Roberto Farinacci: differenze tra le versioni

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Alla prima seduta della Camera il 13 giugno Farinacci prese parte all'aggressione contro il deputato comunista [[Francesco Misiano]], particolarmente inviso ai fascisti per aver [[diserzione|disertato]] la chiamata alle armi ed essere fuggito all'estero. Farinacci gli strappò la pistola che portava sotto la giacca e la consegnò a [[Giovanni Giolitti]], il quale però argomentò: "''Non posso prenderla, non ho il porto d'armi''"<ref name="autogenerato372"/>.
Operò, insieme ad [[Achille Starace]] per una massiccia campagna di [[propaganda]] nel [[Trentino-Alto Adige]] (infatti ebbero un ruolo fondamentale nella [[Domenica di sangue (1921)|Domenica di sangue]]). L'anno seguente però la sua elezione fu invalidata, insieme a quella di [[Dino Grandi|Grandi]] e [[Giuseppe Bottai|Bottai]], poiché al momento dell'elezione essi erano sotto l'età minima di trent'anni<ref name="autogenerato372"/><ref>{{cita|Giordano Bruno Guerri|p. 85}}.</ref>. Dal suo giornale ''Cremona Nuova'', fondato proprio nel [[1922]], minacciò gli avversari politici che ne avevano provocato l'allontanamento dal Parlamento: "''Voi mi cacciate da quest'aula, ma io vi caccerò dalle piazze d'Italia!''"<ref name="autogenerato372"/>.
 
=== Il Ras di Cremona ===