Tony Esposito: differenze tra le versioni
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
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|AnnoNascita = 1950
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== Biografia ==▼
La musica di Tony Esposito è ispirata a sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, mescolate con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea.
L'originalità del suo approccio si può ritrovare nell'invenzione di strumenti unici come il ''tamborder'', suono [[
▲== Biografia ==
Nato a [[Napoli]] il 16 luglio 1950, Tony Esposito è il quarto di quattro figli: ha tre fratelli, Eva, Anna e Pasquale. I genitori, Luigi Esposito, barbiere di professione, e Maria Torre, lo crescono in un ambiente familiare modesto ma supportivo. Fin da bambino mostra un talento precoce per la musica, creando ritmi con oggetti di uso quotidiano. In un’intervista racconterà:
«Da bambino suonavo le padelle coi cucchiai. A casa mia, come in tante case napoletane, la cucina era il centro di tutto. Mia madre passava la giornata a cucinare e, per tenermi buono, mi faceva stare lì con lei. Avevamo solo la radio, niente televisione. (...) È da lì che ho iniziato a sentire il ritmo, a viverlo.»<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Rai|data=2021-11-17|titolo=Tony Esposito: "ho scoperto la musica con il suono delle... padelle"Oggi è un altro giorno17/11/2021|accesso=2025-07-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=h8yhuDf-bz4&si=BIe03YC0jzfNIK9m}}</ref>
== Collaborazioni ==▼
Prima di affacciarsi all'attività discografica in proprio, Tony Esposito ha contribuito, durante gli anni settanta, al "sound ritmico" di diversi artisti italiani quali [[Pino Daniele]], [[Edoardo Bennato]], [[Alan Sorrenti]], [[Juan Lorenzo]], [[Lucio Dalla]], [[Francesco De Gregori]], [[Gino Paoli]], [[Roberto Vecchioni]], [[Francesco Guccini]], [[Eugenio Bennato]], [[Claudio Rocchi]], [[Mauro Pelosi]]. Insieme a [[Tullio De Piscopo]], [[James Senese]], [[Joe Amoruso]], [[Rino Zurzolo]] e [[Fabio Forte]], ha contribuito a coniare il termine "blues metropolitano" che trova uno dei punti di massima espressione artistica nell'album di [[Pino Daniele]] ''[[Vai mo']]'' del 1981. Dopo gli anni novanta Tony Esposito collaborerà con tanti artisti italiani. Va segnalato il suo incontro nei live con Enrico Capuano.▼
Crescendo sviluppa un interesse verso le [[arti visive]] e si iscrive all’Istituto d’Arte di Napoli con l’intenzione di intraprendere la carriera di pittore. Successivamente decide di riprendere la passione per la musica e di dedicarsi ad essa in modo più completo. Ritenendo [[Napoli]] limitante per le sue ambizioni artistiche, si trasferisce a [[Roma]] alla fine degli anni ’70. Racconterà in diverse interviste che il trasferimento avvenne anche grazie al sostegno della famiglia che, con i pochi risparmi messi da parte, contribuì economicamente alla partenza.
Questo gruppo, insieme a molti altri dell'hinterland napoletano (fra i quali [[Ernesto Vitolo]], [[Gigi De Rienzo]], [[Robert Fix]] e [[Mark Harris (tastierista)|Mark Harris]]), verranno considerati per molti anni i capostipiti e i punti di riferimento della cosiddetta "Napoli-power "(il nuovo sound blues - rock metropolitano ove si innestano [[funky]]-[[jazz]] e [[world music|world]]-[[musica etnica|etnica]]).▼
A [[Roma]] inizia a costruire i primi rapporti professionali nel mondo musicale, anche in seguito all’incontro con [[Alan Sorrenti]], con cui condivide i primi passi nel nuovo ambiente artistico della capitale. Nel 1975 appare nel programma [[TV dei ragazzi|Fantaghirò (TV dei Ragazzi, Rai]]), dove interpreta ruoli di mimo, recita come attore e suona percussioni. Lo stesso anno, scoperto da [[Renato Marengo]] (con cui produrrà i suoi primi quattro LP), pubblica il suo primo album da solista, [[Rosso napoletano]], con l'etichetta [[Numero Uno (casa discografica)|Numero Uno]].
Negli stessi anni e in quelli a seguire, Esposito ha collaborato con diversi musicisti internazionali tra i quali [[Don Cherry]], [[Paul Buckmaster]], [[Don Moye]], [[Gato Barbieri]], [[Eumir Deodato]], [[Brian Auger]], [[Gilberto Gil]], [[Eddie Blackwell]], [[Billy Cobham]], Moncada, [[Gema Quatro]], Seydou Kienou, [[Naná Vasconcelos]].▼
L'anno successivo esce il suo secondo LP, [[Processione sul mare]]. Dopo l'uscita del terzo album, [[Gente distratta]] (1977), gli viene assegnato il Premio della Critica Italiana della Musica. Nel 1978 pubblica [[La banda del sole]] (Philips), che prelude alla sua partecipazione al [[Montreux Jazz Festival]] con il jazz-rock group italiano [[Perigeo (gruppo musicale)|Perigeo]] (Tommaso–Biriaco). Parteciperà nuovamente al festival nel 1980 con la formazione "Tony Esposito Group".
Tra il 1978 e il 1979, partecipa a un evento che segna profondamente la sua poetica musicale e la genesi di una delle sue canzoni più celebri. In un’intervista al programma [[Oggi è un altro giorno]] (Rai 1), racconta:
«Kalimba de Luna nasce dopo un viaggio in Africa, il mio primo viaggio, che feci con Eugenio Bennato. All'epoca facevamo parte del gruppo Musica Nova, nato dalle radici della Nuova Compagnia di Canto Popolare, insieme a Teresa De Sio. (...) Fummo invitati al Festival Panafricano in Nigeria, credo fosse il 1978 o ’79. Era uno dei paesi più ostili, ancora oggi, ma fu un’esperienza straordinaria. (...) Lì conobbi il grande Fela Kuti. Fu in quel contesto che scoprii la kalimba, in tutte le sue varianti. Uno strumento povero, ma bellissimo. Tornato in Italia, me la portai dietro e continuavo a suonarla, a giocarci… Finché il mio produttore mi disse: “Ma guarda che sono belle queste note... perché non ci fai una canzone?” E così è nata Kalimba de Luna.»<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Rai|data=2021-11-17|titolo=Tony Esposito: "ho scoperto la musica con il suono delle... padelle"Oggi è un altro giorno17/11/2021|accesso=2025-07-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=h8yhuDf-bz4&si=BIe03YC0jzfNIK9m}}</ref>
Nello stesso periodo, collabora con [[Pino Daniele]], contribuendo allo sviluppo del movimento musicale [[Nero a metà|Neapolitan Power]], che fonde la tradizione napoletana con influenze [[Musica afroamericana|afroamericane]], [[Musica latina|latinoamericane]] e [[Musica mediterranea|mediterranee]]. Partecipa come percussionista ad alcune registrazioni dell'album [[Nero a metà]] (1980).
Il 19 settembre 1981 prende parte al celebre concerto in [[Piazza del Plebiscito]] a Napoli, organizzato da [[Pino Daniele]], alla presenza di oltre 200.000 spettatori. All’evento partecipano anche [[Tullio De Piscopo]], [[James Senese]], [[Joe Amoruso]] e [[Rino Zurzolo]]. Considerato un momento fondamentale nella storia della musica partenopea contemporanea, l'importanza dell’evento verrà successivamente ricordata nel film biopic su [[Pino Daniele]], Je so' pazz (2025). [https://share.google/9n4u7UKXgatqoUX17][https://share.google/RpvzXIGYQ9gGLUCZC]
Alla fine del 1985 riceve il "Premio critica discografica" con ''Kalimba de Luna'' per gli oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo, e il prestigioso premio "Disco d'oro" in [[Venezuela]] e nel [[Benelux]]. Nei primi posti delle classifiche di tutta Europa troviamo, inoltre, il singolo ''[[Papa Chico]]''.▼
Nel 1982 compone la sigla Pagaia per [[Domenica in|Domenica In]] (Rete 1), segnando l'inizio del suo successo discografico. Si chiude così la sua fase sperimentale e inizia la composizione di musica più commerciale. Vince per due anni consecutivi il concorso [[Un disco per l'estate]]: nel 1984 con [[Kalimba de Luna]] (dall'album Il grande esploratore, etichetta Bubble), che vende 200.000 copie in Italia, e nel 1985 con [[As tu às|As tu as]] (contenuta nell’album omonimo).
▲Alla fine del 1985 riceve il
I suoi brani sono stati "reinterpretati" da molti degli artisti più importanti degli [[anni 1970|anni settanta]], fra cui i [[Boney M]]. Partecipa a tre [[edizioni del Festival di Sanremo]], nel 1987 con ''Sinuè'', nel 1990 al fianco di [[Eugenio Bennato]] con ''Novecento aufwiedersehen'' e nel 1993 con i [[Ladri di Biciclette (gruppo musicale)|Ladri di Biciclette]] con ''Cambiamo musica'', ottenendo sempre un buon riscontro commercial-discografico.▼
▲
Nel 1988 collabora con [[Edoardo Bennato]] per il mini-album [[Il gioco continua]]. Compone poi, nel 1990, la sigla
Nel 1996
Nel 1997
Dopo una lunga pausa dedicata
Nel 2014 riceve il
Nel 2016 pubblica il singolo [https://www.youtube.com/watch?v=wof7-biSgJI&si=UalFca7jQGsC1GDR Luna e sole (No al razzismo, sì alla pace)] con Luca Maris, che ottiene un buon successo nazionale e internazionale (oltre 50.000 copie vendute e milioni di visualizzazioni online). Il brano è trasmesso da emittenti come [[MTV (Italia)|MTV Italia]], MTV Base Africa e MTV Latino America. A maggio 2022 pubblica con lo stesso Maris il singolo Inès, in lingua spagnola.
▲Nel 2014 riceve il [[Premio DiscoDays]] «per la sua versatilità ritmica, perfetto connubio tra world music, etnica, funk e jazz, che ha conferito un'importante impronta al "[[Neapolitan Power]]".»
Nel dicembre 2024 scrive la prefazione del libro [https://share.google/YUDd91SYE4X3Ea3Qz Poesie d’autore] di Luca Maris, edito da Edizioni Il Saggio.
▲== Collaborazioni ==
▲Prima di affacciarsi all'attività discografica in proprio, Tony Esposito ha contribuito, durante gli anni settanta, al "sound ritmico" di diversi artisti italiani quali
▲Questo gruppo, insieme a molti altri dell'hinterland napoletano (fra i quali [[Ernesto Vitolo]], [[Gigi De Rienzo]], [[Robert Fix]] e [[Mark Harris (tastierista)|Mark Harris]]), verranno considerati per molti anni i capostipiti e i punti di riferimento
▲Negli stessi anni e in quelli a seguire, Esposito ha collaborato con diversi musicisti internazionali tra i quali [[Don Cherry]], [[Paul Buckmaster]], [[Don Moye]], [[Gato Barbieri]], [[Eumir Deodato]], [[Brian Auger]], [[Gilberto Gil]], [[Eddie Blackwell]], [[Billy Cobham]], Moncada, [[Gema Quatro]], Seydou Kienou, [[Naná Vasconcelos]].
== Vita privata ==
Ancora attivo nel panorama musicale, Tony Esposito ha scelto negli ultimi anni di allontanarsi dai grandi riflettori, dedicandosi a progetti più personali. È sposato con Eleonora Salvadori e padre di due figli, Francesco ed Eleonora. Accanto alla musica coltiva la passione per la pittura: tiene mostre a Roma e collabora con il pittore [[Mark Kostabi]]. Sui social si mostra attento a tematiche sociali e ambientali, promuovendo messaggi di pace, consapevolezza e rispetto per la diversità culturale.[https://share.google/hMFkFHOoKxAt2EyUu] [https://www.instagram.com/tonyespositoofficial?igsh=amVpMW5iNXk5bXdw]
== Discografia ==
=== Album in studio ===
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