Pinocchio (Carmelo Bene): differenze tra le versioni

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Pinocchio è sul punto di morire, ma viene salvato appena in tempo dalla [[Fata dai capelli turchini|Fata dai Capelli Turchini,]] che lo cura e lo accudisce, facendosi promettere dal burattino, una volta per tutte, di comportarsi bene e di andare a scuola. Pinocchio promette, ma il giorno dopo incontra nuovamente il Gatto e la Volpe, che lo invitano insistentemente ad andare al Campo dei Miracoli a piantare monete d'oro. Pinocchio ovviamente si fa ingannare ancora.
 
Pinocchio decide di recarsi da un giudice per sporgere denuncia contro il Gatto e la Volpe, ma viene denunciato egli stesso. La Fata dai Capelli Turchini decide di perdonare il burattino ancora una volta e lo fa andare regolarmente a scuola, al fine di trovare un lavoro e ripagare il padre, Mastro Geppetto, di tutti i suoi sacrifici. Pinocchio, questa volta, si fa ingannare da un ragazzino, [[Lucignolo (personaggio)|Lucignolo]], che lo porta nel meraviglioso [[Paese dei balocchi|Paese dei Balocchi]] , dove non si studia mai e non si smette mai di giocare sulle giostre. Pinocchio e Lucignolo si divertono come matti, ma dopo qualche tempo si tramutano entrambi in asini e vengono venduti dal crudele [[Omino di burro|gestore]] del Paese dei Balocchi.
 
La Fata dai Capelli Turchini, riconoscendo la bontà d'animo di Pinocchio, sinceramente pentito di tutti gli errori, decide di salvarlo un'ultima volta, ma Pinocchio, ancora asino, si rompe una zampa e viene gettato in mare, dove finisce in bocca ad una [[Il terribile Pesce-cane|balena]]. La stessa balena, pochi giorni prima, aveva inghiottito Mastro Geppetto, il quale si era messo in mare alla ricerca del figlio. Padre e figlio si ricongiungono nella pancia dell'animale marino e riescono a scappare.
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==Testo ed "esecuzione"==
Il testo del ''Pinocchio'' viene estrapolato da quello di Collodi pressoché identico, senza aggiunte o sottrazioni di sorta<ref>Secondo la prassi di C.B. (''macchina attoriale''), il "testo a monte", ''identico'', viene smentito nella "lettura come non ricordo".</ref>. Ciò che muta o altera l<nowiki>{{'</nowiki>}}''uguale'', prendendo come punto di riferimento la terza edizione del ''Pinocchio'', è la scarna scenografia (soggiacente alla [[Carmelo Bene#La phoné|phoné]]), limitata nell'illuminazione, come in quasi tutti gli spettacoli di Bene, che realizza un fondo pressoché buio da dove emergono i personaggi larvati, o meglio, maschere. Pinocchio e Geppetto, in posa statica, leggono la ''loro'' storia, imbeccati dal testo collodiano, senza possibilità di ''agire''<ref>Ricordiamo la considerazione di Bene riguardo alla differenza fra ''atto'' e ''azione''. In questo caso gli handicap creati ''ad hoc'' sulla scena contribuiscono a sgambettare l'azione...</ref>. I pochi movimenti che compiono sono spezzati, disarticolati, con scene che ricordano quadri surrealistici. Per quanto concerne la parte fonica, la [[Carmelo Bene#La phoné|phoné]], Bene la descrive come:
:"''strappata al logos, quindi antifrastica... liberata dalla frase e quindi... liberata anche dai concetti... Non c'è nel ''Pinocchio'' lo spettegolio del teatro di prosa''"<ref name="MisterFantasy" />.
Dalla terza edizione in poi, ''Pinocchio'' (come tanti altri spettacoli di Bene) farà ampio uso del playback<ref>Scrive Gilles Deleuze: "[il ''playback''] non è mai stato un mezzo di comodità o di facilità, bensì uno strumento di creazione". (''Opere, con l'Autografia d'un ritratto'', op. cit., pag. 921-922)</ref>. I personaggi, tranne quello del burattino, saranno interpretati dalla stessa attrice che, di volta in volta, muterà maschera e anche voce, rigorosamente in playback<ref>Tutte queste "trovate perse", scenografiche, foniche, gestuali, playback, contribuiscono all'estraneità, al venir meno dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''identico'' (nella ''difference''), disinformando il testo, ambivalente nel suo prodursi, che ''a posteriori'' sembra quasi porci una spirale di domande: il testo è detto o è dettato dai personaggi?... chi detta o racconta la "storia": il testo o i personaggi del testo? Sono i personaggi che creano il "racconto" o viceversa?... Come al solito ci ritroviamo senza una direzione e un senso da seguire. Il ''playback'' contribuisce non poco all'estraniamento e alla ''sospensione'' che vige "categoricamente" nel teatro di C.B., così come le maschere indossate a formare personaggi sono parlate dalla voce d<nowiki>'</nowiki>altrove, impossibilitata ad essere detta(ta) in prima persona.</ref>.
 
==Testimonianze==