Applied behavior analysis: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Applicazioni: neutralità Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android App section source |
m →Criticità: Corretto errore di battitura Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android App section source |
||
Riga 38:
== Criticità ==
{{Controversie}}
La terapia ABA è l’intervento attualmente più comune per le persone autistiche, spesso esteso nel piano educativo e lavorativo. Secondo uno studio che ha esaminato le esperienze di individui autistici adulti riguardo la terapia ABA in giovane età, i risultati emersi sono stati ricordi [[Trauma (psicologia)|traumatici]], difficoltà a doversi comportare come i propri pari, guadagnando alcuni benefici a breve termine, ma soffrendo conseguenze significative a lungo termine.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Laura K|cognome=Anderson|data=2022-08-23|titolo=Autistic experiences of applied behavior analysis|rivista=Autism|volume=27|numero=3|pp=737–750|accesso=2025-04-06|doi=10.1177/13623613221118216|url=https://doi.org/10.1177/13623613221118216}}</ref> Molti individui [[Neurodiversità|neurodivergenti]], compreso persone [[Autismo|autistiche]] che hanno fatto esperenza di interventi ABA, hanno osservato come la terapia ABA tenta di eliminare, sopprimere o comunque ridurre comportamenti autistici, rinforzando comportamenti di “camuffamento” della loro identità, imitando comportamenti non-autistici (es. guardare negli occhi, espressioni facciali, linguaggio del corpo) considerati gli unici comportamenti “normali”. Il masking di certe
Nel 2018, a tal proposito, il Comitato ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità ha riconosciuto la partecipazione attiva e informata dei minori con Disabilità riconoscendone l’importanza dell’indipendenza individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte e considerando che dovrebbero avere l’opportunità di essere coinvolte attivamente nei processi decisionali che li riguardano dando una definizione di “discriminazione fondata sulla disabilità” intesa come qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali.
|