Paolo Paschetto: differenze tra le versioni

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* i cartoni delle vetrate, eseguite da Picchiarini: otto bifore con simboli biblici - "Pavone e Aquila", "Candeliere e Vite," "Faro e Il Buon Pastore", "Ancora e Agnello", "Palma e Lampada", "Giglio e Colomba", "Monogramma di Cristo e Roveto ardente", "Mensa eucaristica e Arca" - lungo le navate laterali; dieci trifore con motivi floreali, nelle finestre del matroneo; sette monofore sulla facciata e dodici trifore nella navata centrale, tutte con motivi geometrici.
 
Eseguì disegni decorativi per le chiese battiste di piazza S. Lorenzo in Lucina e di via Urbana, a Roma, per la chiesa di [[Altamura]] e per la Sala Dorica di [[Ancona]] entrambe distrutte. Dal 1914 al 1949 ebbe la cattedra di Ornato all'Istituto di Belle Arti di Roma. Arruolato allo scoppio della [[Prima guerra mondiale|prima Guerra mondiale]], fu congedato nel 1916 per problemi alla vista.
 
Negli anni '30 collaborò con la [[Nazareno Gabrielli]], ditta di [[Tolentino]], per la produzione di oggetti in cuoio e in ferro. Collaborò anche con lo storico [[Attilio Jalla]], per il nuovo allestimento del Museo valdese di [[Torre Pellice]] (1939). Dipinse con simboli cristiani pareti della chiesa metodista di via XX Settembre, a Roma. Ad encausto su tela, decorò le lunette e il fregio, nell'anticamera e nell'ufficio del ministro, al ministero dell'Istruzione (1928) e dipinse l'abside dell'aula del sinodo di Torre Pellice (1939).
Nell'Archivio della Tavola valdese di [[Torre Pellice]] si conservano 129 sue opere, eseguite con diverse tecniche - xilografia, [[acquaforte]], acquarello, olio, tempera - tra il 1915 e il 1922.
 
===Partecipazioni a mostre===