Tony Esposito: differenze tra le versioni

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Tra il 1978 e il 1979, partecipa a un evento che segna profondamente la sua poetica musicale e la genesi di una delle sue canzoni più celebri. In un’intervista al programma [[Oggi è un altro giorno]] (Rai 1), racconta:
 
«Kalimba de Luna nasce dopo un viaggio in Africa, il mio primo viaggio, che feci con Eugenio Bennato. All'epoca facevamo parte del gruppo Musica Nova, nato dalle radici della Nuova Compagnia di Canto Popolare, insieme a Teresa De Sio. (...) Fummo invitati al Festival Panafricano in Nigeria, credo fosse il 1978 o ’79. Era uno dei paesi più ostili, ancora oggi, ma fu un’esperienza straordinaria. (...) Lì conobbi il grande [[Fela Kuti]]. Fu in quel contesto che scoprii la [[kalimba]], in tutte le sue varianti. Uno strumento povero, ma bellissimo. Tornato in Italia, me la portai dietro e continuavo a suonarla, a giocarci… Finché il mio produttore mi disse: “Ma guarda che sono belle queste note... perché non ci fai una canzone?” E così è nata Kalimba de Luna.»<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Rai|data=2021-11-17|titolo=Tony Esposito: "ho scoperto la musica con il suono delle... padelle"Oggi è un altro giorno17/11/2021|accesso=2025-07-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=h8yhuDf-bz4&si=BIe03YC0jzfNIK9m}}</ref>
 
Nello stesso periodo, collabora con [[Pino Daniele]], contribuendo allo sviluppo del movimento musicale [[Nero a metà|Neapolitan Power]], che fonde la tradizione napoletana con influenze [[Musica afroamericana|afroamericane]], [[Musica latina|latinoamericane]] e [[Musica mediterranea|mediterranee]]. Partecipa come percussionista ad alcune registrazioni dell'album [[Nero a metà]] (1980).