Basilica di San Pietro in Vaticano: differenze tra le versioni

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Descrizione: immagini
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La facciata è stata restaurata in occasione del [[giubileo del 2000]], e riportata ai colori originariamente voluti da Maderno.<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/18021981/San_Pietro_conclusi_i_lavori_di_restauro_della_facciata_AR_XXXIV_26_nov.-dicembre_1999_pp._16-25|titolo = San Pietro conclusi i lavori di restauro della facciata, "AR", XXXIV, 26, nov.-dicembre 1999, pp. 16-25.|accesso = 9 novembre 2015|dataarchivio = 29 maggio 2021|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210529091018/https://www.academia.edu/18021981/San_Pietro_restauro_della_facciata|urlmorto = no}}</ref>
[[File:Charlemagne Agostino Cornacchini Vatican.jpg|min|verticale|Statua equestre di Carlo Magno, Agostino Cornacchini (1725)]]
 
[[File:Charlemagne Agostino Cornacchini Vatican.jpg|min|Statua equestre di Carlo Magno, Agostino Cornacchini (1725)]]
 
=== Il portico ===
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=== Le porte ===
[[File:San Pietro in Vaticano 4.jpg|sinistra|min|verticale|L'atrio con la Porta del [[Filarete]]]]
 
Per entrare nella basilica, oltrepassata la facciata principale, vi sono cinque portali con porte di bronzo.
 
La porta all'estrema sinistra è stata realizzata da [[Giacomo Manzù]] nel [[1964]], ed è nota come ''Porta della Morte'' (n. 3): venne commissionata da [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] e prende questo nome poiché da questa porta escono i cortei funebri dei Pontefici.<ref>{{cita web|autore=www.romaspqr.it|url=http://www.romaspqr.it/ROMA/Basiliche/San-Pietro.htm|titolo=San Pietro|accesso=29 giugno 2007|dataarchivio=26 giugno 2013|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6HfeC2Qbd?url=http://www.romaspqr.it/ROMA/Basiliche/San-Pietro.htm|urlmorto=no}}</ref> È strutturata in quattro riquadri; nel principale vi è la raffigurazione della deposizione di Cristo e della assunzione al cielo di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]. Nel secondo sono rappresentati i simboli dell'[[Eucaristia]]: pane e vino, richiamati simbolicamente da tralci di vite e da spighe tagliate. Nel terzo riquadro viene richiamato il tema della morte. Sono raffigurati l'uccisione di [[Abele]], la morte di [[San Giuseppe|Giuseppe]], il martirio di san Pietro, la morte dello stesso Giovanni XXIII che non visse abbastanza per vederla (in un angolo è richiamata l'[[enciclica]] "[[Pacem in Terris]]"), la morte in esilio di [[Papa Gregorio VII|Gregorio VII]] e sei animali nell'atto della morte. Dal lato interno alla basilica vi è l'impronta della mano dello scultore e un momento del [[Concilio Vaticano II]], quello in cui il cardinale [[Laurean Rugambwa|Rugambwa]], primo cardinale africano, rende omaggio al papa.
[[File:Saint Peter's Basilica 2020 P15 Holy door.jpg|min|verticale|La [[Porta santa]]]]
 
Segue la ''Porta del Bene e del Male'' (n. 4), opera di [[Luciano Minguzzi]] che vi ha lavorato dal [[1970]] al [[1977]].
 
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=== La navata principale ===
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 06-08 HDR.jpg|min|sinistra|La navata centrale della basilica arricchita con decorazioni di Gian Lorenzo Bernini e aiuti]]
[[File:San pietro in vaticano (con numeri).svg|min|verticale=1.4|Planimetria]]
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 03-05 HDR.jpg|min|Soffitto della basilica]]
L'immenso spazio interno, lungo 186,36 metri (la scritta all'ingresso riporta 837 P.R. che sta per palmi romani), è articolato in tre navate per mezzo di robusti pilastri sui quali si aprono grandi [[Arco (architettura)|archi a tutto sesto]], alti 23 metri e larghi 13. La superficie calpestabile è di {{formatnum:15160}} metri quadrati. La [[navata]] centrale, dalla controfacciata al primo arco della crociera, è lunga 90 metri, larga 26 metri e alta circa 45 metri, e da sola si estende su quasi {{formatnum:2500}} metri quadrati di superficie. È coperta da un'ampia [[volta a botte]] e culmina, oltre la cupola e dietro al colossale ''[[Baldacchino di San Pietro]]'', nella monumentale ''[[Cattedra di San Pietro|Cattedra]]''.
 
L'immenso spazio interno, lungo 186,36 metri (la scritta all'ingresso riporta 837 P.R. che sta per palmi romani), è articolato in tre navate per mezzo di robusti pilastri sui quali si aprono grandi [[Arco (architettura)|archi a tutto sesto]], alti 23 metri e larghi 13. La superficie calpestabile è di {{formatnum:15160}} metri quadrati. La [[navata]] centrale, dalla controfacciata al primo arco della crociera, è lunga 90 metri, larga 26 metri e alta circa 45 metri, e da sola si estende su quasi {{formatnum:2500}} metri quadrati di superficie. È coperta da un'ampia [[volta a botte]] e culmina, oltre la cupola e dietro al colossale ''[[Baldacchino di San Pietro]]'', nella monumentale ''[[Cattedra di San Pietro|Cattedra]]''.
[[File:San pietro in vaticano (con numeri).svg|min|verticale=1.4|Planimetria]]
 
Particolarmente ricercato è il disegno del pavimento marmoreo, in cui sono presenti elementi provenienti dalla precedente basilica, come il disco in [[Porfido rosso antico|porfido rosso]] egiziano sul quale si inginocchiò [[Carlo Magno]] il giorno della sua incoronazione (la cosiddetta ''Rota Porphyretica'').<ref>{{cita pubblicazione|autore=Michel Andrieu|titolo=La rota porphyretica de la basilique vaticane|rivista= Mélanges de l'école française de Rome|volume=66 |numero=1 |data=1954|pp= 189-218|lingua=fr|url=https://www.persee.fr/doc/mefr_0223-4874_1954_num_66_1_8532}}</ref> Il pavimento marmoreo sostituisce quello precedente in mattoni (quest'ultimo inizialmente presente solo nel corpo aggiunto da [[Carlo Maderno|Maderno]]) e fu realizzato da [[Gian Lorenzo Bernini]] per il giubileo del [[1650]], assieme alle decorazioni della navata.<ref>C.M. Caperna, ''Materiali e colore nell'ordine architettonico interno della basilica di S. Pietro da Michelangelo a Bernini'', in G. Spagnesi (a cura di), ''Carlo Maderno'', op. cit.</ref>
Diecimila metri quadrati di mosaici rivestono poi le superfici interne e si devono all'opera di numerosi artisti che operarono soprattutto tra il [[XVII secolo|Seicento]] e il [[XVIII secolo|Settecento]], come [[Pietro da Cortona]], [[Giovanni De Vecchi]], [[Cavalier d'Arpino]] e [[Francesco Trevisani]].
 
Fino all'intersezione col [[transetto]], nelle nicchie ricavate nei pilastri posti sulla destra dell'ingresso, si trovano le statue di: ''Santa [[Teresa d'Avila|Teresa di Gesù]]'' ([[1754]]), ''Santa [[Maddalena Sofia Barat]]'' ([[1934]]), ''San [[Vincenzo de' Paoli]]'' (di [[Pietro Bracci]], [[1754]]), ''San [[Giovanni Eudes]]'' ([[1932]]), ''San [[Filippo Neri]]'' (di [[Giovanni Battista Maini|Giovanni Battista Maino]], [[1737]]), ''San [[Giovanni Battista de La Salle]]'' ([[1904]]), l'antica ''[[statua bronzea di san Pietro]]'' ([[Arnolfo di Cambio]]) e ''San [[Giovanni Bosco]]'' ([[1936]]).
Sui pilastri di sinistra: ''San [[Pietro d'Alcántara]]'' ([[1713]]), ''Santa [[Lucia Filippini]]'' ([[1949]]), ''San [[Camillo de Lellis]]'' ([[1753]]), ''San [[Luigi Maria Grignion de Montfort]]'' ([[1948]]), ''Sant'[[Ignazio di Loyola]]'' ([[1733]], di [[Camillo Rusconi]]), ''Sant'[[Antonio Maria Zaccaria]]'' ([[1909]]), ''San [[Francesco di Paola]]'' (di Giovanni Battista Maino, [[1732]]) e ''San [[Pietro Fourier]]'' ([[1899]]).
<gallery mode="packed" caption="Le statue nelle nicchie della navata centrale">
File:Vatikan Petersdom 061.jpg|''Santa [[Teresa d'Avila]]''
File:Roma - San Pietro in Vaticano 8416.jpg|''Santa [[Maddalena Sofia Barat]]''
File:2016 - Statues in Saint Peter's Basilica 04.jpg|''San [[Vincenzo de' Paoli]]''
File:JeanEudesVat.jpg|''San [[Giovanni Eudes]]''
File:Benfoto-Roma2013-317.jpg|''San [[Filippo Neri]]''
File:2016 - Statues in Saint Peter's Basilica 13.jpg|''San [[Giovanni Bosco]]''
File:Vatikan Petersdom 057.jpg|''San [[Pietro d'Alcántara]]''
File:2016 - Statues in Saint Peter's Basilica 01.jpg|''Santa [[Lucia Filippini]]''
File:2016 - Statues in Saint Peter's Basilica 05.jpg|''San [[Camillo de Lellis]]''
File:Benfoto-Roma2013-304.jpg|''Sant'[[Ignazio di Loyola]]''
File:ZaccariaVatican.JPG|''Sant'[[Antonio Maria Zaccaria]]''
File:Benfoto-Roma2013-303.jpg|''San [[Francesco di Paola]]''
File:2016 - Statues in Saint Peter's Basilica 14.jpg|''San [[Pietro Fourier]]''
</gallery>
 
Le acquasantiere, alte quasi due metri, furono realizzate tra il 1722 e il 1725 su disegno di [[Agostino Cornacchini]]. Constano di due conche in [[giallo di Siena]], opera di [[Giuseppe Lironi]], e due coppie di putti di [[Francesco Moderati]] e [[Giovanni Battista de Rossi]].
<gallery mode="packed">
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 03-05 HDR.jpg|min|Soffitto della basilica]]
File:Roma - San Pietro in Vaticano 8384.jpg|La ''Rota Porphyretica''
File:Intérieur Basilique Saint Pierre - Vatican (VA) - 2021-08-27 - 22.jpg|''[[statua bronzea di san Pietro]]''
File:Fountain at St Peter's Basilica, Rome - 2733.jpg|Acquasantiera
File:Vatikan, Petersdom, Weihwasserbecken.JPG|Acquasantiera
</gallery>
 
=== La navata destra ===
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Oltrepassando il [[transetto]] si trova il ''monumento a [[Papa Clemente XIII|Clemente XIII]]'' ([[Antonio Canova]] ([[1787]]-[[1792|92]], n. 31), di fronte al quale è posto l'altare della Navicella (n. 32). Seguono gli altari di San [[Arcangelo Michele|Michele Arcangelo]] (n. 33), [[Santa Petronilla]] (n. 34) e San Pietro che risuscita Tabita (n. 36); la parete ovest ospita il ''monumento a [[papa Clemente X|Clemente X]]'', opera tardo[[XVII secolo|seicentesca]] di [[Mattia de Rossi]] (n. 35).
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 33.jpg|min|verticale|Tomba di Alessandro VII]]
 
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 33.jpg|min|Tomba di Alessandro VII]]
 
Il lato sud dell'ambulacro è caratterizzato da una riproduzione in mosaico della celebre ''[[Trasfigurazione (Raffaello)|Trasfigurazione]]'' di [[Raffaello Sanzio]], collocata sul pilastro posto a chiusura della navata sinistra (n. 59). L'adiacente cappella, analoga alla Gregoriana, è detta Clementina (n. 58), e qui riposano i resti di [[Papa Gregorio I|Gregorio Magno]] (n. 56) e [[papa Pio VII|Pio VII]] (n. 57, di [[Bertel Thorvaldsen]], [[1831]], unico artista non cattolico ad aver lavorato per la basilica). L'altare della [[Bugia (liturgia)|Bugia]] (n. 55), ornato ancora con un mosaico settecentesco, si trova dinnanzi al ''monumento a [[papa Pio VIII|Pio VIII]]'' ([[Pietro Tenerani]], [[1866]], n. 54); da qui, un corridoio conduce alla grande Sacrestia della basilica vaticana, posta all'esterno della chiesa stessa.
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Il transetto meridionale, analogo al precedente, è caratterizzato da altrettanti altari, intitolati a [[san Giuseppe]] (al centro, n. 51), alla crocefissione di Pietro (n. 52) e a san [[Tommaso (apostolo)|Tommaso]] (n. 50).
[[File:StPetersDomePD.jpg|min|verticale|La cupola di [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] vista dall'esterno della basilica]]
 
[[File:StPetersDomePD.jpg|min|La cupola di [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] vista dall'esterno della basilica]]
 
Lungo il transetto, nelle nicchie ricavate nei pilastri, sono collocate statue di santi; nel transetto destro: ''San [[Giuseppe Calasanzio]]'' ([[1755]]), ''San [[Bonfiglio Monaldi]]'' ([[1906]]), ''San [[Bruno di Colonia|Bruno]]'' ([[1744]]) e ''San [[Paolo della Croce]]'' ([[1876]]) nella parte nord e ''San [[Girolamo Emiliani]]'' ([[1756]]), ''Santa [[Giovanna Antida Thouret]]'' ([[1949]]), ''San [[Gaetano Thiene]]'' ([[1738]]) e ''Santa [[Francesca Saverio Cabrini]]'' ([[1947]]) nella parte sud; nel transetto sinistro: ''San [[Norberto di Prémontré|Norberto]]'' ([[1767]]), ''San [[Guglielmo da Vercelli]]'' ([[1878]]), ''Santa [[Giuliana Falconieri]]'' ([[1740]]) e ''Sant'[[Angela Merici]]'' ([[1866]]) nella parte nord e ''San [[Pietro Nolasco]]'' ([[1742]]), ''Santa [[Maria di Sant'Eufrasia Pelletier]]'' ([[1940]]), ''San [[Giovanni di Dio]]'' ([[1745]]) e ''Santa [[Luisa di Marillac]]'' ([[1954]]) nella parte sud.
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{{vedi anche|Cupola di San Pietro}}
Con oltre 133 metri di altezza, 41,50 metri di diametro interno (di poco inferiore però a quello del [[Pantheon (Roma)|Pantheon di Roma]]), 58,90 di diametro massimo esterno e 551 scalini<ref>{{cita web|url=https://www.vatican.va/various/basiliche/san_pietro/it/cupola/orari.htm|titolo=Accesso alla cupola|accesso= 01-09-2023}}</ref> dalla base dell'opera fino alla lanterna, la cupola è l'emblema della stessa basilica e uno dei simboli dell'intera città di [[Roma]].<ref>{{cita web|autore=www.vantican.va|http://www.vatican.va/various/basiliche/san_pietro/it/cupola/cenni_storici.htm|titolo=Cenni storici sulla Cupola di San Pietro|accesso=12 maggio 2012}}.</ref>
 
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 40-42 HDR.jpg|min|sinistra|La cupola di [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] vista dall'interno della basilica]]
 
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Dal punto di vista strutturale è costituita da due calotte sovrapposte, secondo quanto già realizzato a [[Firenze]] [[cupola del Brunelleschi|dal Brunelleschi]]: la calotta interna, più spessa, è quella portante, mentre quella esterna, rivestita in lastre di [[piombo]] ed esposta agli agenti atmosferici, è di protezione alla prima. Ottocento uomini lavorarono al completamento della cupola che, nel [[1593]], fu chiusa con la svettante [[Lanterna (architettura)|lanterna]] dotata di colonne binate.
[[File:Bernini Baldachino.jpg|min|verticale|Il ''Baldacchino di San Pietro'' di [[Gian Lorenzo Bernini|G.L. Bernini]]]]
 
[[File:BerniniBasílica Baldachinode San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 34-36 HDR.jpg|min|Il ''Baldacchinoverticale|Cattedra di San Pietro'' di [[Gian Lorenzo Bernini|G.L. Bernini]]]]
[[File:Basílica de San Pedro, Ciudad del Vaticano, 2022-09-17, DD 34-36 HDR.jpg|min|Cattedra di San Pietro]]
 
Secondo l'incisione di Dupérac, altre quattro cupole minori, puramente ornamentali, avrebbero dovuto sorgere attorno alla maggiore per esaltarne la centralità, tuttavia furono portate a termine solo quelle sovrastanti le cappelle Gregoriana e Clementina.
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=== Le sale ottagone e i livelli superiori ===
[[File:Rome - Saint Peter's Basilica - Cavaillé-Coll Organ 1888.JPG|min|verticale|Modello dell'organo di Aristide Cavaillé-Coll, conservato in una sala ottagona della basilica]]
 
Nello spazio compreso tra le volte delle navate minori e il tetto si aprono una serie di vasti locali. Quelli situati sulla verticale del nucleo cinquecentesco sono a pianta ottagonale e gravitano al di sopra degli archi che separano l'ambulacro dalla navata principale. Sono denominati: ottagono di Sant'Andrea, di [[Simon Mago]] (oggi altare del Sacro Cuore), dello Storpio, della Navicella, di San Basilio, di San Girolamo, di San Sebastiano e della Trasfigurazione.<ref>"Quaderni dell'Istituto di storia dell'architettura", Edizioni 1-10, 1983, p. 612.</ref>
Furono realizzati sotto la direzione di [[Antonio da Sangallo il Giovane]], ma un disegno conservato alla [[Galleria degli Uffizi]] di [[Firenze]] lascia supporre la presenza sul cantiere dell'architetto [[Guidetto Guidetti]].<ref>{{cita web|autore=Treccani.it|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/guidetto-guidetti_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Guidetti, Guidetto|accesso=23 marzo 2014|dataarchivio=31 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131231000632/http://www.treccani.it/enciclopedia/guidetto-guidetti_(Dizionario-Biografico)/|urlmorto=no}}</ref>
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Lungo il corpo longitudinale della basilica si trovano invece alcuni ambienti a pianta rettangolare. Quelli posti lungo il lato meridionale sono denominati uno "Stanza degli Architetti" e l'altro "Stanza dei Vetri"; occupano un volume di oltre mille metri cubi e la loro altezza originaria variava rispettivamente da 11,50 a 15,50 metri. Erano utilizzati come ambiente di lavoro dal [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] e i suoi collaboratori, chiamati a decidere sul restauro della cupola di Michelangelo. Le due sale furono restaurate alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] del Novecento, con la realizzazione di solai intermedi in ferro; questo permise di aumentare lo spazio a disposizione (da 135 a oltre 400 metri quadri), al fine di soddisfare le crescenti necessità della Fabbrica di San Pietro.<ref>{{cita web|autore=Fondazione Cavalieri di Colombo|url=http://www.kofc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=142%3Arestauro-delle-due-antiche-stanze-dette-qdegli-architettiq-e-qdei-vetriq&catid=37&Itemid=49&lang=it|titolo=Restauro della Sala degli Architetti e della Sala dei Vetri|accesso=23 marzo 2014|dataarchivio=23 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140323230920/http://www.kofc.it/index.php?option=com_content&view=article&id=142:restauro-delle-due-antiche-stanze-dette-qdegli-architettiq-e-qdei-vetriq&catid=37&Itemid=49&lang=it|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Rome - Saint Peter's Basilica - Cavaillé-Coll Organ 1888.JPG|min|Modello dell'organo di Aristide Cavaillé-Coll, conservato in una sala ottagona della basilica]]
 
=== Organi a canne ===
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Dopo vari tentativi non concretizzati, il concorso per la costruzione della nuova sagrestia fu indetto intorno al [[1715]] e tra i vari partecipanti primeggiò il progetto di [[Filippo Juvarra]], che presentò un modello ligneo oggi conservato presso i depositi della basilica.
Tuttavia, i costi elevati dell'opera ne impedirono la realizzazione.
[[File:Donatello - Ciborium.jpg|min|verticale|Tabernacolo di Donatello]]
 
[[File:Donatello - Ciborium.jpg|min|Tabernacolo di Donatello]]
 
Solo nel [[1776]], [[papa Pio VI]] commissionò a [[Carlo Marchionni]] l'attuale edificio, i cui lavori furono conclusi nel [[1784]]. La Sagrestia disegnata da Marchionni si inserisce tra le principali architetture romane di fine [[XVIII secolo|Settecento]], ma non risulta particolarmente innovativa, tentando di armonizzarsi con lo stile della basilica. All'epoca della costruzione essa fu criticata persino dallo studioso [[Francesco Milizia (scrittore d'arte)|Francesco Milizia]] ([[1725]]-[[1798]]), che per questo motivo fu costretto ad abbandonare la città.<ref>R. Middleton, D. Watkin, ''Architettura dell'Ottocento'', Milano, p. 288.</ref>