Carcassonne: differenze tra le versioni

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==== Attacco terroristico del 2018 ====
 
Il 23 marzo 2018 la città divenne teatro di un attacco jihadista presto rivendicato dal sedicente [[Stato Islamico]].<ref name="cor">{{cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/18_marzo_23/francia-catturati-ostaggi-un-supermercato-a392d29c-2e88-11e8-bf8b-26a1a7e4d9dd.shtml|accesso=9 settembre 2021|data=23 marzo 2018|titolo=Attentato Francia, terrorista dell'Isis ucciso dalle teste di cuoio. Aveva preso ostaggi e ucciso 4 persone|autore=Antonella De Gregorio|autore2=Stefano Montefiori|sito=[[Corriere della Sera]]}}</ref> Alle ore 10:15, Redouane Lakdime, un 25enne franco-marocchino residente nella città di Ozanam a Carcassonne, rubò un'auto, uccise il passeggero e ne ferì il conducente.<ref name="post">{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2018/03/23/attacco-terroristico-trebes-francia/amp/|accesso=9 settembre 2021|data=23 marzo 2018|titolo=L'attentato a Trèbes, in Francia |sito=[[il Post]]}}</ref> Si diresse verso una caserma militare e sparò a quattro [[Compagnie républicaine de sécurité|agenti antisommossa]] che stavano rientrando in caserma dopo avere fatto jogging, ferendone gravemente uno alla spalla.<ref name="cor"/> In seguito, si avviò verso [[Trèbes]], un piccolo comune a circa 7&nbsp;km di distanza, prendendo in ostaggio una cinquantina di persone nel supermercato Super U della città uccidendo due persone. Quando le forze speciali [[Groupe d'intervention de la Gendarmerie nationale|GIGN]] giunsero in zona, dopo quattro ore, era stato imposto lo stato d'assedio, con la popolazione invitata a non uscire per nessun motivo.<ref name="cor"/><ref name="post"/> L'irruzione delle teste di cuoio fece sì che avvenisse l'uccisione del terrorista, conosciuto ai servizi segreti e sorvegliato per reati minori. A proposito dell'accaduto, il ministro dell'Interno francese, [[Gerard Collomb]] affermò: "Era un piccolo delinquente comune, noto per spaccio di stupefacenti [...] che ha agito da solo".<ref name="cor"/> Lakdim era inoltre conosciuto dai servizi segreti, che lo sorvegliavano dal 2013, perché sospettato di radicalizzazione islamica. Nel blitz rimase ferito gravemente un tenente colonnello della gendarmeria che si era offerto come ostaggio al posto di una donna sequestrata: nella notte il suo cuore si arrese alle ferite. Anche un altro militare dovette trascorrere diversi giorni di degenza in ospedale.<ref name="cor"/><ref name="post"/> In seguito, anche la compagna fu incriminata per terrorismo.<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/18_marzo_28/carcassonne-compagna-lakdim-incriminata-terrorismo-19f8b28a-325d-11e8-99d9-35360f097e9f.shtml|accesso=9 settembre 2021|titolo=Carcassonne, la compagna di Lakdim incriminata per terrorismo|data=28 marzo 2018|autore=Marta Serafini|sito=Corriere della Sera}}</ref>
 
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