altri, era proprietario di uno dei soli 37 dipinti sopravvissuti di [[Jan Vermeer]]. Tuttavia, la [[Pesatrice di perle]] fu venduta dagli eredi nel [[1826]], prima che il suo successore [[Ludovico I di Baviera (re)|Ludwig I]] facesse costruire l'[[Alte Pinakothek]] <ref>[https://kunstundfilm.de/2011/05/vermeer-in-muenchen/ Vermeer in München]. kunstundfilm.de.</ref>. Tuttavia, il re era critico anche nei confronti della passione ancora più spiccata dell'erede al trono per il collezionismo, che includeva anche sculture antiche e i suoi figli bavaresi <ref>{{Cita web|lingua=de|url=https://www.sueddeutsche.de/muenchen/architekturspaziergang-3-verbeugung-vor-der-antike-1.3604708|titolo=Architektur in München: Durch die Maxvorstadt|sito=Süddeutsche.de|data=2017-08-05|accesso=2025-05-12}}</ref>:
{{Citazione|[…] Sono sicuro che mio figlio pazzo voglia spendere di nuovo soldi per comprare vecchie cianfrusaglie e spera di trasformare questa razza di bevitori di birra in Greci e Romani }}
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