Teodosio: differenze tra le versioni

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Nel [[382]] si sanciva, tuttavia, la conservazione degli oggetti pagani che avessero valore artistico.<ref>''Codex Theodosianus'', 16, 10.8</ref> Il divieto dei sacrifici e delle pratiche divinatorie a essi collegate venne ribadito nel [[385]].<ref>''Codex Theodosianus'', 16, 10.9</ref>
 
 
==== Guerre civili ====
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[[File:St Ambrose Converting Theodosius.jpg|thumb|left|''Sant'Ambrogio converte Teodosio'', tela di [[Pierre Subleyras]], [[1745]]]]
 
Nel giugno del [[390]] la popolazione di Tessalonica (l'odierna [[Salonicco]]) si ribellò e impiccò il ''magister militum'' dell'[[Illiria|Illirico]] e governatore della città [[Buterico]], reo di aver arrestato un famoso [[Cocchiere|auriga]] e di non aver permesso i giochi annuali. Teodosio ordinò una rappresaglia; venne organizzata una gara di [[Biga|bighe]] nel grande circo della città a pochi giorni dai fatti, e, chiusi gli accessi, vennero trucidate circa 7000 persone. Giunta la notizia a Milano, [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], vescovo di [[Milano]], scrisse a Teodosio una lettera sdegnata<ref>Epistola 51</ref> e lo indusse, anche grazie alla considerazione che aveva presso di lui, a pentirsi e a richiedere pubblicamente perdono che venne infine concesso dal vescovo; nel [[Natale]] del 390 l'imperatore poté tornare a comunicarsi. Inoltre, lo stesso Ambrogio convince Teodosio a firmare una legge per la quale debbano trascorrere 30 giorni dalla condanna a morte all'esecuzione, in modo da permettere una riflessione più approfondita sulla condanna e un eventuale ripensamento. {{CnSenza fonte|Secondo alcuni storici fu proprio l'influenza del vescovo Ambrogio a indurre un inasprimento della politica religiosa di Teodosio nei confronti del [[paganesimo]].}}
 
Già nel 388 Sant'Ambrogio aveva obbligato il sovrano a rivedere la decisione di condannare il vescovo di [[Diocesi di Callinico|Callinico]] e i locali cristiani da questo spinti alla distruzione della sinagoga della stessa città a ricostruirla a loro spese, giungendo così all'impunità per tutte le persone implicate, con la "minaccia" della sospensione delle funzioni religiose.
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== Matrimonio e discendenza ==
Teodosio si sposò due volte.
 
Nel 376, sposò [[Elia Flaccilla|Elia Flacilla]] (morta nel 386), da cui ebbe tre figli:
 
* [[Arcadio]] (377-408), imperatore romano;
* [[Pulcheria Teodosia|Elia Pulcheria Teodosia]] (378-385), morta bambina;
* [[Onorio]] (384-423), imperatore romano.
 
Nel 387, un anno dopo essere rimasto vedovo, sposò [[Galla (imperatrice)|Galla]], che morì di parto nel 394, e da cui ebbe altri tre figli:
 
* Graziano (388/389 - ''ante'' 395); morto bambino;
* [[Galla Placidia]] (392/393 - 450), imperatrice romana;
* Giovanni (394), morto durante il parto con la madre.
 
== Teodosio, mecenate delle arti ==