Film noir: differenze tra le versioni
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[[File:Humphrey Bogart The Maltese Falcon Still.jpg|miniatura|destra|[[Humphrey Bogart]] nel film ''[[Il mistero del falco]]''. Bogart fu uno degli attori [[archetipo]] dei film noir]]
Il '''film noir''' è stato variamente definito "una tendenza dell'immaginario"<ref
== Nascita del termine ==
L'invenzione del termine risale alla metà degli anni Cinquanta<ref name=":0">Leonardo Gandini, ''Il film noir americano'', Torino, Lindau, 2019, p. 11.</ref>
== Le trame e i personaggi del film noir ==
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Il detective privato è in genere caratterizzato come un uomo di mezza età e non particolarmente avvenente, che si ritrova trascinato in situazioni pericolose dalla protagonista femminile, mosso non tanto da un interesse per la giustizia o da cupidigia ma da una sorta di morbosa curiosità<ref>Borde e Chaumeton, ''op. cit.'', p. 9, [[iarchive:BordeAndChaumetonPanoramaOfAmericanFilmNoir19411953/Borde and Chaumeton - Panorama of American Film Noir 1941-1953 /page/n15/mode/2up|link]]</ref>. [[Humphrey Bogart]] ne è il modello. Questo personaggio si "contrappone al canone di scuola inglese, l'investigatore di ferrea logica alla Conan Doyle"<ref>''Ibidem.''</ref>.
La femme fatale, figura anche nota nella tradizione critica italiana come ''[[dark lady]]<ref>Nel suo volume ''Sogno e realtà americana nel cinema di Hollywood'' (Bari, 1987), Franco La Polla usa il termine "dark lady" per riferirsi alle protagoniste ciniche e morbose del film noir. Successivamente altri autori, come Locatelli e Gandini, hanno adottato questa definizione.</ref>'', è rappresentata come un personaggio frustrato, colpevole, indifferente e vittima delle sue stesse astuzie
== Lo stile visivo del film noir ==
Alcuni commentatori, come ad esempio [[Paul Schrader]], individuano l’elemento distintivo del noir classico nel suo particolare stile visivo
* Le immagini sono spesso fortemente stilizzate o distorte grazie all'uso di angolazioni particolari e lenti grandangolari, o per la scelta di inquadrare i personaggi dal basso o dall'alto, enfatizzando in questo modo l'atmosfera allucinata e pessimistica delle storie raccontate.
* La fotografia fa costante ricorso al [[chiaroscuro]], ottenuto attraverso un'illuminazione in chiave bassa (influenzata dal cinema espressionista tedesco) che sottolinea i contrasti fra luci e ombre. Un'illuminazione laterale della scena è inoltre spesso combinata con inquadrature dal basso, producendo un effetto innaturale ed inquietante che contribuisce a dare espressione allo stato mentale alterato dei protagonisti. Un tipico elemento dell'iconografia del noir è la presenza ricorrente delle ombre delle tende veneziane o delle balaustre gettate su un attore, un muro o l’intero set.
* Nell'immaginario popolare (e, abbastanza spesso, anche critico) nel noir è sempre notte e piove sempre
* La metropoli moderna costituisce lo spazio naturale e l'iconografia ideale per le vicende del noir. Il climax di un numero considerevole di film noir neo-noir si svolge in ambienti visivamente complessi, spesso (post-) industriali, come raffinerie, fabbriche, cantieri ferroviari e centrali elettriche. Secondo Paul Schrader, la fotografia ''on ___location'' di molti noir sembrerebbe antitetica alla stilizzazione tipica del genere; tuttavia, come afferma B. K. Grant, "i migliori tecnici noir hanno semplicemente trasformato il mondo in un palcoscenico, dirigendo l'illuminazione innaturale ed espressionistica su ambienti realistici"
* A dimostrare la molteplicità di stili utilizzati nei film noir, il critico D.K. Holm ha sottolineato come nel cinema contemporaneo si stia facendo spazio una tendenza quasi opposta, che definisce chiama "film soleil"
== Il noir come erede dell'Espressionismo tedesco ==
L'aggettivo ''noir'' (nero) fa riferimento alla cupezza di queste pellicole, sia per quel che riguarda il loro contenuto, sia per gli aspetti di carattere prettamente formale (forte uso del chiaroscuro, inquadrature distorte) che rimandano al [[cinema espressionista]] [[Germania|tedesco]] di [[Fritz Lang]] e di [[Friedrich Wilhelm Murnau]]. L'aspetto figurativo tipico del cinema espressionista è rintracciabile nel noir americano anche per un'altra ragione: con l'avvento del [[Nazismo]] in Germania, molti autori del cinema tedesco emigrarono negli [[Stati Uniti d'America|USA]], trasferendo a Hollywood la cultura visiva del cinema tedesco. Per i contenuti invece il genere attinse a piene mani alle opere letterarie ''[[hard boiled]]'' del già citato Hammett, di [[Raymond Chandler]], di [[Cornell Woolrich]], di [[James M. Cain]], di [[Mickey Spillane]], solo per citare gli autori più noti.
Il film che rappresenta il punto di incontro tra il cinema espressionista tedesco ed il cinema noir è ''Lo sconosciuto del terzo piano'', di [[Boris Ingster]], del 1940, con [[Peter Lorre]]. Ulteriore dimostrazione viene dal fatto che un altro regista di film espressionisti come ''[[Destino (film 1921)|Destino]]'', ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' e ''[[Il dottor Mabuse]]'', [[Fritz Lang]], emigrato in America si dedicò quasi solo esclusivamente ai film noir, diventandone uno dei maggiori esponenti. Proprio di Lang potrebbe essere l'altro film, oltre a ''Lo sconosciuto del terzo piano'', a fare da ponte stilistico e tematico tra un Espressionismo classico e uno moderno in chiave noir, come '' [[M - Il mostro di Düsseldorf|M – Il mostro di Düsseldorf]]''
== Il noir classico ==
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Negli Stati Uniti rientrano nel genere del ''film noir'' circa 300 titoli rigorosamente classificati dal [[1940]] al [[1959]], nel pieno [[cinema narrativo classico]]<ref>Silver e Ward (1992) classificano 315 film noir classici e Tuska (1984) ne classifica 320. Lavori successivi sono più inclusivi: Paul Duncan, in ''The Pocket Essential Film Noir'' (2003), ne classifica 647 (pp. 46–84). Il titolo del libro di Michael F. Keaney's ''Film Noir Guide: 745 Films of the Classic Era, 1940–1959'' (2003) è autoesplicativo.</ref>.
Molti riconducono la nascita del [[Generi cinematografici|genere cinematografico]] al film ''[[Lo sconosciuto del terzo piano]]'' ([[1940]]), ma il periodo d'oro va dal [[1941]] - anno de ''[[Il mistero del falco]]'' (''The Maltese Falcon'') tratto dal romanzo ''[[Il falcone maltese]]'' di [[Dashiell Hammett]] - al [[1958]], con ''[[L'infernale Quinlan]]'' di [[Orson Welles]]. Questi film erano considerati dalla critica d'oltreoceano produzioni di scarso valore anche nei casi in cui ottennero la ''nomination'' agli [[Premio Oscar|Oscar]], come accadde, oltre che al già citato ''Il mistero del falco'', a ''[[Vertigine (film 1944)|Vertigine]]'' (''Laura'') e a ''[[La fiamma del peccato]]'' (''Double Indemnity''), entrambi del [[1944]]
[[Robert Siodmak]], autore di ''[[La scala a chiocciola (film)|La scala a chiocciola]]'', '' [[Lo specchio scuro]]'', ''[[I gangsters|The Killers]]'' e altri film, ne esalta atmosfere e illuminazioni giocando con la splendida fotografia ossessiva, opprimente e dalle lunghe ombre firmata da [[Nicholas Musuraca]], [[Elwood Bredell]] o [[Milton R. Krasner]].
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Renato Venturelli
* Andrea Lolli, ''Forme dell'Espressionismo nel cinema'', [[Aracne editrice]], Roma 2009. ISBN 978-88-548-2849-0
* Alessandro Agostinelli, ''Una filosofia del cinema americano - Individualismo e Noir'', [[Edizioni ETS]], Pisa 2004. ISBN 88-467-0811-3
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