Capitano Nemo: differenze tra le versioni
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La sorte di Nemo rimane oscura e la sua identità affidata ad un manoscritto che egli afferma di voler lasciare alla deriva tra le onde, anche se Aronnax si augura che sia sopravvissuto per dedicarsi all'attività scientifica, abbandonando quella di giustiziere. Egli infatti farà così, combattendo solo per difesa sua e di altri nel successivo capitolo della storia, mostrando anche una volontà di redenzione.
=== L'isola misteriosa ===
Alcuni reduci della [[Guerra di secessione americana|guerra civile statunitense]] naufragano su un'isola sperduta, da loro battezzata isola Lincoln, dove vengono misteriosamente aiutati a sopravvivere e salvati da numerose insidie. Alla fine, dopo numerose peripezie, il segreto dell'isola viene rivelato: è il nascondiglio del Capitano Nemo e del suo Nautilus. Il Capitano Nemo, ormai anziano e malato, ultimo sopravvissuto del suo equipaggio, ha soccorso gli eroi, ha fatto ritrovare la cassa, affondato la nave pirata con una torpedine e ucciso i pirati con il suo fucile elettrico. Nemo confessa la storia della sua vita (la sua identità di nobile indiano in lotta contro il [[Impero britannico|colonialismo britannico]]), consegna loro il manoscritto autobiografico e racconta di averli aiutati per fare ammenda dei suoi precedenti crimini (gli assalti e la morte dei marinai nemici a scopo di vendetta), chiedendo e ottenendo un'assoluzione da Cyrus Smith, uno dei naufraghi; mostra anche un certo disappunto contro Aronnax, che aveva rivelato l'esistenza del Nautilus al mondo, dopo il ritorno in Francia, anche se riconosce che egli non era vincolato da alcun giuramento; infine, in pace con sé stesso, muore di vecchiaia ed il Nautilus viene affondato per essere la sua tomba, nella caverna che loro soprannomineranno la "grotta di Dakkar".
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