Primavera croata: differenze tra le versioni

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== Conseguenze ==
 
Nel 1974 [[Costituzione jugoslava del 1974|fu ratificata]] una [[Costituzione jugoslava del 1974|nuova costituzione federale]] che conferiva maggiore autonomia alle singole repubbliche, conseguendorealizzando sostanzialmente alcuni degli obiettivi del movimento croato della primaveraPrimavera del 1971.
 
Lo spegnimento ede il calo di importanza della primaveraPrimavera croata segnò l'inizio di un periodo noto come "silenzio croato" ({{Lang|hr|Hrvatska šutnja}}), indurante cuiil quale i politici croati si astennero dal prendere una posizioneposizioni più fermadecise nella politica federale, allineandosi con la [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|Lega dei comunisti della Jugoslavia]].<ref name="croatia.eu" /> Questo periodo durò fino al 1989.<ref name="croatia.eu">{{Cita web|url=http://croatia.eu/article.php?lang=2&id=23|titolo=Yugoslavia and World War II|sito=croatia.eu|editore=[[Miroslav Krleža Institute of Lexicography]]|accesso=19 giugno 2018}}</ref>
 
== Eredità ==
 
Diversi leader studenteschi della primavera croata sono successivamente emersi come influenti personaggi politici dopo il crollo del comunismo. [[Franjo Tuđman]] divenne il primo [[Capi di Stato della Croazia|presidente della Croazia]], Šime Đodan un membro del parlamento e ministro della difesa, Ivan Zvonimir Čičak il capo del Comitato croato per i diritti umani di [[Helsinki]], Dražen Budiša il leader del [[Partito Social-Liberale Croato|Partito Social Liberale Croato]] e Savka Dabčević-Kučar, Miko Tripalo e Dragutin Haramija divennero membri fondatori del nuovo [[Partito Popolare Croato - Liberal Democratici|Partito popolare croato]].