Massimo Troisi: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Un vero napoletano ti saprà dire che cosa stava facendo e dove si trovava quello sciagurato pomeriggio del 4 giugno del 1994, il giorno in cui si apprese della morte di Massimo Troisi.|Luca Delgado, 081 - il romanzo}}
Durante le riprese di ''Scusate il ritardo'' il giornalista [[John Francis Lane]], a nome del regista [[Michael Radford]], incontrò Troisi per parlargli di ''[[Another Time, Another Place - Una storia d'amore]]'' (1983), un film sulla storia d'amore tra una massaia scozzese e un prigioniero napoletano sul finire della seconda guerra mondiale. All'epoca Troisi non se la sentì di girare un film all'estero (solo nel 1987 partecipò a ''Hotel Colonial''), e con un regista esordiente come Radford. Più tardi, presa visione dell'ottimo lavoro del regista, gli telefonò per confessargli di ritenere di aver perso una grande occasione; i due divennero amici e si promisero di fare un film insieme, ma dovettero passare alcuni anni prima che si presentasse l'occasione giusta. Questa arrivò quando [[Nathalie Caldonazzo]], ultima compagna di Troisi, gli regalò il libro ''Ardiente Paciencia'', dello scrittore [[cile]]no [[Antonio Skármeta]], edito in Italia da Garzanti con il titolo ''[[Il postino di Neruda]]'', che narra la nascita di una grande amicizia tra un postino e il famoso poeta [[cile]]no [[Pablo Neruda]]. Dopo averlo letto, Troisi ne rimase entusiasta, e ne acquistò i diritti per realizzarne una versione cinematografica. Successivamente, propose a Radford di dirigere il film, ma stavolta fu il cineasta britannico a prendere tempo. Troisi riuscì a convincerlo con un piccolo inganno, dicendogli che si era nel frattempo rivolto a [[Giuseppe Tornatore]]<ref name="cocciardo195">{{Cita |Cocciardo|p. 195|Cocciardo}}.</ref> (regista all'epoca reduce dal grande successo di ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'').
[[File:Trosi sul set de Il postino.png|left|upright=0.8|thumb|Troisi sul set de ''[[Il postino]]'']]
La sceneggiatura fu scritta principalmente da Troisi, Radford e [[Furio Scarpelli]]. I tre si diedero appuntamento a [[Los Angeles]] per ultimarla. Troisi approfittò del suo soggiorno in America per recarsi a Houston ed eseguire un controllo sanitario prima dell'inizio delle riprese, nell'ospedale dove si era operato 17 anni prima. Il responso delle analisi fu infausto: Troisi apprese con sorpresa di doversi sottoporre con urgenza a un nuovo intervento chirurgico, perché entrambe le valvole al titanio che gli erano state impiantate si erano deteriorate,<ref name="p.10" /> ritrovandosi quindi costretto a ritardare l'inizio delle riprese, previsto per l'autunno del 1993. Durante l'operazione, Troisi ebbe un infarto, ed i medici riuscirono a tenerlo in vita solo faticosamente; rimase in ospedale un mese e mezzo, e in questo periodo i medici gli consigliarono come migliore soluzione il trapianto. Coraggiosamente, Troisi decise di girare il film prima.<ref name=cocciardo196 >{{Cita |Cocciardo|p. 196|Cocciardo}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm0873385/bio|titolo=Biography for Massimo Troisi|editore=[[Internet Movie Database]]|accesso=23 settembre 2011|lingua=en}}</ref> Le riprese cominciarono nel marzo 1994 a [[Studi di Cinecittà|Cinecittà]], poi proseguirono prima a [[Isola di Salina|Salina]] e poi a [[Procida]], l'isola che Troisi considerava in grado di suscitare «le emozioni giuste attraverso i suoi posti e la sua gente»,<ref name=p.106-107>{{Cita|Paradiso... non potevi attendere?|pp. 106-107|Paradiso... non potevi attendere?}}.</ref> per concludersi infine di nuovo a Cinecittà. ''[[Il postino]]'', nel quale il ruolo di Neruda è affidato a [[Philippe Noiret]], è ambientato tra il 1951 e il 1952, periodo in cui Neruda visse in esilio in Italia, ma è ben poco fedele al romanzo di Skármeta, apportando molte modifiche alla storia e cambiando completamente il finale.<ref name=p.106-107/>
Le condizioni di Troisi peggiorarono giorno dopo giorno, al punto da costringerlo a farsi sostituire da una controfigura nelle scene più faticose.<ref name=p.10-11>{{Cita|Paradiso... non potevi attendere?|pp. 10-11|Paradiso... non potevi attendere?}}.</ref> In un'intervista, l'attore [[Renato Scarpa]] dichiarò che Troisi disse «questo film lo voglio fare con il mio cuore».<ref name=p.125>{{Cita |Zanni|p. 125|Zanni}}.</ref> L'attore rivelò di amare particolarmente questa pellicola, al punto da considerarla parte della sua stessa vita. Per questa ragione e per l'accoglienza che gli era stata riservata dai procidani durante le riprese sull'isola, si impegnò a offrire il film in anteprima nazionale proprio in un locale di Procida; di questa proiezione non poté però essere spettatore,<ref name=p.106-107/> in quanto morì nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese, il 4 giugno 1994, a Roma, nella villa della sorella Annamaria, all'[[Infernetto]]<ref>https://www.ilfaroonline.it/2019/06/04/25-anni-senza-massimo-troisi-ostia-la-sua-bicicletta-grassi/277901/</ref>, stroncato all'età di 41 anni da un [[attacco cardiaco]] conseguente all'ennesimo episodio di [[febbre reumatica]].<ref name="guardian">{{Cita news|lingua=en|autore=[[Michael Radford]]|url=http://www.guardian.co.uk/film/2011/mar/31/massimo-troisi-il-postino|titolo=Massimo Troisi: the postman who always delivered|pubblicazione=[[The Guardian]]|giorno=31|mese=marzo|anno=2011|accesso=19 aprile 2011}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/05/addio-caro-troisi-pulcinella-triste.html|titolo=Addio caro Troisi Pulcinella triste|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=5|mese=giugno|anno=1994|accesso=19 aprile 2011|autore=Maria Pia Fusco|pagina=6}}</ref>
Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Sant'Antonio, il 6 giugno, a San Giorgio a Cremano, e le sue spoglie sono conservate nel locale cimitero insieme a quelle della madre e del padre.
Dopo la sua morte, ''Il postino'' ottenne un grandissimo successo, sia in Italia sia negli Stati Uniti d'America, e fu candidato a cinque [[Premio Oscar|premi Oscar]] (tra i quali uno come miglior attore a Troisi, che diventò il quarto interprete di tutti i tempi a ricevere una candidatura per l'[[Premio Oscar postumo|Oscar postumo]]), ma dei cinque si concretizzò solo quello per la [[Oscar alla migliore colonna sonora|migliore colonna sonora]] (scritta da [[Luis Bacalov]]).<ref name=p.125/>
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