Statua della Libertà: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Energia (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 59:
[[File:Construction-of-Statue-of-Liberty-06.jpg|Costruzione di una delle mani della Statua alla presenza di [[Auguste Bartholdi|Bartholdi]]|thumb]]
[[File:Collossal hand and torch. Bartholdi's statue of "Liberty.", from Robert N. Dennis collection of stereoscopic views.jpg|thumb|[[Stereoscopio|Immagine stereoscopica]] del braccio destro della Statua della Libertà esposto al pubblico nel 1876 in occasione [[Esposizione centennale delle arti, della manifattura e dei prodotti del suolo e delle miniere di Filadelfia (1876)|Esposizione centennale delle arti]] di [[Filadelfia]]]]
Nel 1875 la Francia, rimarginatesi le ferite dopo la guerra contro l'[[Impero tedesco]], aveva ormai consolidato la propria situazione economica e politica: l'interesse sempre più crescente per l{{'}}''[[Esposizione centennale delle arti, della manifattura e dei prodotti del suolo e delle miniere di Filadelfia (1876)|Esposizione centennale delle arti]]'' di [[Filadelfia]] persuase così Laboulaye finalmente a iniziare a ricercare consenso e supporto pubblico per la Statua.<ref>{{cita|Khan 2010|p. 121}}.</ref> Nel settembre 1875, annunciò pubblicamente il progetto, a cui venne assegnato il nome di ''Liberty Enlightening the World'' [La libertà che illumina il mondo]. Questa dichiarazione raccolse numerosi consensi in Francia, che avrebbe finanziato personalmente il progetto. In tal senso, Laboulaye promosse numerosi eventi funzionali per ottenere una ricezione favorevole anche presso le classi più potenti e facoltose: ad esempio, la serata organizzata all'[[Opéra]] di Parigi il 25 aprile 1876, con una cantata composta da [[Charles Gounod]] che si intitolava proprio ''La Liberté éclairant le monde''.<ref>{{cita|Khan 2010|pp. 123-125}}.</ref> Parallelamente a questi eventi indirizzati verso le ''élite'', Laboulaye organizzò numerose campagne di raccolte fondi trasversali a tutta la società francese: a contribuire alla causa della Statua vi furono anche bambini e cittadini ordinari, oltre che 181 comunità francesi, gli alleati politici dello stesso Laboulaye e, infine, l'industriale [[Eugène Secrétan]], che donò 128,.000 libbre (58,.000&nbsp;kg) di rame.<ref>{{cita|Sutherland 2003|p. 36}}.</ref>
 
Malgrado l'elaborazione concettuale della statua non fosse ancora terminata definitivamente, Bartholdi avviò prontamente la fabbricazione della testa della Libertà e del suo braccio destro (quello che regge la torcia) presso le officine Gaget, Gauthier & Co. Nel maggio 1876, lo scultore si recò nuovamente negli Stati Uniti come membro di una delegazione francese per l'Esposizione centennale di Filadelfia, dove intendeva per l'appunto mostrare al pubblico i frammenti della statua già fabbricati; seppure il braccio destro giungesse con molto ritardo a Filadelfia, tanto da non venire registrato nel catalogo della mostra, riscosse un discreto successo, e fu esposto anche a [[New York]], nei giardini di Madison Square, prima di essere reimbarcato per la Francia.<ref>{{cita|Harris 1985|p. 49}}.</ref> Il secondo viaggio statunitense di Bartholdi fu funzionale anche per promuovere il progetto ai potenziali donatori americani.<ref name="cita|Khan 2010|p. 134">{{cita|Khan 2010|p. 134}}.</ref><ref>{{cita|Bell & Abrams 1984|p. 30}}.</ref> Furono numerosi, infatti, i magnati di New York, Boston e Filadelfia che contribuirono finanziariamente al progetto: fra questi figurava anche un diciannovenne [[Theodore Roosevelt]], futuro presidente degli Stati Uniti.<ref name="cita|Khan 2010|p. 134"/>