Franco Interlenghi: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Franco Interlenghi iniziò la carriera come [[attore bambino]] nel 1946, quindicenne, come co-protagonista, con [[Rinaldo Smordoni]], del film [[neorealismo (cinema)|neorealista]] ''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'' di [[Vittorio De Sica]]. I due ragazzi, presi letteralmente dalla strada, contribuirono in modo determinante al successo internazionale del film, premiato con l'[[Oscar al miglior film in lingua straniera|Oscar al miglior film straniero]].<ref>David Bruni, ''Vittorio De Sica: Sciuscià'', Lindau, 2007</ref> Per Interlenghi, il film di De Sica fu solo l'inizio di una lunga carriera di attore: con un volto di giovane bello e una recitazione intensa e pulita, fu infatti interprete di molti film diretti da registi di fama. Recitò in ''[[Don Camillo (film 1952)|Don Camillo]]'' (1952) di [[Julien Duvivier]], ''[[Il mondo le condanna]]'' (1953) di [[Gianni Franciolini]], ''[[I vinti (film 1953)|I vinti]]'' (1953) di [[Michelangelo Antonioni]], ''[[I vitelloni]]'' (1953) di [[Federico Fellini]], ''[[Padri e figli (film)|Padri e figli]]'' (1957) di [[Mario Monicelli]], ''[[Giovani mariti]]'' (1958) di [[Mauro Bolognini]], ''[[Miranda (film 1985)|Miranda]]'' (1985) di [[Tinto Brass]].
[[Luchino Visconti]] lo diresse a teatro in'' [[Morte di un commesso viaggiatore]]''. Interlenghi continuò una carriera dignitosa, ma non più di primo piano. Le sue interpretazioni diventarono sempre più caratterizzate, prestandosi a personaggi di secondo piano, ma dalla resa cinematografica molto efficace.
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