Università: differenze tra le versioni

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Esaminare l'influenza dell'umanesimo sugli studiosi di medicina, matematica, astronomia e fisica può suggerire che l'umanesimo e le università abbiano rappresentato un forte impulso per la rivoluzione scientifica. Sebbene il legame tra umanesimo e scoperta scientifica possa essere nato all'interno dei confini dell'università, è stato comunemente percepito come reciso dalla natura mutevole della scienza durante la Rivoluzione scientifica. Storici come Richard S. Westfall hanno sostenuto che il palese tradizionalismo delle università abbia inibito i tentativi di riconcettualizzare la natura e la conoscenza e abbia causato una tensione indelebile tra università e scienziati.
 
[[File:Class_at_Salamanca.jpg|thumb|Aula del XVII secolo presso l'[[Università di Salamanca]]]]
 
Sebbene l'attenzione iniziale degli studiosi umanisti dell'università fosse rivolta alla scoperta, all'esposizione e all'inserimento di testi e lingue antiche nell'università, e alle idee di tali testi nella società in generale, la loro influenza fu in definitiva piuttosto progressista. L'emergere dei testi classici portò nuove idee e condusse a un clima universitario più creativo (come attesta il notevole elenco di studiosi sopra menzionato). L'attenzione alla conoscenza che proviene da sé, dall'umano, ha un'implicazione diretta per nuove forme di studio e istruzione, e fu il fondamento di quelle che sono comunemente note come discipline umanistiche. Questa disposizione verso la conoscenza si manifestò non solo nella traduzione e nella diffusione di testi antichi, ma anche nel loro adattamento e nella loro espansione. Ad esempio, Vesalio fu fondamentale nel sostenere l'uso di Galeno, ma diede anche vigore a questo testo con sperimentazioni, disaccordi e ulteriori ricerche.