Relatività ristretta: differenze tra le versioni

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Ho cambiato il concetto di simultaneità che secondo me è assoluto e non relativo
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[[File:Einstein patentoffice.jpg|min|Albert Einstein intorno al 1905, anno di pubblicazione della Relatività ristretta]]
 
=== La '''teoria della relatività ristretta''' (o '''relatività speciale'''), sviluppata da [[Albert Einstein]] nel 1905,<ref name="ReferenceA">{{cita|Einstein||EinsteinBew|titolo=Zur Elektrodynamik bewegter Körper}}</ref> è una riformulazione ed estensione delle leggi della [[Meccanica (fisica)|meccanica]], che attraverso una revisione dei concetti fondamentali di spazio e tempo portò a una radicale svolta nella comprensione del mondo fisico. ===
 
La teoria nacque dalla necessità di ottenere leggi della [[dinamica]] coerenti con quelle dell'[[elettromagnetismo]]. Le correzioni relativistiche diventano indispensabili quando si considerano velocità confrontabili con la [[velocità della luce]]; per fenomeni in cui le velocità sono significativamente inferiori le formule della [[meccanica classica]] risultano essere una buona approssimazione di quelle della relatività ristretta.
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=== Simultaneità ===
Anche il concetto di ''simultaneità'' perde la sua assolutezza; infatti, se la velocità della luce è finita ed è la stessa per ogni osservatore, due eventi simultanei in un sistema inerziale non lo sono più se osservati da un altro sistema inerziale in moto rispetto al primo.
 
Da che cosa deriva questa affermazione, Einstein spiega la relatività della simultaneità col famoso esperimento del treno e della stazione, affermando che mentre l'osservatore fermo sulla banchina vede contemporaneamente due lampi di luce da cui egli è equidistante, l'osservatore a bordo del treno vede prima la luce verso cui si sta avvicinando e successivamente la luce da cui si sta allontanando concludendo che i due eventi non sono simultanei.
 
Mi risulta però che si tratti solo di un "gedanken experiment" come li chiamava Einstein e che in effetti esso non sia mai stato effettivamente realizzato.
 
Come è possibile quindi affermare con certezza che l'osservatore a bordo del treno vedrebbe il due lampi in tempi diversi.
 
Io sono convinto che anch'egli vedrebbe i due lampi contemporaneamente come l'osservatore fermo sulla banchina e che quindi la simultaneità conserverebbe il suo valore assoluto.
 
Se la luce emessa da due lampadine (chiamiamole A e B) equidistanti da un osservatore '''O''', fermo rispetto a esse, lo raggiungerà allo stesso istante, allora O considererà i due eventi come simultanei.