Simone Boccanegra: differenze tra le versioni
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<br>La sua tendenza ad accentrare il potere nelle proprie mani, distribuendo gli incarichi più importanti tra i suoi congiunti, gli alienò presto molte simpatie anche tra i popolari e provocò già nel [[1339]] le prime congiure, che tuttavia riuscì a dominare facilmente.
Consolidato il potere dogale, si preoccupò di allestire una flotta per far fronte alle continue scorrerie dei nobili che si erano dati alla pirateria e ostacolavano i commerci
<br>Per questa impresa cercò l'aiuto dell'antica rivale di Genova, la [[Repubblica di Pisa|Pisa]], con la quale il 24 giugno 1341 prolungò la pace già esistente per altri venticinque anni.
Anche la sua politica nei confronti degli altri Stati fu improntata a mantenere buoni rapporti.
<br>Con il papato tenne un
<br>Al re di Castiglia [[Alfonso XI]], in guerra con il sultano del Marocco Abū l-Ḥasan, nel [[1341]] inviò venti galee al comando del fratello Egidio il quale, nominato ammiraglio della flotta castigliana, inflisse nel marzo [[1342]] una severa sconfitta a quella marocchina che assediava Algeciras.
Ma l'altro suo
<br>Con un'abile azione diplomatica stipulò un favorevole accordo con Anna di Savoia, vedova dell'imperatore d'Oriente Andronico III e reggente per il figlio Giovanni V.
<br>Nel [[1342]] unì le forze genovesi a quelle veneziane per combattere i Tartari di Gianibek, imperatore del Kipčak, che già nel 1342 avevano assalito i commercianti genovesi e veneziani di Tana, e nel 1344 avevano posto assedio a Caffa, principale colonia genovese sul Mar Nero. Con l'aiuto dei Veneziani, i Genovesi costrinsero i Tartari a ritirarsi e il Boccanegra poté così ricevere in Genova un inviato dell'imperatore Gianibek venuto a chiedere la pace<ref> A conclusione di questa vicenda fece raccogliere in un unico corpo, conosciuto con il nome di ''Liber Gazariae'', tutte le leggi per la tutela del commercio e della navigazione nel Mar Nero.</ref>.
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Dovette ridurre all'obbedienza le principali città della Riviera occidentale che, rimaste fedeli ai Visconti, non riconoscevano il nuovo governo instaurato in Genova.
<br>Contro i Visconti alla fine del 1356, si alleò con Giovanni II Paleologo, marchese del Monferrato. Ma con loro, l'8 giugno 1358, sottoscrisse un trattato di pace per volere di Carlo IV
Altro suo merito è stata la penetrazione genovese in [[Corsica]], sostituendosi ai Pisani ed agli [[Sovrani d'Aragona|Aragonesi]]. Nel 1358 infatti i Corsi, dopo aver organizzato una ribellione antifeudale, chiesero aiuti contro i nobili al doge genovrese. Boccanegra
Nel 1360 si schierò nuovamente a fianco del Papa contro i Visconti.
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[[File:Museo di Sant'Agostino (Genova) Monumento sepolcrale di Simone Boccanegra.jpg|thumb|upright=1.22|Monumento sepolcrale di Simone Boccanegra<br>Genova, [[Museo di Sant'Agostino]]]]Per le forti spese ancora una volta dovette ricorrere a prestiti forzosi, inasprendo i rapporti con il popolo, mentre la noboiltà non desisteva dal contrastarlo con ogni mezzo. Nel 1362 scoprì ben due congiure ai suoi danni.
Simone Boccanegra morì nel [[1363]]. Forse fu avvelenato<ref>Il Boccanegra
Venne sepolto nella [[chiesa di San Francesco di Castelletto]].<ref>{{cita web|url=http://www.museidigenova.it/it/content/monumento-sepolcrale-di-simone-boccanegra-1363|titolo=Monumento sepolcrale di Simone Boccanegra (1363)|sito=Museidigenova.it|accesso=9 giugno 2016|dataarchivio=4 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160804071746/http://www.museidigenova.it/it/content/monumento-sepolcrale-di-simone-boccanegra-1363|urlmorto=sì}}</ref>
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Un'immagine di Simone Boccanegra è raffigurata sul prospetto principale di [[Palazzo San Giorgio (Genova)|Palazzo San Giorgio]] a Genova in un ciclo di affreschi (1606-1608) opera di [[Lazzaro Tavarone]].<br>Secondo taluni il dipinto potrebbe riferirsi invece a un altro Boccanegra, [[Guglielmo Boccanegra]], Capitano del Popolo e committente del palazzo stesso, ma una lettera "S" davanti al nome Boccanegra rinvenuta fra gli appunti di [[Lodovico Pogliaghi]], restauratore del prospetto del palazzo, fa supporre che l'affresco si riferisca proprio al primo doge genovese.
''Simon Boccanegra'' è un'opera di [[Giuseppe Verdi]], musicata
== Note ==
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