CLIL: differenze tra le versioni

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== Obiettivi e attuatori del metodo CLIL ==
Il metodo CLIL ha l'obiettivo sia di fare apprendere dei contenuti di una disciplina non linguistica (DNL), siae di migliorare, al contempo, le competenze linguistiche dei discenti in una L2 nello stesso tempo: nel metodo CLIL, almeno un argomento o un nucleo tematico di una o più materie scolastiche (a prescindere che siano [[discipline umanistiche]] o [[STEM]]) viene trattato anche in una lingua straniera presente nel percorso di studi (ead es.g., inglese, francese o tedesco).
 
Gli attuatori fondamentali del metodo CLIL sono almeno un docente della DNL e almeno un docente di una lingua straniera insegnata nello stesso corso di studi. Un programma CLIL, dunque, può essere gestito da un team anche abbastanza ampio di docenti di più discipline, per cui esso viene indicataindicato come un'attività di "Team Teaching". Gli insegnanti raccolti in team formano il Team CLIL. I progetti di insegnamento con il metodo CLIL possono iniziare per scelta spontanea di uno o più docenti.
 
La lingua usata pertantoutilizzata conterrà degli elementi di linguaggio tecnico-specialistico ([[microlingua]]) appartenente a una [[comunità di pratica]] particolare (''community of practice''), come ad esempio Matematica, Fisica, Arte, Storia, Marketing e Diritto.
 
=== Strategie di applicazione del CLIL ===
Il metodo di organizzazione tra docenti di un programma CLIL non è prefissato;. Karin Goetz (2000) ha individuato 6 metodi di cooperazione tipici nel Team Teaching, e dunque nei programmi CLIL,<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Karin Goetz|url=https://www.merlot.org/merlot/viewMaterial.htm?id=329983|titolo=Perspectives on Team-Teaching|sito=Merlot - EGallery (University of Calgary)|accesso=2025-02-11}}</ref> che vengono riportati da Marcella Menegale (2008):<ref name=":6" /><ref name=":7">{{Cita pubblicazione|nome=Marcella|cognome=Menegale|data=2009-08-21|titolo=Team Teaching in CLIL: tecniche, pianificazione e gestione|rivista=Studi di glottodidattica|curatore=Università degli Studi di Bari Aldo Moro|volume=2|pp=|lingua=|accesso=2025-02-11|doi=10.15162/1970-1861/196|url=https://ojs.cimedoc.uniba.it/index.php/glottodidattica/article/view/196}}</ref>
 
* classico: entrambi i docenti (quello della DNL e della L2) veicolano contenuti disciplinari con un rispettivo monologo o con un metodo interattivo con la classe
* collaborativo: entrambi i docenti sono in compresenza e interagiscono continuamente con la classe, per cui mancano i due monologhi distinti; i livelli di interazione sono bilanciati, in modo tale da non rendere un docente dominante sull'altro nella gestione del tempo, degli interventi e dei contenuti
* di supporto: il docente della DNL presenta i propri contenuti da apprendere, mentre il docente della L2 propone attività specifiche nella propria lingua straniera basate sull'uso di testi (Goetz parla per la precisione di testi atti a sviluppare la comprensione e la competenza del contenuto non linguistico e nello stesso tempo la correttezza della L2; non specifica se sono scritti o anche orali)
* parallelo: la classe è divisa in due gruppi, per cui a un gruppo vengono presentati i contenuti della DNL da apprendere, mentre all'altro gruppo vengono dati materiali supplementari e vengono proposte attività specifiche per innescare riflessioni linguistiche.; Dopodichédopodiché, i docenti e i gruppi si alternano
* a gruppi differenziati: la classe è suddivisa in più gruppi in base alle abilità relative alla competenza disciplinare e/o linguistica, per cui i docenti lavorano su più gruppi e in modo specifico
* di supervisione: uno dei due docenti presenta i propri contenuti, mentre l'altro osserva la classe in qualità di supervisore, per esempio per individuare le difficoltà degli studenti (nella DNL o nella L2)
 
Menegale aggiunge poi come i docenti nel Team CLIL debbano pianificare insieme l'intero percorso e condividere materiali e, risorse, metodi di valutazione e strategie di insegnamento per una coordinazione efficace; se in più le lezioni sono in compresenza (ead es.g., nel metodo di cooperazione di "supervisione"), serve anche decidere insieme la modalità di gestione della compresenza (ead es.g., turn-taking) e dunque della classe.<ref name=":7" /> Serve infine stabilire un sistema comune di gestione delle informazioni (ead es.g., per aggiornarsi sulla parte di programma svolta in autonomia), un sistema di gestione della disciplina in classe e la quantità di interazione con i discenti (parte dell'interazione è stabilita anche dalla disposizione dei banchi e dei discenti: i discenti, per esempio, possono maggiormente interagire tra loro se i banchi non sono separati, per cui si possono creare dei mini-gruppi facilmente gestibili di 4/5 studenti).<ref name=":7" /> In altre parole, nel Team Teaching in contesto di CLIL è fondamentale una forte [[sinergia]] tra docenti,<ref name=":7" /> il che giustifica la quinta C (Cooperation).
 
Tra le difficoltà di gestione di un progetto CLIL, si contano la mancanza di ore per svolgere una o più compresenze, di ore per coordinarsi nel Team CLIL, di strutture e di risorse finanziarie per le compresenze. La mancanza di ore per coordinarsi, a sua volta, è causata dagli orari scolastici rigidi e inflessibili, per cui l'incompatibilità degli orari è una problematica.<ref name=":7" />
 
== Il CLIL nell'Unione Europea ==