Robert Sarah: differenze tra le versioni
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Il 13 agosto [[1979]] [[papa Giovanni Paolo II]] lo nominò [[metropolita|arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Conakry|Conakry]]. A 34 anni prese così il posto dell'arcivescovo [[Raymond-Marie Tchidimbo]], che dopo molti anni di prigionia era stato costretto alle dimissioni e all'esilio. Ricevette l'ordinazione episcopale l'8 dicembre successivo nella cattedrale di Sainte Marie a [[Conakry]] dal cardinale [[Giovanni Benelli]], coconsacranti l'arcivescovo [[Luc Auguste Sangaré]] e il vescovo [[Jean Pierre Marie Orchampt]].
Dal 23 agosto
Negli anni dell'episcopato, Sarah operò per assicurare alla Chiesa l'indipendenza dal regime autocratico di [[Ahmed Sékou Touré|Sékou Touré]] e, nonostante le persecuzioni di sacerdoti e laici, non si sottrasse dal pronunciare discorsi contro il potere politico anche durante gli anni della presidenza di [[Lansana Conté]]. Questo gli permise di diventare uno dei leader più rispettati tra i guineani e di essere considerato una possibile guida durante la transizione politica del Paese.<ref>{{Cita libro |autore=Mohamed Saliou Camara |autore2= Thomas O'Toole |autore3=Janice E.Baker |titolo=Historical Dictionary of Guinea |data=7 novembre 2013 |editore=Scarecrow Press |url=https://books.google.com/books?id=TfcKAgAAQBAJ&pg=PA100&lpg=PA100&dq=Archbishop+Vincent+Coulibaly&source=bl&ots=p3iAcC6UcL&sig=ACfU3U33uzi8KhZZdFUXRUrkDsp6Ixlp5w&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwjKgLajueDkAhWkVN8KHWNFBkcQ6AEwCnoECF4QAQ#v=onepage&q=robert%20sarah&f=false |isbn=978-0-8108-7969-0 |lingua=en}}</ref>
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Il 7 ottobre [[2010]] [[papa Benedetto XVI]] lo ha nominato presidente del [[Pontificio consiglio "Cor Unum"]]<ref>{{Cita web|url=http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2010/10/07/0603/01363.html#RINUNCIA%20DEL%20PRESIDENTE%20DEL%20PONTIFICIO%20CONSIGLIO%20%22COR%20UNUM%22%20E%20NOMINA%20DEL%20SUCCESSORE|titolo=Rinunce e nomine. Rinuncia del presidente del Pontificio consiglio "Cor Unum" e nomina del successore|sito=press.vatican.va|data=7 ottobre 2010|accesso=9 novembre 2018}}</ref> al posto del cardinale [[Paul Josef Cordes]], dimessosi per raggiunti limiti d'età.
Nel [[concistoro]] del 20 novembre
Il 12 e il 13 marzo 2013 ha partecipato come cardinale elettore al [[conclave del 2013|conclave]] che ha portato all'elezione di [[papa Francesco]].
Il 23 novembre [[2014]]
È uno dei cardinali che celebra la [[messa tridentina]] dopo la [[riforma liturgica]]; è membro della [[Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli]] e presidente della Consulta Sacerdotale Generale "Istituto Nazionale Azzurro".
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Il 20 febbraio [[2021]] papa Francesco ha accettato la sua rinuncia dall'incarico di prefetto, dopo quasi sei anni, per raggiunti limiti d'età, ai sensi del can. 354 del [[Codice di diritto canonico]], divenendone prefetto emerito<ref>{{cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/02/20/0110/00225.html#SARAH|titolo=Rinunce e nomine. Rinuncia del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti|editore=Bollettino. Sala stampa della Santa Sede|data=20 febbraio 2021|accesso=20 febbraio 2021}}</ref>.
Il 3 maggio
Il 7 e 8 maggio [[2025]] ha partecipato come cardinale elettore al [[conclave del 2025|conclave]] che ha portato all'elezione di [[papa Leone XIV]].
il 24 maggio 2025 papa Leone XIV lo ha nominato suo
Il 15 giugno
== Posizioni teologiche, morali, sociali e su temi politici ==
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