DuPont: differenze tra le versioni
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Ispirato alla vicenda, nel 2019 [[Todd Haynes]] ha diretto il film ''[[Cattive acque]]'', interpretato da [[Mark Ruffalo]], [[Anne Hathaway]], [[Tim Robbins]], [[Victor Garber]], [[Mare Winningham]], [[William Jackson Harper]] e [[Bill Pullman]]; il film è basato sull'articolo del [[New York Times Magazine]] del 2016 ''The Lawyer Who Became DuPont's Worst Nightmare'', scritto da [[Nathaniel Rich]], sullo scandalo dell'[[inquinamento idrico]] di [[Parkersburg]].
=== Uso del piombo tetraetile nella benzina ===
A partire dagli anni 1920, DuPont collaborò con General Motors e Standard Oil alla produzione e diffusione del piombo tetraetile (TEL), un composto aggiunto alla benzina per migliorare le prestazioni del motore (funzione antidetonante). Nonostante già all’epoca vi fossero gravi evidenze della tossicità del piombo sulla salute umana — incluse morti e disturbi neurologici tra gli operai degli impianti — l’additivo venne commercializzato globalmente per decenni. Solo a partire dagli anni ’70-'80 vennero introdotte normative per ridurne l’uso, culminate nel suo bando progressivo a livello mondiale. L’impiego del piombo nella benzina è oggi considerato uno dei più gravi esempi storici di inquinamento industriale diffuso e deliberato.
=== Impatto ambientale dei CFC e il ruolo nei cambiamenti climatici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mario J.|cognome=Molina|nome2=F. S.|cognome2=Rowland|data=1974-06|titolo=Stratospheric sink for chlorofluoromethanes: chlorine atom-catalysed destruction of ozone|rivista=Nature|volume=249|numero=5460|pp=810–812|lingua=en|accesso=2025-07-14|doi=10.1038/249810a0|url=https://www.nature.com/articles/249810a0}}</ref> ===
DuPont fu tra i principali produttori mondiali di clorofluorocarburi (CFC), in particolare del gas refrigerante noto come Freon, ampiamente usato nel XX secolo per frigoriferi, condizionatori e spray. A partire dagli anni ’70, studi scientifici (tra cui quelli di Mario Molina e Sherwood Rowland, premiati con il Nobel) dimostrarono che i CFC contribuivano in modo significativo alla distruzione dello strato di ozono atmosferico. Nonostante l’evidenza scientifica, DuPont e altri produttori ostacolarono inizialmente ogni proposta di regolamentazione. Solo nel 1987, con il Protocollo di Montreal, iniziò la progressiva eliminazione globale dei CFC. DuPont sviluppò successivamente sostituti chimici (HFC), ricavando nuovi profitti anche dalla transizione.<ref>{{Cita libro|nome=Elizabeth|cognome=Kolbert|titolo=FOREWORD|url=https://doi.org/10.2307/j.ctt1bkm5ds.3|accesso=2025-07-14|editore=OR Books|pp=9–10}}</ref>
== Note ==
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