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<!-- {{Museo▼
▲{{Museo
|Nome = Museo di Iosif Stalin
|Nome originale = იოსებ სტალინის სახელმწიფო მუზეუმი
|Logo =
|Immagine = Stalin Museum,
|Larghezza =
|Didascalia =
|Stato = GEO
|Località = [[Gori (Georgia)|Gori]]
|Indirizzo = 32 Stalin Ave
|Latitudine =
|Longitudine =
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|Collezioni =
|Periodo storico = XX secolo
|Superficie espositiva = {{M|1487|ul=m2}}<ref name="georgianmuseums">{{Cita web |url=https://georgianmuseums.ge/en/museum/ioseb-stalin-state-museum/ |titolo=Ioseb Stalin State Museum |editore=Georgian Museums Association |accesso=27 luglio 2025}}</ref>
|Data di fondazione = 1957
|Fondatori =
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|Note visitatori =
|Anno visitatori =
|Sito = https://www.stalinmuseum.ge/
|Wikidata =
|Zoom mappa =
}}
Il '''
== Storia ==
Dal punto di vista [[Architettura|architettonico]], il complesso museale rappresenta un esempio emblematico dello [[Classicismo socialista|stile stalinista]]. Progettato
Dopo una breve chiusura nel 1989, durante un periodo di instabilità in Georgia, il museo continuò a funzionare regolarmente anche dopo la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]], ed è oggi riconosciuto come monumento del [[patrimonio culturale]] georgiano. È sottoposto alla tutela e finanziato dal Ministero della Cultura e dei Monumenti.<ref
=== Riorganizzazione dopo il 2008 ===
Il 24 settembre 2008, all'indomani della [[Seconda guerra in Ossezia del Sud]], il ministro della Cultura georgiano Nikoloz Vacheishvili annunciò che, prossimamente, il Museo Stalin sarebbe stato riconvertito nel Museo dell'Aggressione Russa.<ref>{{Cita news |url=http://www.gazeta.ru/news/lenta/2008/09/25/n_1274649.shtml |titolo=В Гори появится музей российской оккупации |titolotradotto= A gori vi sarà il museo dell'aggressione russa |editore=Gazeta.ru |data=25 settembre 2008 |lingua=ru}} </ref>
La struttura principale comprende sette sale differenti. La prima è dedicata alla giovinezza di Stalin, negli anni dello [[Impero russo|zarismo]] e della [[Rivoluzione bolscevica]]. La seconda sala documenta invece la storia dell’Unione Sovietica tra il 1925 e il 1940, ponendo l’accento sul consolidamento del potere da parte di Stalin e sull’evoluzione dello Stato sovietico. ▼
Un'insegna fu affissa all'ingresso con la scritta: "Questo museo è una falsificazione della storia. È un tipico esempio di propaganda sovietica e tenta di legittimare il regime più sanguinario della storia".<ref>{{Cita news |url=https://www.independent.co.uk/news/world/europe/hero-and-horror-stalin-rebranded-7817895.html |autore=Shaun Walker |titolo=Hero and horror: Stalin rebranded |pubblicazione=[[The Independent]] |data=6 giugno 2012}}</ref> L'insegna fu rimossa nel 2017.
Il monumento a Stalin nella piazza centrale fu rimosso il 25 giugno 2010, con l'intenzione di collocarlo nel museo.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Peter Kabachnik |autore2=Alexi Gugushvili |autore3=Ana Kirvalidze |capitolo=What about the Monument?: Public Opinion and Contentious Politics in Stalin’s Homeland |titolo=Problems of Post-Communism |url=https://ora.ox.ac.uk/objects/uuid:0a047ce5-18d4-4ebb-be7a-0a959961121d/files/maf155cdf984e00f7a010c049c5fdd875 |volume=67 |numero=3 |pagine=264–76 |anno=2020}} </ref> Il 20 dicembre 2012 il [[Consiglio comunale]] di Gori votò a favore per riposizionare la statua nel luogo originario e interrompere i piani di riconversione del museo.<ref>{{Cita news |url=https://www.nytimes.com/2012/12/21/world/europe/municipal-assembly-votes-to-restore-monument-of-stalin.html?_r=0 |autore= Olesya Vartanyan |titolo=Georgia: A Stalinist Restoration |pubblicazione=[[The New York Times]] |data=20 dicembre 2012}}</ref><ref>{{Cita news |url=http://en.ria.ru/world/20121221/178314214.html |autore=Mikhail Fomichev |titolo=Georgia to Reinstate Stalin Monument |pubblicazione=RIA Novosti |data=21 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141010160331/http://en.ria.ru/world/20121221/178314214.html |urlmorto=si }}</ref>
Il terzo spazio raccoglie [[fotografie]] relative ad [[Storia dell'Unione Sovietica (1922-1953)|eventi storici]] significativi della vita del dittatore. Nella quarta sala è conservata una delle maschere funerarie in [[bronzo]] realizzate dopo la morte di Stalin nel 1953. La quinta presenta invece una collezione di doni ricevuti dal leader nel corso della sua vita pubblica, che testimoniando anche il [[culto della personalità]] che caratterizzò il suo governo. La sesta sala riproduce fedelmente l’ufficio in cui Stalin lavorò tra il 1918 e il 1922. ▼
Tra le proposte di trasformazione vi fu quella avanzata dallo storico e direttore del museo Lasha Bakradze, che propose di aggiungere una "mostra sulla mostra" per evidenziare le numerose inesattezze e falsità della presentazione originale.<ref>{{Cita web |autore=Lasha Bakradze |titolo=Should Stalin Keep His Own Museum? |url=https://www.youtube.com/watch?v=2bzYO0sHhMs |editore=TEDx |anno=2016}}</ref> Alcuni commentatori hanno anche suggerito che, nel rispetto dell'etica della commemorazione politica, il processo di trasformazione del museo richiederebbe un ampio coinvolgimento del pubblico per legittimare qualsiasi progetto finale.<ref>{{Cita web |autore=Hans Gutbrod |titolo=The Ethics of Political Commemoration: The Stalin Museum and Thorny Legacies in the Post-Soviet Space |url=https://www.ponarseurasia.org/the-ethics-of-political-commemoration-the-stalin-museum-and-thorny-legacies-in-the-post-soviet-space/ |editore=PONARS Eurasia |data=23 marzo 2022}}</ref>
La settima sala, aggiunta nel 2010, offre ai visitatori una narrazione più critica della figura di Stalin, essendo alle [[Grandi purghe|repressioni]] e ai crimini commessi durante il regime staliniano.<ref>{{Cita web|url=https://georgia.travel/the-stalin-museum-in-gori|titolo=Descrizione}}</ref>▼
== Il complesso museale ==
[[File:Stalin Museum 5.jpg|thumb|una delle sale del museo]]
Il museo, situato in posizione centrale di Gori, si sviluppa nel corpo principale inaugurato nel 1957, preceduto dalla piccola casa natale di Stalin circondato da un ampio giardino, dove è collocata anche la [[carrozza ferroviaria]] di Stato. Innanzi alla casa natale, vi è la grande piazza centrale di Gori, dove è posta la statua di Stalin realizzata dallo scultore Silovan Kakabadze.<ref>{{Cita web |url=https://www.stalinmuseum.ge/ |titolo=Stalin State Museum without restrictions |data=29 luglio 2025}}</ref>
===L'edificio principale===
[[File:Stalin Museum.jpg|thumb|Una delle sale del museo]]
[[File:Plate with image of Stalin.jpg|thumb|Piatto con l'immagine di Stalin regalatogli al suo 70° compleanno]]
[[File:2016 Gori, Muzeum Stalina (10).jpg|thumb|]]
La struttura principale è costituita da un imponente corpo allungato, [[porticato]] e dotato di torre, realizzato secondo i canoni del [[classicismo socialista]].
Internamente è organizzato in sette sale espositive, nelle quali viene conservata una raccolta di grossomodo {{M|60000}} oggetti<ref name="georgianmuseums" /> relativi al periodo stalinano, in ordine approssimativamente cronologico.
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▲Il terzo spazio raccoglie [[fotografie]] relative ad [[Storia dell'Unione Sovietica (1922-1953)|eventi storici]] significativi della vita del dittatore. Nella quarta sala è conservata una delle maschere funerarie in [[bronzo]] realizzate dopo la morte di Stalin nel 1953. La quinta presenta invece una collezione di doni ricevuti dal leader nel corso della sua vita pubblica,
▲La settima sala, aggiunta nel 2010, offre ai visitatori una narrazione più critica della figura di Stalin, essendo alle [[Grandi purghe|repressioni]] e ai crimini commessi durante il regime staliniano.<ref>{{Cita web|url=https://georgia.travel/the-stalin-museum-in-gori|titolo=
===Casa di Stalin===
[[File:Stalin family home.jpg|thumb|La casa natale]]
[[File:Stalin's living quarters were surprisingly rustic (30228823485).jpg|thumb|Gli interni rustici della casa natale]]
Protetta da un [[Padiglione (architettura)|padiglione]] greco-romano che ricorda un tempio, innanzi all'edificio museale si staglia la piccola casetta in cui Stalin nacque nel 1878 e in cui trascorse i primi anni della sua vita con il padre, il calzolaio Vissarion Džugašvili. Gli ambienti ricostruiti mostrano una inaspettata semplicità.
===La carrozza ferroviaria===
Accanto al museo si trova la carrozza ferroviaria personale di Stalin. Il vagone, di colore verde, fu appositamente camuffato per prevenire tentativi di assassinio. Pesa 83 tonnellate e fu utilizzato da Stalin dal 1941 in poi per recarsi, tra i vari luoghi, anche alle [[Conferenza di Yalta|conferenze di Yalta]] e [[Conferenza di Teheran|Teheran]]. Nel 1985 la carrozza fu recuperata dallo scalo ferroviario di [[Rostov sul Don]] per essere donata al museo.<ref>{{Cita web |url=http://www.comtourist.com/history/stalin-museum/ |titolo=Gori Stalin Museum |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120214202501/http://www.comtourist.com/history/stalin-museum/ |urlmorto=si |dataarchivio=14 febbraio 2012 |accesso=14 febbraio 2012}}</ref>
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Stalinismo]]
* [[Museo della Georgia Simon Janashia]]
* [[Museo dell'occupazione sovietica (Tbilisi)]]
== Altri progetti==
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