Diocesi di Lettere: differenze tra le versioni

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|didascalia = La cattedrale di Santa Maria Assunta, oggi [[Santuario di Sant'Anna (Lettere)|santuario di Sant'Anna]]
|arcivescovo = [[Luigi Travaglino]]
|istituita = [[1968]]
|stato = [[Italia]]
|regione = [[Campania]]
|eretta = [[987]]
|soppressa = 27 giugno [[1818]]
|informazioni = aggregata alla [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|diocesi di Castellamare di Stabia]]
|suffraganeadi = [[Arcidiocesi di Amalfi|Amalfi]]
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== Storia ==
Secondo quanto riferisce [[Ferdinando Ughelli]], la diocesi di Lettere venne eretta sul finire del [[X secolo]], in occasione dell'elevazione di [[Amalfi]] a sede [[metropolita]]na; tale erezione fu confermata da [[papa Giovanni XV]], che il 30 novembre [[987]] consacrò primo arcivescovo Leone II nella [[Basilica di San Giovanni in Laterano|basilica lateranense]] a [[Roma]]. Nello stesso anno furono erette a sedi vescovili, [[Diocesi suffraganea|suffraganee]] della [[provincia ecclesiastica]] amalfitana, le città di [[Diocesi di Scala|Scala]], [[Diocesi di Minori|Minori]], Lettere e [[Diocesi di Capri|Capri]].
 
La primitiva sede episcopale si trovava nei dintorni del [[castello di Lettere]]: all'interno delle mura sorgeva la [[cattedrale di Santa Maria Trinitatorum]].<ref name="catte">[http://www.comune.lettere.na.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/2 Dal sito web] del comune di Lettere.</ref> Il primo vescovo, consacrato dal metropolita Leone II, è stato Stefano nel 987. Il 12 dicembre [[1169]] il capitolo metropolitano di Amalfi, con diploma al vescovo Pietro II, definì i confini della diocesi di Lettere con le terre e i casali che la componevano.<ref>Testo del diploma in: Ughelli, ''Italia sacra'', VII, coll. 272-273.</ref> Il vescovo Giovanni prese parte nel [[1179]] al [[concilio Lateranense III]], convocato a [[Roma]] da [[papa Alessandro III]].
 
A partire dal [[XIII secolo]] si fecero tesi i rapporti fra la curia vescovile di Lettere e la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta di Castello di Gragnano, il cui arciprete, fino a quel momento, si credeva esente dalla giurisdizione vescovile. Una prima difficoltà fu superata con l'intervento di [[papa Onorio III]], che destinò l'arcivescovo Alferio di [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Sorrento]] a ricomporre le controversie fra i due contendenti ([[1227]]), a favore dei diritti episcopali di Lettere. Un altro momento di tensione nel secolo successivo, quando nel [[1327]] il capitolo arcipretale di Gragnano si oppose inutilmente alla nomina del vescovo Pietro IV. Ancora nel [[1485]] il vescovo Antonio De Miraballis fece ricorso, contro le pretese di Gragnano, a [[papa Innocenzo VIII]] il quale, con la bolla ''Apud Sanctum Petrum'' del 15 giugno 1485 dette ragione al vescovo.<ref>Liguori, ''Cenni storico-critici della città di Gragnano…'', pp. 79-80.</ref> Le difficoltà tuttavia rimasero finché nel [[1732]] il vescovo Francesco Castello «spedì il primicerio ed il maestro d'atti con sgherri armati» per sequestrare tutte le carte con cui l'arcipretura di Gragnano poteva vantare e pretendere diritti, per poi distruggerle.<ref>Liguori, ''Cenni storico-critici della città di Gragnano…'', p. 78.</ref>
 
«Il vescovo Giovanni Antonio Pantusa (1547-1562), teologo amico del [[cardinale]] [[Girolamo Seripando]], partecipò al [[concilio di Trento]] intervenendo su questioni relative all'[[eucaristia]] e al sacrificio della messa (calice ai laici) e sull'obbligo della residenza».<ref>Dal sito ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''.</ref> Morì a [[Trento]], durante il concilio, e fu sepolto nella [[Cattedrale di San Vigilio|cattedrale]] di quella città.
 
Il vescovo Bartolomeo Ferro, con il permesso di [[papa Pio V]]<ref>[[Breve apostolico]] ''Renunciavit nobis'' in: Cappelletti, ''Le Chiese d'Italia…'', XIX, p. 821.</ref>, fece costruire nel [[1570]] la nuova cattedrale della diocesi intitolata a Santa Maria Assunta, che venne consacrata il 1º maggio [[1696]] dal vescovo Antonio Molinari.<ref name="catte"/> Il capitolo della cattedrale comprendeva in origine dieci canonici, fra i quali le dignità di arcidiacono, primicerio, cantore e tesoriere; in seguito furono aggiunti altri quattro canonici.<ref>D'Avino, ''Cenni storici…'', p. 167.</ref>
 
A partire almeno dal [[XVII secolo]], sant'Anna divenne la protettrice di Lettere, e contitolare della cattedrale diocesana.
 
Diverse difficoltà trovarono i vescovi nella fondazione del [[seminario]] diocesano, soprattutto a causa della mancanza dei fondi necessari per il suo mantenimento. Finalmente Giovanni Cito (1698-1708) riuscì nell'impresa, destinando alla formazione del clero diocesano i proventi derivati dalla soppressione del convento degli [[Ordine di Sant'Agostino|Agostiniani]] di Lettere e di quello dei [[Ordine di San Domenico|Domenicani]] di Pimonte.<ref>Cappelletti, ''Le Chiese d'Italia…'', XIX, pp. 823-824.</ref>
 
L'ultimo vescovo, [[Bernardo della Torre]], pubblico [[1799]] una lettera pastorale con la quale dichiarava compatibili i diritti di libertà, fraternità e uguaglianza, sanciti dalla [[rivoluzione francese]], con i dettami del [[Vangelo]]. All'arrivo dei francesi fu esiliato a [[Marsiglia]]; fece poi ritorno in patria, dove divenne vicario generale dell'[[arcidiocesi di Napoli]], pur restando vescovo di Lettere.
 
In seguito al [[Concordato]] tra [[papa Pio VII]] e [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I]], il 27 giugno [[1818]] la diocesi di Lettere fu soppressa con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[De utiliori]]'' dello stesso papa Pio VII e il suo territorio aggregato a quello della [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|diocesi di Castellamare di Stabia]]. Nello stesso anno il vescovo Bernardo della Torre fu trasferito alla sede stabiese, morendo due anni dopo.
 
Dal [[1968]] Lettere è annoverata tra le [[Sede titolare|sedi vescovili titolari]] della [[Chiesa cattolica]]; dal 4 aprile [[1992]] l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Luigi Travaglino, già [[nunzio apostolico]] nel [[Chiesa cattolica nel Principato di Monaco|Principato di Monaco]].
 
== Cronotassi ==
=== Vescovi ===
* Stefano † ([[987]] - ?)
* Pietro I † (menzionato nel [[1118]])
* Pietro II † (menzionato nel [[1169]])
* Giovanni † (menzionato nel [[1179]])
* P. † (menzionato nel [[1198]])<ref name="kamp">Kamp, ''Kirche und Monarchie…'', I, pp. 408-410.</ref>
* ''Anonimo'' † (menzionato nel [[1215]])<ref name="kamp"/>
* Giacomo I † (prima del [[1258]] - dopo il [[1286]])<ref name="kamp"/>
* Pietro III † (prima del [[1300]] - dopo il [[1307]])
* Raone † (menzionato nel [[1311]])
* Pietro IV † (22 settembre [[1327]] - [[1349]] deceduto)
* Giacomo Gioia (De Joia), [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] † (16 marzo [[1349]] - circa [[1365]] deceduto)
* Roberto De Casalinovo, O.F.M. † (8 giugno [[1366]] - ? dimesso)
* Giuliano, O.F.M. † (11 agosto [[1371]] - circa [[1380]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]])
** Nicola De Sisiti, [[Ordine di Sant'Agostino|O.E.S.A.]] † (19 dicembre [[1384]] - ?) (antivescovo)
* Tommaso † (? - 6 aprile [[1392]] nominato vescovo di [[Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca|Ugento]])
* Giovanni Da Pisa, [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] † (11 marzo [[1392]] - [[1403]] deceduto)
* Giacomo II † (10 ottobre [[1403]] - ?)
* Francesco † (21 marzo [[1407]] - [[1427]] deceduto)
* Cicco (o Cucchio) † (1º marzo [[1428]] - ? deceduto)
* Antonio De Celano † (26 settembre [[1440]] - [[1456]] deceduto)
* Gabriele Pontangeli † (30 gennaio [[1456]] - [[1478]] deceduto)
* Antonio De Miraballis † (14 gennaio [[1478]] - [[1503]] deceduto)
* Andrea Curiale † (7 luglio [[1503]] - [[1517]] dimesso)
* Valentino D'Apreja (De Apreis) † (23 marzo [[1517]] - [[1539]] deceduto)
* Bartolomeo De Capobianco † (28 gennaio [[1540]] - [[1547]] deceduto)
* Giovanni Antonio Pandosi (o De Pantusa) † (14 febbraio [[1547]] - 27 ottobre [[1562]] deceduto)
* Sebastiano Leccavella, O.P. † (16 dicembre [[1562]] - [[1565]] dimesso)
* Giovanni Antonio Astorco † (7 novembre [[1565]] - [[1567]] deceduto)
* Bartolomeo Ferri, O.P. † (19 settembre [[1567]] - 10 maggio [[1570]] nominato vescovo di [[Diocesi di Terni-Narni-Amelia|Terni]])
* Filippo Fasio Capponi † (9 giugno [[1570]] - [[1570]] deceduto)
* Aurelio Griani, O.F.M. † (8 novembre [[1570]] - [[1576]] deceduto)
* [[Giovanni Bernardino Grandopoli]] † (19 settembre [[1576]] - [[1590]] deceduto)
* Giovanni Leonardo Bottiglieri † (14 gennaio [[1591]] - [[1599]] deceduto)
* Francesco Brusco, [[Ordine dei frati minori conventuali|O.F.M.Conv.]] † (27 settembre [[1599]] - [[1625]] deceduto)
* Andrea Caputo † ([[1625]] succeduto - marzo [[1650]] deceduto)
* Onofrio De Ponte † (22 agosto [[1650]] - 13 maggio [[1676]] deceduto)
* Antonio Molinari † (2 dicembre [[1676]] - 11 luglio [[1698]] deceduto)
* Giovanni Cito † (22 dicembre [[1698]] - 15 ottobre [[1708]] deceduto)
* Domenico Antonio Gagliano † (14 ottobre [[1709]] - 5 luglio [[1713]] deceduto)
** ''Sede vacante (1713-1718)''
* Domenico Galisi † (24 gennaio [[1718]] - febbraio [[1730]] deceduto)
* Francesco Castello † (22 novembre [[1730]] - marzo [[1733]] deceduto)
* Agostino Giannini † (13 aprile [[1733]] - febbraio [[1767]] deceduto)
* Francesco D'Afflitto † (10 luglio [[1767]] - 24 settembre [[1786]] deceduto)
** ''Sede vacante (1786-1792)''
* Bartolomeo Criscuolo † (27 febbraio [[1792]] - circa [[1793]] deceduto)
** ''Sede vacante (circa 1793-1797)''
* [[Bernardo della Torre|Bernardo Maria della Torre]] † (18 dicembre [[1797]] - 21 dicembre [[1818]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia|Castellammare di Stabia]])
** ''Sede soppressa''
 
=== Vescovi titolari ===
* [[Giovanni Battista Cesana]], [[Missionari comboniani del Cuore di Gesù|F.S.C.I.]] † (19 dicembre [[1968]] - 12 giugno [[1991]] deceduto)
* [[Luigi Travaglino]], dal 4 aprile [[1992]]
 
== Note ==