[[Franco Monzino]], lasciando la direzione dell'[[UPIM]] e possedendo un capitale di 50.000 lire, (equivalenti a circa 60.000 euro odierni) il 9 maggio 1931 fondò col fratello Italo, la sorella Ginia Monzino in Borletti e Tullio Astesani, la '''[[Società Anonima Magazzini Standard']]'' con sede a [[Milano]] nel [[magazzino]] di via Torino 38, rilevando il bazar "33". Il 21 settembre dello stesso anno in questi locali nasceva il primo magazzino Standa che ottenne presto successo.<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 47, Magazzini Standa, 1956.</ref> Nei primi anni si susseguono le aperture di nuovi [[Negozio|negozi]] in tutto il paese e principalmente grazie al rilevamento di vecchi negozi preesistenti. Durante una parata in [[corso Umberto I]]<ref>(oggi via del Corso)</ref> nel 1938 a [[Roma]], [[Benito Mussolini]] vide l'insegna "[[Standard]]" e diede ordine di cambiarlo e perciò divenne ''Standa'' e solo successivamente si cercò un [[sintagma]] che supportasse un nuovo [[acronimo]]; ne vennero proposti diversi come Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Arredamento (Sabatini-Coletti) oppure Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Arredamento e Abbigliamento (Zingarelli) oppure ancora Società Tutti Articoli Nazionali Dell'Abbigliamento e Arredamento (Piccola Treccani).<ref>''25º anniversario Magazzini Standa 1931-1956'', p. 48, Magazzini Standa, 1956.</ref><ref>Maria Grossmann e Franz Rainer (a cura di), ''[https://books.google.it/books?id=ITchAAAAQBAJ&pg=PA608#v=onepage&q&f=false La formazione delle parole in italiano]'', Walter de Gruyter, 2004, p. 608, n. 1.</ref>