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* [[Acustica|Musica e fisica]]
* [[Filosofia della musica]]
=== Musica e storia dell'arte ===
{{C|Valutare se spostare sezione a nuova pagina, tema enciclopedico che merita approfondimeto|arte|luglio 2025}}
[[File:Harp player, Cycladic civilization - Greece.JPG|thumb|''Suonatore di lira'', prodotto dell'arte ciclade]]
[[File:Bosch,_Hieronymus_-_The_Garden_of_Earthly_Delights,_right_panel_-_Detail_disk_of_tree_man.jpg|thumb|Dettaglio di una bizzarra cornamusa ne ''[[Giardino delle delizie]]'' di Bosch]]
La musica e l’arte visiva sono sempre state molto legate tra loro. Fin dall'antichità, gli artisti hanno rappresentato strumenti musicali, musicisti e scene musicali nelle loro opere. La musica, a sua volta, ha preso ispirazione da immagini, luoghi e simboli visivi. Questo rapporto si vede in molti momenti della storia e in tante culture diverse<ref name="ArtmajeurMusicaArte">{{Cita web|url=https://www.artmajeur.com/it/magazine/5-storia-dell-arte/musica-e-arte-una-combinazione-che-dura-da-secoli/331702|titolo=Musica e arte: una combinazione che dura da secoli|lingua=it}}</ref>. In molti quadri, la musica non è solo un’[[attività]] o un oggetto, ma diventa anche [[simbolo]] e [[emozione]]. Gli artisti usano la musica per parlare di [[gioia (emozione)|gioia]], [[dolore]], [[armonia]], [[teatro]], o anche solo per sperimentare nuove forme visive. A volte la musica è anche un pretesto per mostrare la quotidianità (come in Vermeer), o per creare [[astrazione]] (come in Braque), oppure per evocare la [[tradizione]] e la [[cultura popolare]] (come in Picasso). In Cremona, invece, è pura emozione.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" />
Vale anche il rapporto contrario, ovvero l’influenza che la musica ha avuto su tanti [[pittori]] in epoche diverse. Dal [[Rinascimento]] fino all’[[Astrattismo]] del [[Novecento]], la musica ha dato spunti per cercare nuovi modi di dipingere: come modello di [[armonia]], come fonte di emozioni, oppure come simbolo più spirituale.<ref name="ConcasMusicaPittura">{{Cita web|url=https://www.andreaconcas.com/musica‑pittura/|titolo=Musica e pittura: un dialogo visivo e sonoro|lingua=it}}</ref>
====Storia====
=====Arte antica=====
Nelle civiltà antiche, come quella greca e romana, la musica era spesso raffigurata su vasi, mosaici, affreschi e statue. Un esempio famoso è il ''[[Suonatore di lira]]'' delle [[Isole Cicladi]], una piccola statua in marmo che mostra un uomo che suona la lira. Anche il [[Orfeo|mito di Orfeo]], legato alla musica, è stato spesso rappresentato nell'arte, come in un'anfora greca conservata a Berlino o in un mosaico romano a [[Palermo]] <ref name="ArtmajeurMusicaArte" />. Anche l'architettura era usata per la musica. Per esempio, il [[Teatro di Epidauro]], costruito in Grecia nel IV secolo a.C., è noto per la sua acustica perfetta, pensata apposta per le esibizioni musicali <ref name="ArtmajeurMusicaArte" />.
=====Arte medievale=====
Nel Medioevo, la musica veniva rappresentata nei manoscritti miniati, come ne ''Le Remède de fortune'' di [[Guillaume de Machaut]], che unisce testo, musica e immagini. Anche le sculture delle chiese medievali mostrano strumenti musicali. Per esempio, nel Portale di Sant'Anna a Notre-Dame e nel Portale della Gloria a [[Santiago di Compostela]] si vedono angeli e santi che suonano <ref name="ArtmajeurMusicaArte" />.
Un esempio di iconografia musicale è la miniatura nel graduale di Natale del Pluteo 29.1 Mediceo Laurenziano (circa 1250). Questa miniatura mostra bene le tre categorie di musica di [[Boezio]] (VI secolo): musica mundana, musica humana e musica instrumentalis.<ref name="SaggiatoreIconografieDidatticaMusica">{{Cita web|url=https://www.saggiatoremusicale.it/2023/11/28/le-fonti-iconografiche-come-supporto-alla-didattica-della-storia-della-musica/|titolo=Le fonti iconografiche come supporto alla didattica della Storia della musica|lingua=it}}</ref> In alto si vede una donna allegorica che "dirige" le sfere celesti, cioè la musica mundana. In mezzo ci sono quattro cantori (musica humana), e in basso un suonatore di [[viella]] che rappresenta la ''musica instrumentalis''. Questa immagine è utile per spiegare un concetto teorico che diversamente risulterebbe astratto.<ref name="SaggiatoreIconografieDidatticaMusica" />
=====Arte moderna=====
[[File:Caravaggio_-_I_Musici.jpg|thumb|''[[Concerto (Caravaggio)|Concerto]]'' di Caravaggio.]]
Nel Rinascimento, pittori come [[Hans Memling]] e [[Hieronymus Bosch]] hanno inserito scene musicali nelle loro opere. Nel ''[[Giardino delle delizie]]'' di Bosch, la musica appare anche come qualcosa di caotico e infernale<ref name="ArtmajeurMusicaArte" />. [[Caravaggio]] ha dipinto scene con riferimenti musicali molto precisi. In ''[[Riposo durante la fuga in Egitto (Caravaggio)|Riposo durante la fuga in Egitto]]'' (1595), si vede Giuseppe che tiene uno spartito vero, con una melodia composta da [[Noel Bauldewijn]] <ref name="ArtmajeurMusicaArte" />. In ''[[Concerto (Caravaggio)|Concerto]]'', conosciuto anche come ''I musici'', dipinto da Caravaggio nel 1597, commissionato dal [[cardinale]] [[Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria|Francesco Maria Del Monte]], che era un amante dell'[[arte]] e della [[scienza]], si vedono tre giovani musicisti che stanno per iniziare a suonare. Dietro di loro c'è un amorino alato con dell'uva in mano. Uno legge lo [[spartito]], un altro accorda uno strumento, mentre il terzo tiene un [[cornetto (strumento musicale)|cornetto]] ed è forse un [[autoritratto]] giovanile di Caravaggio. La scena mostra l’interesse dell'artista per la [[realtà]] e anche una certa [[allegoria]] pagana, tipica del gusto della [[corte]] del cardinale.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte">{{Cita web|url=https://notiziarte.com/2021/09/29/la-musica-nellarte-5-dipinti-famosi-dove-la-musica-e-protagonista/|titolo=La musica nell'Arte: 5 dipinti famosi dove la musica è protagonista|lingua=it}}</ref>.
[[File:Saint_Cecilia_by_Raphael.jpg|thumb|''Estasi di Santa Cecilia'' di Raffaello.]]
Un altro tema spesso usato nella [[pittura]] è quello di [[santa Cecilia]], la patrona della musica. Un’opera famosa è l{{'}}''Estasi di Santa Cecilia'' di [[Raffaello]] (1514). Nella parte alta del dipinto si vedono angeli che cantano leggendo da libri-parte, cioè stanno eseguendo musica [[polifonica]] a cappella, come si faceva nel '500. Inoltre, a terra, si vedono strumenti musicali lasciati cadere o calpestati dalla Santa: questa parte del dipinto è molto utile per capire gli strumenti usati a quel tempo (come strumenti a tastiera, a fiato, ecc). L'immagine mostra anche l'idea che la musica spirituale è superiore a quella terrena.<ref name="SaggiatoreIconografieDidatticaMusica" />
Nel periodo del [[Rinascimento]], musica e [[pittura]] erano molto collegate. I [[pittori]] volevano riportare nelle loro tele la stessa armonia e ordine che si trovavano nelle [[composizioni musicali]]. [[Leonardo da Vinci]], ad esempio, diceva che la [[pittura]] era una specie di “musica silenziosa”.<ref name="ConcasMusicaPittura" /> La [[prospettiva]] e le proporzioni erano molto importanti in questo periodo, e tanti [[artisti]] cercavano di usare proporzioni simili a quelle della musica, come se i quadri fossero costruiti con regole matematiche. Questo modo di fare arte mostrava un tentativo di rendere visiva l’[[armonia]] che si trova nei suoni. Alcuni storici vedono tutto ciò come una forma di traduzione tra le [[arti]].<ref name="ConcasMusicaPittura" />
[[File:Johannes_Vermeer_-_Lady_at_the_Virginal_with_a_Gentleman,_'The_Music_Lesson'_-_Google_Art_Project.jpg|left|thumb|[[Lezione di musica (Vermeer)|Lezione di musica]] di Vermeer]]
Molti artisti hanno raffigurato la musica nella vita quotidiana. [[Jan Vermeer]], con ''[[Lezione di musica (Vermeer)|La lezione di musica]]'' mostra una giovane donna che suona una [[spinetta]] mentre un uomo, probabilmente il suo [[maestro]], è in piedi vicino a lei.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" /> Il titolo originale non era questo, ma si pensa che il quadro sia stato descritto in un’asta del 1696 come "Una giovane dama che suona il virginale…". Sullo strumento c’è scritto "la Musica è la compagna della gioia, la medicina del dolore".<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" /> Come molte opere di Vermeer, anche questa ha più possibili letture e lascia spazio all’[[interpretazione]]. La scena è molto intima e ricca di [[simbologia]].o <ref name="NotiziarteMusicaNellArte" />.
Nel periodo del [[Romanticismo]], le cose cambiano: gli [[artisti]] iniziarono a dare più peso alle emozioni forti. La musica in quel momento era piena di passioni e sentimenti, e influenzò pittori come [[Eugène Delacroix]]. Lui, per esempio, ammirava molto [[Beethoven]] e [[Chopin]], e cercava nelle sue opere pittoriche di far sentire lo stesso tipo di emozione.<ref name="ConcasMusicaPittura" /> Tanti [[pittori]] romantici cercavano di rappresentare la complessità del mondo interiore. Ussavano colori accesi, linee mosse e soggetti drammatici per riflettere la potenza emotiva della musica di quel tempo. In questa fase, la musica diventa una fonte per capire meglio l’animo umano. Delacroix, tra i più noti, scrisse anche su questi collegamneti.<ref name="ConcasMusicaPittura" />
Con il dipinto ''Melodia'' entriamo nel mondo della [[Scapigliatura]]. Il quadro è di [[Tranquillo Cremona]] e fu dipinto tra il 1874 e il 1878 per il collezionista [[Andrea Ponti]].<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" /> Si vede una donna che suona un [[pianoforte]] (o simile), e tutta la scena trasmette una forte emozione. Cremona non rappresenta solo un gesto, ma cerca di far vedere proprio il momento in cui la musica esce dallo [[strumento]] e si fonde con l’anima di chi suona.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" /> È un quadro che va oltre la realtà visiva e cerca di rappresentare l’[[estasi]] della musica.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" /> Un po' sfocato, un po' vibrante, come se il suono diventasse pittura. Le forme non sono precise, ma è voluto: è come se tutto si sciogliesse nel sentimento musicale.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" />
Con l'[[Impressionismo]] e il [[Post-Impressionismo]], l'[[influenza]] della musica diventa più visiva e concreta. [[Claude Monet]] e [[Vincent van Gogh]] prendevano ispirazione dalla musica per creare sensazioni legate al momento presente. I colori, le pennellate, i movimenti erano quasi ritmici, come note su un pentagramma.<ref name="ConcasMusicaPittura" /> Un esempio importante è [[Edgar Degas]], che dipingeva spesso [[ballerine]] e scene di teatro. Le sue opere cercano di restituire il ritmo e il movimento della danza, e sono influenzate dalla musica che accompagnava quei momenti. Degas voleva far sentire il suono attraverso le immagini, anche se non c’era audio. Molti critici hanno notato questa volontà di evocare la [[musicalità]] del corpo e delle situazioni raffigurate. A volte ci riusciva meglio che con i dettagli.<ref name="ConcasMusicaPittura" />
Durante il periodo del [[Simbolismo]], la musica comincia a essere vista più come [[simbolo]] e [[metafora]]. [[Gustav Klimt]], ad esempio, usava motivi decorativi e colori forti per evocare un senso di bellezza e armonia. Nelle sue opere, la musica era un ponte verso qualcosa di più alto, quasi [[mistico]].<ref name="ConcasMusicaPittura" /> Gli artisti simbolisti volevano andare oltre il visibile, e la musica serviva come collegamento con il [[mondo spirituale]]. Le forme curve, i colori intensi e la mancanza di realismo servivano proprio a questo. Non si tratta più di rappresentare uno strumento o una scena musicale, ma l’effetto emotivo e spirituale che la musica può avere. Alcuni ci riuscivano con grande intensità, altri no.<ref name="ConcasMusicaPittura" />
Con l’[[Astrattismo]], la musica diventa una guida quasi diretta. [[Wassily Kandinsky]], uno dei primi pittori astratti, era molto colpito dalla musica e pensava che i colori e le forme potessero comunicare emozioni come fa una sinfonia. Nelle sue opere, come ''[[Composizione VIII]]'', Kandinsky cercava di creare composizioni che funzionassero come un brano musicale, con ritmo, pausa, intensità. Per lui, l’[[arte]] era una forma di [[espressione spirituale]], e la musica era il mezzo perfetto per ispirarsi. Aveva anche scritto dei testi su questo argomento, come Lo spirituale nell’arte. <ref name="ConcasMusicaPittura" />[[Paul Klee]], anche lui legato all’astrattismo, aveva un forte interesse per la musica e diceva che dipingere era simile a comporre un brano. Le sue opere hanno un ritmo visivo fatto di segni, colori e variazioni. In ''[[Ad Parnassum]]'', ad esempio, si vede bene come l’uso del punto e della linea ricordi una melodia. La musica, in questo caso, non si vede ma si percepisce attraverso l’andamento della [[composizione (musica)|composizione]].<ref name="ConcasMusicaPittura" />
Nel Novecento, le [[Avanguardie]] artistiche hanno cambiato il modo di vedere il rapporto tra arte e musica. [[Picasso]], con la sua ''[[Chitarra]]'' (1912-1913), ha rappresentato lo strumento in modo astratto e tridimensionale. Anche [[Georges Braque]], con ''Uomo con violino'' (1912), e ancora Picasso con ''[[I tre musici]]'' (1921), hanno unito forme geometriche e strumenti musicali, mostrando il legame tra suono e immagine <ref name="NotiziarteMusicaNellArte" />.
Il dipinto ''Uomo con violino'' è pieno di forme scomposte: in mezzo si vede l’uomo con lo [[strumento musicale]], anche se a prima vista può essere difficile da capire. Ci sono frammenti scuri e delle notazioni musicali sparpagliate tra le forme. È una specie di fusione fra musica e geometria visiva. L'opera dimostra come la musica puo diventare un elemento grafico, più che narrativo.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" />
Anche [[Pablo Picasso]], nel 1921, dipinse un quadro famoso dove ci sono dei musicisti. Si chiama ''[[I tre musici]]'' (ma a volte viene chiamato anche I tre musicisti). In questo caso, i tre personaggi hanno delle [[maschere]]: al centro c'è [[Arlecchino]] con una [[chitarra]], a sinistra [[Pulcinella]] con un [[clarinetto]], a destra [[Pantalone]] con uno spartito. Tutto richiama la [[Commedia dell'arte]] italiana. Picasso aveva viaggiato in [[Italia]] pochi anni prima e aveva visitato [[Roma]], [[Napoli]] e [[Pompei]], che lo avevano sicuramente influenzato. La musica qui diventa anche [[teatro]], [[tradizione]] e simbolo culturale.<ref name="NotiziarteMusicaNellArte" />
====Iconografia musicale====
La rappresentazione della musica nella [[storia dell’arte]] è studiata da una disciplina che si chiama [[iconografia musicale]]. A chi non è del mestiere può sembrare strano: l’[[iconografia]] riguarda quello che si vede, mentre “musicale” riguarda quello che si ascolta. Però le [[immagini]] dove ci sono strumenti o scene musicali ci aiutano molto a capire come veniva fatta la musica, specialmente nel [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]]. Queste raffigurazioni sono importanti per capire sia la pratica musicale che le idee teoriche sulla musica che avevano in quei tempi.<ref name="AssisiSiaIconografiaMusicale">{{Cita web|url=https://www.assisimia.it/speciale/iconografia-musicale-ma-cos-e-a-che-serve/|titolo=Iconografia musicale: ma cos’è? A che serve?|lingua=it}}</ref> Gli [[strumenti musicali]] del Medioevo, tranne pochi casi rari, non ci sono più. Quelli che ci restano sono pezzi, a volte solo frammenti. Quindi li conosciamo grazie a come sono stati rappresentati, anche se queste immagini non ci dicono tutto, e ovviamente manca il [[suono]]. Come scriveva [[Isidoro di Siviglia]] nelle Etimologie, “i suoni se non sono conservati nella memoria dell’uomo, vanno perduti...”. Ecco, con l’[[iconografia musicale]] cerchiamo proprio di “rappresentare” quei suoni perduti, non nel senso fisico, ma attraverso immagini che ce li facciano immaginare.<ref name="AssisiSiaIconografiaMusicale" />
Per capire bene tutto questo usando le immagini serve un lavoro complesso, che parte dall’[[opera d’arte]] ma si collega anche a documenti d’[[archivio]], scritti letterari, [[trattati musicali]] e [[notazione antica]]. Però alla fine, le conclusioni a cui si arriva non sono mai sicure al 100%.<ref name="AssisiSiaIconografiaMusicale" /> Vedere uno [[strumento musicale]] in un dipinto ci fa capire che quell’oggetto già esisteva prima della data del quadro. Ma non basta. Studiare l’[[iconografia musicale]] vuol dire anche cercare di capire perché quel preciso strumento è stato messo lì, cosa significa in quel [[contesto visivo]]. Per esempio, se vedo un angelo che suona una [[ribeca]], capisco che la ribeca era conosciuta, ma devo anche chiedermi perché l’autore ha scelto proprio quel [[strumento]]. Quell’oggetto è reale o è solo simbolico? Quanto è dettagliata la sua raffigurazione? È fedele alla realtà?<ref name="AssisiSiaIconografiaMusicale" />
Nel [[Medioevo]], la musica era un concetto molto più ampio rispetto ad oggi. Tante rappresentazioni non mostrano la musica vera e propria, ma il suo valore simbolico. Nei portali delle [[chiese medievali]] o nei [[palazzi pubblici]], ci sono rappresentazioni musicali che si collegano all’idea di armonia del [[cosmo]] e dei [[cieli]], ispirata alla filosofia dell’[[antica Grecia]] e trasmessa nel [[Cristianesimo]] da [[Sant’Agostino]] e [[Boezio]].<ref name="AssisiSiaIconografiaMusicale" /> Questa idea, chiamata musica mundana, non si può ascoltare con l’orecchio umano, ma si può capire solo con la sapienza del musicus, come diceva anche [[San Tommaso d’Aquino]] nel De Musica. Per questo motivo molti strumenti, in questo tipo di immagini, hanno un significato simbolico. Spesso diventano attributi dei [[personaggi sacri]], come ad esempio [[Re Davide]] che viene raffigurato con l’[[arpa]] o il [[salterio]].<ref name="AssisiSiaIconografiaMusicale" />
== Produzioni e classificazioni ==
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