DuPont: differenze tra le versioni
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=== Uso del piombo tetraetile nella benzina ===
A partire dagli anni 1920, DuPont collaborò con General Motors e Standard Oil alla produzione e diffusione del piombo tetraetile (TEL), un composto aggiunto alla benzina per migliorare le prestazioni del motore (funzione antidetonante). Nonostante già all’epoca vi fossero gravi evidenze della tossicità del piombo sulla salute umana — incluse morti e disturbi neurologici tra gli operai degli impianti — l’additivo venne commercializzato globalmente per decenni. Solo a partire dagli anni ’70-'80 vennero introdotte normative per ridurne l’uso, culminate nel suo bando progressivo a livello mondiale. L’impiego del piombo nella benzina è oggi considerato uno dei più gravi esempi storici di inquinamento industriale diffuso e deliberato.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R.D.|cognome=Evans|nome2=E.M.|cognome2=Addison|nome3=J.Y.|cognome3=Villeneuve|data=2000-10|titolo=Distribution of Inorganic and Methylmercury among Tissues in Mink (Mustela vison) and Otter (Lutra canadensis)|rivista=Environmental Research|volume=84|numero=2|pp=133–139|lingua=en|accesso=2025-07-14|doi=10.1006/enrs.2000.4077|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0013935100940775}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Roger A.|cognome=Fischer|nome2=William C.|cognome2=Davis|data=2000-05|titolo=Lincoln's Men: How President Lincoln Became Father to an Army and a Nation.|rivista=The Journal of Southern History|volume=66|numero=2|pp=420|accesso=2025-07-14|doi=10.2307/2587694|url=https://doi.org/10.2307/2587694}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Meghan|cognome=Baker|nome2=Deborah S.|cognome2=Yokoe|nome3=John|cognome3=Stelling|data=2015|titolo=Automated Outbreak Detection of Hospital-Associated Infections|rivista=Open Forum Infectious Diseases|volume=2|numero=suppl_1|accesso=2025-07-14|doi=10.1093/ofid/ofv131.60|url=https://doi.org/10.1093/ofid/ofv131.60}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Gerald|cognome=Markowitz|nome2=David|cognome2=Rosner|titolo=Deceit and Denial|url=https://doi.org/10.1525/9780520954960|accesso=2025-07-14|data=2019-06-06|editore=University of California Press|ISBN=978-0-520-95496-0}}</ref>
=== Impatto ambientale dei CFC e il ruolo nei cambiamenti climatici<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mario J.|cognome=Molina|nome2=F. S.|cognome2=Rowland|data=1974-06|titolo=Stratospheric sink for chlorofluoromethanes: chlorine atom-catalysed destruction of ozone|rivista=Nature|volume=249|numero=5460|pp=810–812|lingua=en|accesso=2025-07-14|doi=10.1038/249810a0|url=https://www.nature.com/articles/249810a0}}</ref> ===
DuPont fu tra i principali produttori mondiali di clorofluorocarburi (CFC), in particolare del gas refrigerante noto come Freon, ampiamente usato nel XX secolo per frigoriferi, condizionatori e spray. A partire dagli anni ’70, studi scientifici (tra cui quelli di Mario Molina e Sherwood Rowland, premiati con il Nobel) dimostrarono che i CFC contribuivano in modo significativo alla distruzione dello strato di ozono atmosferico. Nonostante l’evidenza scientifica, DuPont e altri produttori ostacolarono inizialmente ogni proposta di regolamentazione. Solo nel 1987, con il [[Protocollo di Montréal|Protocollo di Montreal]]<ref>{{Cita pubblicazione|data=2024-09-30|titolo=Protocollo di Montréal|rivista=Wikipedia|lingua=it|accesso=2025-07-14|url=https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Protocollo_di_Montr%C3%A9al&oldid=141342086}}</ref>l, iniziò la progressiva eliminazione globale dei CFC. DuPont sviluppò successivamente sostituti chimici (HFC), ricavando nuovi profitti anche dalla transizione.<ref>{{Cita libro|nome=Elizabeth|cognome=Kolbert|titolo=FOREWORD|url=https://doi.org/10.2307/j.ctt1bkm5ds.3|accesso=2025-07-14|editore=OR Books|pp=9–10}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Environmental Protection Agency (EPA)|rivista=SpringerReference|editore=Springer-Verlag|accesso=2025-07-14|url=https://doi.org/10.1007/springerreference_32156}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Naomi|cognome=Oreskes|nome2=Erik M.|cognome2=Conway|data=2010-06|titolo=Defeating the merchants of doubt|rivista=Nature|volume=465|numero=7299|pp=686–687|accesso=2025-07-14|doi=10.1038/465686a|url=https://doi.org/10.1038/465686a}}</ref>
== Note ==
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