Luna: differenze tra le versioni

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|epoca= J2000
|circonferenza_orbitale= {{M|2 413 402|ul=km}}
|semiasse_maggiore= {{M|384400|ul=km}}<ref name="nasa moon">{{Cita web |url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/factsheet/moonfact.html |titolo=Moon Fact Sheet |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2019 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/66BdTAAjQ?url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/factsheet/moonfact.html |dataarchivio=15 marzo 2012 |urlmorto=no}}</ref>
|periastro= {{M|363300|ul=km}}<ref name="nasa moon" />
|afastro= {{M|405500|ul=km}}<ref name="nasa moon" />
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|velocità_rotaz_note= (all'equatore)
|inclinazione_asse_su_eclittica= 1,5424°
|temp_min= {{converti|40|K|C|lk=on}}<ref name="moon temperatures">{{Cita web |url=https://www.skyandtelescope.com/astronomy-news/direct-evidence-of-water-ice-at-the-moons-poles/ |titolo=Direct Evidence of Water Ice at Moon’s Poles |lingua=ingleseen |citazione=Temperatures at these always-dark crater floors are extremely low, plunging to as low as 40K (–390 °F) inside some of them. |accesso=30 dicembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180824163722/https://www.skyandtelescope.com/astronomy-news/direct-evidence-of-water-ice-at-the-moons-poles/ |dataarchivio=24 agosto 2018}}</ref>
|temp_med= {{converti|250|K|C}}
|temp_max= {{converti|396|K|C}}
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Orbita a una distanza media di circa {{M|384400|ul=km}} dalla Terra<ref name="nasa moon" />, sufficientemente vicina da essere osservabile a occhio nudo, così che sulla sua superficie è possibile distinguere delle macchie scure e delle macchie chiare. Le prime, dette [[Mare (esogeologia)|mari]], sono regioni quasi piatte coperte da rocce basaltiche e detriti di colore scuro. Le regioni lunari chiare, chiamate terre alte o altopiani, sono elevate di vari chilometri rispetto ai mari e presentano rilievi alti anche 8000-9000 metri. Essendo in [[rotazione sincrona]] rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra e il suo [[faccia nascosta della Luna|lato nascosto]] è rimasto sconosciuto fino al periodo delle esplorazioni spaziali<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/news/lro-farside.html |titolo=The Far Side of the Moon -- And All the Way Around |lingua=en |accesso=9 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170517153022/https://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/news/lro-farside.html |dataarchivio=17 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Durante il suo [[moto orbitale]], il diverso aspetto causato dall'orientazione rispetto al [[Sole]] genera delle [[fasi lunari|fasi]] chiaramente visibili e che hanno influenzato il comportamento dell'uomo fin dall'antichità. Impersonata dai [[Antica Grecia|greci]] nella dea [[Selene]]<ref>{{Cita |Hard |p. 46}}.</ref>, fu da tempo remoto considerata influente sui raccolti, le carestie e la fertilità. Condiziona la vita sulla Terra di molte specie viventi<ref>{{Cita web |url=http://www.scienceinschool.org/node/4143 |titolo=Vita senza la Luna: una speculazione scientifica |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160601141402/http://www.scienceinschool.org/node/4143 |dataarchivio=1º giugno 2016 |urlmorto=no}}</ref>, regolandone il ciclo riproduttivo e i periodi di caccia; agisce sulle maree e sulla stabilità dell'asse di rotazione terrestre<ref>{{Cita web |url=http://news.sciencemag.org/2011/05/who-needs-moon |titolo=Who Needs a Moon? |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141209044732/http://news.sciencemag.org/2011/05/who-needs-moon |dataarchivio=9 dicembre 2014 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Si pensa che la Luna si sia formata 4,5 miliardi di anni fa, non molto tempo dopo la [[nascita della Terra]]. Esistono diverse teorie riguardo alla sua formazione; la più accreditata è che si sia formata dall'aggregazione dei detriti rimasti in orbita dopo la [[Impatto astronomico|collisione]] tra la Terra e un oggetto delle dimensioni di [[Marte (astronomia)|Marte]] chiamato [[Theia (pianeta ipotetico)|Theia]]<ref>{{Cita web |url=http://www.lescienze.it/news/2012/10/18/news/formazione_luna_impatto_gigante-1316663/ |titolo=Nascita della Luna: la riscossa dell'impatto gigante |editore=[[Le Scienze]] |data=18 ottobre 2012 |accesso=11 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170520140332/http://www.lescienze.it/news/2012/10/18/news/formazione_luna_impatto_gigante-1316663/ |dataarchivio=20 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Il suo [[simbolo astronomico]] ☾<ref>{{Cita pubblicazione |nome=Johann Franz |cognome=Encke |wkautore=Johann Franz Encke |anno=1850 |titolo=Berliner Astronomisches Jahrbuch für 1853 |editore=Akad.-Verl. |città=Berlino |p=12 |lingua=de |accesso=aprile 2015 |id=urn:nbn:de:bvb:12-bsb10538383-1 |url=http://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/goToPage/bsb10538383.html?pageNo=12 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923202637/http://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/goToPage/bsb10538383.html?pageNo=12 |dataarchivio=23 settembre 2015 |urlmorto=no}}</ref> è una rappresentazione stilizzata di una sua fase (compresa tra l'ultimo quarto e il novilunio visto dall'[[emisfero boreale]], oppure tra il novilunio e il primo quarto visto dall'[[emisfero australe]]).
 
La faccia visibile della Luna è caratterizzata dalla presenza di circa 300&nbsp;000 [[cratere meteoritico|crateri da impatto]] (contando quelli con un diametro di almeno {{M|1|ul=km}})<ref>{{Cita web |url=http://planck.esa.int/science-e/www/object/index.cfm?fobjectid=31412 |titolo=Moon Facts |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120317004513/http://planck.esa.int/science-e/www/object/index.cfm?fobjectid=31412 |dataarchivio=17 marzo 2012 |urlmorto=sì}}</ref>. Il cratere lunare più grande è il [[bacino Polo Sud-Aitken]]<ref>{{Cita web |url=http://www.planetary.brown.edu/pdfs/3110.pdf |titolo=Surviving the heavy bombardment: Ancient material at the surface of South Pole-Aitken Basin |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215001311/http://www.planetary.brown.edu/pdfs/3110.pdf |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>, che ha un diametro di circa {{M|2 500|ul=km}}, è profondo {{M|13|ul=km}} e occupa la parte meridionale della faccia nascosta.
 
== Etimologia ==
Il termine [[lingua italiana|italiano]] "Luna" (di solito minuscolo nell'uso comune, non astronomico) deriva dal [[lingua latina|latino]] ''lūna'', da un più antico *''louksna'', a sua volta proveniente dalla radice [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] ''leuk-'' dal significato di "luce" o "luce riflessa"<ref name="leuk">{{Cita web |url=http://www.etymonline.com/index.php?allowed_in_frame=0&search=leuk |titolo=leuk |editore=Online etimology dictionary |lingua=ingleseen |accesso=11 maggio 2017}}</ref><ref name="Fusco">{{Cita |Fusco |p. 217}}.</ref>; dalla stessa radice deriva anche l'[[lingua avestica|avestico]] ''raoxšna'' ("la brillante")<ref>{{Cita web |url=http://www.etymonline.com/index.php?term=roxanne |titolo=Online Etymology Dictionary |lingua=ingleseen |accesso=25 settembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110805234541/http://www.etymonline.com/index.php?term=Roxanne |dataarchivio=5 agosto 2011 |urlmorto=no}}</ref>, e altre forme nelle [[lingue slave]], nell'[[lingua armena|armeno]] e nel [[lingua tocaria|tocario]]<ref name="Fusco" />; paralleli semantici si possono trovare nel [[lingua sanscrita|sanscrito]] ''chandramā'' ("luna"<ref>{{Cita web |url=http://spokensanskrit.org/index.php?mode=3&script=hk&tran_input=chandra&direct=au |titolo=Sanskrit Dictionary for Spoken Sanskrit |lingua=ingleseen |accesso=27 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171228000420/http://spokensanskrit.org/index.php?mode=3&script=hk&tran_input=chandra&direct=au |dataarchivio=28 dicembre 2017 |urlmorto=no}}</ref>, considerata come una divinità<ref>{{Cita web |url=http://www.hindunet.org/god/planet_deities/chandra/index.htm |titolo=Chandra |lingua=ingleseen |accesso=27 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171030003540/https://hindunet.org/god/planet_deities/chandra/index.htm |dataarchivio=30 ottobre 2017}}</ref>) e nel [[lingua greca antica|greco antico]] σελήνη ''selḗnē'' (da σέλας ''sélas'', "fulgore" [del fuoco]<ref>{{Treccani|selene_(Enciclopedia-Italiana)|SELENE|v = 0|accesso = 15 aprile 2018|autore = Giulio Giannelli|volume = |data = 1936
|cid = |citazione = }}</ref>, "splendore"), esempi che mantengono il significato di "lucente", sebbene siano di diversi [[etimologia|etimi]]<ref name="leuk" />.
 
Nelle [[lingue germaniche]] {{sf|e in quelle [[Lingue baltiche|baltiche]]}} il nome della Luna deriva dal [[Lingua proto-germanica|proto-germanico]] ''*mēnōn'', assimilato probabilmente dal [[Lingua greca antica|greco antico]] ''μήν'' e dal latino ''mensis'' che derivavano dalla comune radice [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] ''*me(n)ses''<ref>{{Cita web |url=http://www.etymonline.com/index.php?term=moon |titolo=moon |editore=Online Etymology Dictionary |lingua=ingleseen |accesso=12 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170821171132/http://www.etymonline.com/index.php?term=moon |dataarchivio=21 agosto 2017 |urlmorto=no}}</ref>, dal chiaro significato odierno di [[mese]]. Da ''*mēnōn'' derivò probabilmente quello [[Lingua inglese antica|anglosassone]] ''mōna'', mutato successivamente in ''mone'' attorno al dodicesimo secolo, quindi nell'odierno ''moon''<ref>{{Cita web |url=http://www.oed.com/viewdictionaryentry/Entry/121900 |titolo=moon, n.1 |sito=[[Oxford English Dictionary]] |lingua=en |accesso=25 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210826090433/https://www.oed.com/start;jsessionid=1A4432BB4A07601A06E721E340DEEB27?authRejection=true&url=%2Fviewdictionaryentry%2FEntry%2F121900 |dataarchivio=26 agosto 2021 |urlmorto=no}}</ref>. L'attuale termine [[lingua tedesca|tedesco]] ''Mond'' è etimologicamente strettamente correlato a quello di ''Monat'' (mese) e si riferisce al periodo delle sue [[fasi lunari]]<ref>{{Cita |Grimm |capitolo MOND}}.</ref>, così come nel [[Lingua lettone|lettone]] ''mēness'' (luna) e ''mēnesis'' (mese).
 
== Osservazione della Luna ==
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=== Dal medioevo al XX secolo ===
[[File:Galileo's_sketches_of_the_moon.png|sinistra|min|Xilografie sull'aspetto della Luna pubblicate nel ''[[Sidereus Nuncius]]'' (1610), ricavate dagli acquerelli di Galileo.]]
All'inizio del [[Medioevo]] alcuni credevano che la Luna fosse una sfera perfettamente liscia<ref>{{Cita web |url=http://galileo.rice.edu/lib/student_work/astronomy95/moon.html |titolo=Galileo's Moon-- Then and Now |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170503030404/http://galileo.rice.edu/lib/student_work/astronomy95/moon.html |dataarchivio=3 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>, come sosteneva la teoria aristotelica, e altri che vi si trovassero oceani (a tutt'oggi il termine «[[mare (esogeologia)|mare]]» è impiegato per designare le regioni più scure della [[Superficie della Luna|superficie lunare]]). Il fisico [[Alhazen]], a cavallo dell'anno 1000, scoprì che la luce solare non è riflessa dalla Luna come uno specchio, ma è riflessa dalla superficie in tutte le direzioni<ref>{{Cita |Sabra |pp. 189-210}}.</ref>.
 
Quando, nel 1609, [[Galileo Galilei|Galileo]] puntò il suo [[telescopio]] sulla Luna, scoprì che la sua [[superficie della Luna|superficie]] non era liscia, bensì corrugata e composta da vallate, monti alti più di 8000&nbsp;m e crateri<ref>Galileo, Lettera a Gallanzone Gallanzoni, 1611.</ref>. La stima dell'elevazione dei rilievi lunari fu oggetto di una brillante intuizione matematica: sfruttando la conoscenza del diametro lunare ed osservando la distanza delle vette montuose dal [[Terminatore (giorno)|terminatore]], l'astronomo toscano ne calcolò efficacemente l'altitudine<ref>{{Cita web |url=https://brunelleschi.imss.fi.it/esplora/cannocchiale/dswmedia/simula/isimula1_1.html |titolo=Il cannocchiale di Galileo - L’altezza delle montagne lunari. |accesso=2 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190123223303/https://brunelleschi.imss.fi.it/esplora/cannocchiale/dswmedia/simula/isimula1_1.html |dataarchivio=23 gennaio 2019 |urlmorto=no}}</ref>; misurazioni moderne hanno confermato la presenza di monti che, avendo origine differente da quelli terrestri, data la minor gravità lunare, giungono ad 8&nbsp;km di elevazione (il punto più alto misura {{m|10750|ul=m}} rispetto alla quota media)<ref>{{Cita web |url=https://www.astronomiamo.it/Articolo.aspx?Arg=Dati_e_moti_lunari#sthash.AmrilXJQ.dpbs |titolo=Astronomiamo - Dati e moti lunari |accesso=3 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170114050903/http://www.astronomiamo.it/Articolo.aspx?Arg=Dati_e_moti_lunari#sthash.AmrilXJQ.dpbs |dataarchivio=14 gennaio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
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Le grandezze apparenti della Luna e del Sole, visti dalla Terra, sono comparabili<ref>{{Cita web |url=http://scienzapertutti.lnf.infn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=954:0178-quanto-misura-il-diametro-del-sole&catid=142&Itemid=347 |titolo=Quanto misura il diametro del Sole? |sito=Istituto Nazionale di Fisica Nucleare |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180204070300/http://scienzapertutti.lnf.infn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=954:0178-quanto-misura-il-diametro-del-sole&catid=142&Itemid=347 |dataarchivio=4 febbraio 2018 |urlmorto=no}}</ref>. Per effetto della variazione delle distanze Luna-Terra e Terra-Sole, dovute all'eccentricità delle rispettive orbite, la dimensione apparente della Luna vista dalla superficie terrestre varia da un valore leggermente inferiore a un valore leggermente superiore a quello del diametro apparente del Sole: questo fatto rende possibili, oltre che le eclissi solari parziali, anche [[eclissi solare|eclissi solari]] totali, anulari<ref>{{Cita web |url=http://archive.oapd.inaf.it/othersites/eclipse/parziali.htm |titolo=Eclissi anulari e parziali |sito=Istituto Nazionale di Fisica Nucleare |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170227121155/http://archive.oapd.inaf.it/othersites/eclipse/parziali.htm |dataarchivio=27 febbraio 2017 |urlmorto=sì}}</ref> e miste. La Luna (e anche il Sole) sembra più grande quando è vicina all'[[orizzonte]]. Questa è un'[[illusione ottica]] provocata dall'effetto psicologico della diversa percezione delle distanze verso l'alto e in orizzontale. In realtà, la [[rifrazione]] atmosferica e la distanza leggermente maggiore rendono l'immagine della Luna un poco più piccola all'orizzonte rispetto al resto del cielo.
 
Varie aree chiare e scure creano immagini che sono interpretate nelle varie culture come l'Uomo della Luna, oppure il [[coniglio lunare|coniglio]]<ref>{{Cita web |url=https://www.hq.nasa.gov/alsj/a11/a11transcript_tec.pdf#page=181 |titolo=Apollo 11 Technical Air-to-GroundVoice Transcription |sito=Nasa |lingua=ingleseen |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221154706/https://www.hq.nasa.gov/alsj/a11/a11transcript_tec.pdf#page=181 |dataarchivio=21 dicembre 2016 |urlmorto=no |pagina=181}}</ref> e il bufalo e altre; il fenomeno è indicato col nome di [[pareidolia]] lunare<ref>{{Cita web |url=https://news.nationalgeographic.com/news/2014/04/140412-moon-faces-brain-culture-space-neurology/ |titolo=Why Do People See Faces in the Moon? |sito=National Geographic |lingua=ingleseen |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170505164730/http://news.nationalgeographic.com/news/2014/04/140412-moon-faces-brain-culture-space-neurology/ |dataarchivio=5 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Al telescopio si possono riconoscere catene di [[montagna|montagne]] e [[cratere meteoritico|crateri]]. Le pianure, scure e relativamente spoglie di dettagli<ref>{{Cita web |url=http://www.pas.rochester.edu/~blackman/ast104/moon_surface.html |titolo=Surface Propertiesof the Moon |lingua=ingleseen |accesso=15 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170508090826/http://www.pas.rochester.edu/~blackman/ast104/moon_surface.html |dataarchivio=8 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>, sono chiamate [[Mare (esogeologia)|mari lunari]], oppure ''maria'' in latino, perché erano credute corpi d'acqua dagli astronomi antichi. Le parti più chiare ed elevate sono chiamate terre, o ''terrae''.
 
Durante le lune piene più brillanti, la Luna raggiunge una [[magnitudine apparente]] di circa {{formatnum:-12,7}}<ref name="nasa moon" />. Per confronto, il Sole ha una magnitudine apparente di {{formatnum:-26,8}} mentre [[Sirio]], la stella più brillante, solo {{formatnum:-1,4}}<ref>{{Cita |Jenkins |p. 3}}.</ref>.
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==== Luna del raccolto ====
La Luna piena più vicina all'equinozio d'autunno, osservata dall'emisfero settentrionale, ha una caratteristica particolare. Il giorno del plenilunio la Luna sorge al [[tramonto]] del Sole e, a causa del suo movimento apparente verso est, il giorno successivo sorge leggermente in ritardo rispetto al tramonto del sole, mediamente di 50 minuti. In prossimità dell'equinozio d'autunno, questo ritardo è di soli 30 minuti a 40 gradi di latitudine nord<ref>{{Cita web |url=http://calgary.rasc.ca/sunset_moonrise.htm |titolo=RASC Calgary Centre - Sunset and Moonrise |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170317232428/http://calgary.rasc.ca/sunset_moonrise.htm |dataarchivio=17 marzo 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Così il periodo di buio tra tramonto del Sole e sorgere della Luna è minore che negli altri periodi dell'anno, garantendo in tempi antichi, un periodo di luce più lungo ai contadini per il raccolto. Per questo motivo la Luna piena più vicina all'equinozio di autunno è chiamata "luna del raccolto"<ref>{{Cita web |url=http://www.research.utoronto.ca/harvest-moon/ |titolo=Why is the harvest moon so big and orange? |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303230520/http://www.research.utoronto.ca/harvest-moon/ |dataarchivio=3 marzo 2016 |urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Eclissi ===
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=== Luna rossa ===
{{vedi anche|Luna rossa (astronomia)}}
A volte capita di vedere la Luna che, nel momento in cui sorge, possiede un colore rossastro. Ciò avviene poiché la sua luce (che proviene dal Sole e che è reindirizzata sulla Terra) deve attraversare uno strato atmosferico più ampio rispetto a quello che trova nel momento in cui è più alta nel cielo; la radiazione luminosa deve pertanto oltrepassare una quantità maggiore di polveri e [[Regime turbolento|turbolenze]] dell'aria ed è soggetta a una maggiore [[diffusione ottica|diffusione]]. Tale azione è più efficace con i raggi a frequenze più elevate, di colore blu, e meno con quelli a frequenze più basse, di colore rosso<ref>{{Cita web |url=http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/atmos/blusky.html#c2 |titolo=Rayleigh Scattering |lingua=ingleseen |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120328002538/http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/atmos/blusky.html#c2 |dataarchivio=28 marzo 2012 |urlmorto=no}}</ref> ([[scattering di Rayleigh]]): quindi poiché la componente rossa della sua luce non viene dispersa e arriva diretta ai nostri [[Occhio|occhi]], noi vediamo la Luna di colore rosso. Il fenomeno della Luna rossa, per questi stessi motivi, si verifica anche durante le eclissi lunari totali<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/scienze/2015/09/25/news/eclissi_di_superluna_la_nasa_spiega_cosa_accadra_il_28_settembre-123663287/ |titolo=Eclissi di Superluna |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160810181939/http://www.repubblica.it/scienze/2015/09/25/news/eclissi_di_superluna_la_nasa_spiega_cosa_accadra_il_28_settembre-123663287/ |dataarchivio=10 agosto 2016 |urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Osservazione amatoriale ===
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[[File:Apollo AS11-40-5868.jpg|min|sinistra|La discesa di Aldrin sulla Luna nella prima missione umana sulla superficie (1969)]]
 
Gli uomini hanno messo piede per la prima volta sulla Luna il 20 luglio 1969<ref>Tempo coordinato universale, 20 luglio nel fuso orario di Houston.{{Cita web |url=http://history.nasa.gov/ap11ann/ap11events.html |titolo=NASA, Apollo 11, Record of Lunar Events |lingua=ingleseen |accesso=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100408213454/http://history.nasa.gov/ap11ann/ap11events.html |dataarchivio=8 aprile 2010 |urlmorto=no}}</ref>, all'apice di una [[Corsa allo spazio|gara spaziale]] tra [[Unione Sovietica]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], ispirata dalla [[guerra fredda]] (durante la quale non mancarono progetti militari di entrambe le [[superpotenza|superpotenze]] volti a utilizzare la Luna come base o per esperimenti implicanti anche l'uso di [[arma nucleare|armi nucleari]], come il [[Project A119]]).
 
Il programma lunare sovietico fu tenuto nascosto, dalle fonti ufficiali moscovite, fino alla fine della guerra fredda<ref>{{fr}}Jacques Villain, ''A la conquete de la lune. La face cachée de la compétition américano-soviétique'', Paris, Larousse-Bordas, 1998, ISBN 978-2-035-18230-2</ref><ref>{{en}}Asif Siddiqi, ''Challenge to Apollo: The Soviet Union and the Space Race, 1945-1974'', Washington, NASA History Office, 2000</ref>.
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{{citazione|Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 D.C.<br />Siamo venuti in pace, per tutta l'umanità.||Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D.<br />We came in peace for all mankind.|lingua=en}}
 
La targa raffigura i due emisferi del pianeta Terra ed è firmata dai tre astronauti e dall'allora [[presidenti degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[Richard Nixon]]<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/mission_pages/apollo/apollo11.html |titolo=July 20, 1969: One Giant Leap For Mankind |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170304095549/https://www.nasa.gov/mission_pages/apollo/apollo11.html |dataarchivio=4 marzo 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
[[File:Apollo 11 bootprint 2.jpg|min|Un'impronta lasciata sul suolo lunare dall'astronauta [[Buzz Aldrin]] durante la missione dell'[[Apollo 11]]]]
 
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Nonostante queste teorie siano state smentite ed esistano [[prove indipendenti sull'allunaggio dell'Apollo|varie prove sugli allunaggi dell'Apollo]]<ref>{{Cita news |lingua=es |url=http://www.rtve.es/noticias/20090903/adios-teoria-conspiracion-hombre-llego-luna/290987.shtml |titolo=Adiós a la teoría de la conspiración: el hombre sí llegó a la Luna |pubblicazione=[[RTVE|Radiotelevisión Española]] |città=Madrid |data=3 settembre 2009 |accesso=12 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150516061640/http://www.rtve.es/noticias/20090903/adios-teoria-conspiracion-hombre-llego-luna/290987.shtml |dataarchivio=16 maggio 2015 |urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Prakash Chauhan |autore2=Ajai, A.S. Kiran Kumar |data=10 settembre 2009 |titolo=Chandrayaan-l captures Halo around Apollo-15 landing site using stereoscopic views from Terrain Mapping Camera |rivista=Current Science |volume=97 |numero=5 |lingua=en |accesso=12 aprile 2014 |url=http://www.currentscience.ac.in/Downloads/article_id_097_05_0630_0631_0.pdf |urlarchivio=https://archive.is/20190826132705/https://www.currentscience.ac.in/Downloads/article_id_097_05_0630_0631_0.pdf |dataarchivio=26 agosto 2019 |urlmorto=no |formato=pdf |pagina=630-631}}</ref>, l'argomento continua a suscitare polemiche<ref name="falsosbarco" />.
 
Dopo gli sbarchi del [[programma Apollo]] nessun essere umano ha più camminato sulla Luna<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/50th/50th_magazine/lunarExploration.html |titolo=Lunar Exploration: Past and Future |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170521075648/https://www.nasa.gov/50th/50th_magazine/lunarExploration.html |dataarchivio=21 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Gli statunitensi, avendo vinta la gara coi sovietici ed essendo pressati da altri problemi interni e internazionali, persero l'interesse per le missioni con equipaggio. I sovietici continuarono con l'atterraggio di sonde automatiche (tra cui le [[Lunochod]]) alcune delle quali (come [[Luna 16]]) riportarono anche [[campioni lunari|campioni]] di suolo sulla Terra. Le altre nazioni non avevano le risorse necessarie e le due superpotenze non videro un vantaggio immediato dell'esplorazione tale da giustificarne gli altissimi costi. Vennero, comunque, pubblicati diversi studi relativi alla realizzazione di basi lunari permanenti<ref>{{Cita web |url=http://www.astronautix.com/l/lunarbases.html |titolo=Lunar bases |lingua=ingleseen |accesso=11 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170524003157/http://www.astronautix.com/l/lunarbases.html |dataarchivio=24 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Gli [[Anni 2000|anni duemila]] hanno visto una ripresa dell'esplorazione lunare. L'[[Agenzia spaziale europea]] ha lanciato la sonda spaziale [[SMART-1]] il 27 settembre 2003. La sonda, equipaggiata con un [[propulsore ionico]], ha raggiunto la Luna all'inizio del 2005 e ha effettuato una ricognizione completa della Luna e prodotto una mappa a [[raggi X]] della superficie<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2818551.stm |titolo=Europe targets the Moon |sito=BBC NEWS |editore=Science/Nature |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215001443/http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2818551.stm |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Nel 2007, l'[[JAXA|agenzia spaziale giapponese]] ha lanciato la sonda [[SELENE]] (ribattezzata Kaguya dopo il lancio) che ha eseguito una mappatura della superficie lunare con particolare attenzione alle anomalie del suo campo gravitazionale. Lo stesso decennio ha visto il lancio, anche, delle prime missioni lunari dei paesi emergenti dell'Asia: la Cina ha lanciato le missioni [[Chang'e 1]] e [[Chang'e 2|2]] nel 2007 e nel 2010, rispettivamente; l'[[India]] ha lanciato [[Chandrayaan-1]] nel 2008<ref>{{Cita web |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/lunartimeline.html |titolo=Lunar Exploration Timeline |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170422133852/https://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/lunartimeline.html |dataarchivio=22 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
La NASA ha lanciato nel 2009 le missioni [[Lunar Crater Observation and Sensing Satellite|LCROSS]] e [[Lunar Reconnaissance Orbiter]] (LRO). La prima dedicata all'individuazione della presenza di acqua sulla Luna, la seconda per eseguire una ricognizione ad alta risoluzione della superficie lunare. Dal 2011, LRO è affiancata da [[Gravity Recovery and Interior Laboratory|GRAIL]], sviluppata per studiare il campo gravitazionale lunare e, in base a questo, dedurre dettagli della topografia e composizione della crosta e del mantello sottostante.
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La Cina, oltre all'esplorazione umana, sta considerando la possibilità di sfruttare minerariamente la Luna, in particolare per l'[[isotopo]] [[Elio-3]], da usare come fonte d'energia sulla Terra<ref>{{Cita web |url=http://www.panorama.it/news/oltrefrontiera/la-cina-e-la-luna/ |titolo=La Cina e la Luna |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215000624/http://www.panorama.it/news/oltrefrontiera/la-cina-e-la-luna/ |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
L'[[Agenzia Spaziale Europea]] ha un programma generico di esplorazione spaziale robotica e con missioni umane chiamato [[Programma Aurora]]<ref>{{Cita web |url=http://www.esa.int/Our_Activities/Human_Spaceflight/Exploration/The_European_Space_Exploration_Programme_Aurora |titolo=The European Space Exploration Programme Aurora |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170503144512/http://www.esa.int/Our_Activities/Human_Spaceflight/Exploration/The_European_Space_Exploration_Programme_Aurora |dataarchivio=3 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>; il programma non ha uno specifico corpo celeste come obiettivo ma più in generale la creazione dei presupposti necessari per permettere l'esplorazione spaziale.
 
Le agenzie spaziali [[Indian Space Research Organisation|indiana]] e [[Roscosmos|russa]] avevano iniziato nel 2007 una collaborazione a un progetto comune di esplorazione con un rover programmato per il 2018<ref>{{Cita web |url=http://www.nerve.in/news:25350099047 |titolo=India, Russia to expand n-cooperation, defer Kudankulam deal |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140113024836/http://www.nerve.in/news%3A25350099047 |dataarchivio=13 gennaio 2014 |urlmorto=sì}}</ref>, ma a seguito della crisi economica la [[Russia]] ha dovuto abbandonare il progetto che sarà continuato dall'[[India]] con la missione [[Chandrayaan-2]], il cui allunaggio di un lander è fallito nel 2019, e di [[Chandrayaan-3]], lanciata nel 2023<ref name=lancio2>{{Cita web|url=https://spaceflightnow.com/2023/07/14/india-tries-for-successful-moon-mission-with-second-lander-launch/|titolo=India tries for successful Moon mission with second lander launch|data=2023-07-14|accesso= 20 luglio 2023|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://sciexaminer.com/news/space/india-set-launch-second-moon-mission-2018-2407.html |titolo=India set to launch its second Moon mission, Chandrayaan-2 in 2018 |lingua=ingleseen |accesso=9 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171002215639/http://sciexaminer.com/news/space/india-set-launch-second-moon-mission-2018-2407.html |dataarchivio=2 ottobre 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
L'agenzia americana [[NASA]] e la russa [[Roscosmos]] hanno siglato un accordo nel 2017 per la cooperazione nell'esplorazione spaziale e in particolare per agevolare la presenza umana in orbita cislunare<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/feature/nasa-roscosmos-sign-joint-statement-on-researching-exploring-deep-space |titolo=NASA, Roscosmos Sign Joint Statement on Researching, Exploring Deep Space |lingua=en |accesso=9 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171001054509/https://www.nasa.gov/feature/nasa-roscosmos-sign-joint-statement-on-researching-exploring-deep-space/ |dataarchivio=1º ottobre 2017 |urlmorto=no}}</ref>, in particolare il progetto della NASA comprende la costruzione della stazione spaziale [[Deep Space Gateway]] in orbita attorno alla Luna da usare come avamposto per missioni lunari e dello spazio profondo e l'agenzia russa intende estendere l'invito a partecipare al progetto alle maggiori agenzie spaziali della Terra<ref>{{Cita web |url=https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-4925126/Russia-create-Deep-Space-Gateway.html |titolo=NASA and Russia to build a space station that will orbit the MOON and act as an outpost for astronauts travelling to Mars |lingua=en |accesso=9 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171220134313/http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-4925126/Russia-create-Deep-Space-Gateway.html |dataarchivio=20 dicembre 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
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In un'[[ora]], la Luna percorre sulla sfera celeste circa mezzo grado, distanza all'incirca pari alla sua [[diametro angolare|dimensione]] apparente<ref>{{Cita web |url=http://crf.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/04/La-geometria-del-cielo.pdf |titolo=La geometria del cielo |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215001408/http://crf.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/04/La-geometria-del-cielo.pdf |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Nel suo moto, rimane sempre confinata in una regione del cielo indicata come lo [[Zodiaco]], che si estende circa 8 gradi sopra e sotto l'[[eclittica]], linea che la Luna attraversa (da Nord a Sud o viceversa) ogni 2 settimane circa.
 
La Terra e la Luna orbitano attorno a un [[centro di massa]] comune, che si trova a una distanza di circa {{M|4 700|ul=km}} dal centro della Terra<ref>{{Cita web |url=http://www.education.com/science-fair/article/barycenter-balancing-point/ |titolo=Barycenter |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170517121240/https://www.education.com/science-fair/article/barycenter-balancing-point/ |dataarchivio=17 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Poiché questo centro si trova dentro alla massa terrestre il moto della Terra è meglio descritto come un'oscillazione. Viste dal [[Polo nord]] della Terra l'orbita della Luna attorno alla Terra e l'orbita di questa attorno al Sole avvengono tutte in senso antiorario.
 
Il sistema Terra-Luna non può essere considerato un [[pianeta doppio]] perché il centro di gravità del sistema Terra-Luna non è esterno al pianeta, ma è localizzato {{M|1 700|ul=km}} al di sotto della superficie terrestre, circa un quarto del raggio terrestre<ref>{{Cita web |url=http://www.space.com/2743-iau-proposed-planet-definition.html |titolo=Q&A: The IAU's Proposed Planet Definition |editore=International Astronomical Union |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150311184419/http://www.space.com/2743-iau-proposed-planet-definition.html |dataarchivio=11 marzo 2015 |urlmorto=no |anno=2006}}</ref>.
 
A differenza di quanto accade per gli altri satelliti naturali del sistema solare, la Luna è eccezionalmente grande rispetto al pianeta attorno a cui orbita. Infatti, il suo diametro e la sua massa sono pari rispettivamente a un quarto e a 1/81 di quelli terrestri<ref>{{Cita web |url=http://quest.arc.nasa.gov/eclipse99/pages/moon.html |titolo=The Moon |lingua=ingleseen |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308184540/http://quest.arc.nasa.gov/eclipse99/pages/moon.html |dataarchivio=8 marzo 2016}}</ref>. Nel sistema solare, solo [[Caronte (astronomia)|Caronte]] nel confronto con [[Plutone (astronomia)|Plutone]] ha dimensioni proporzionalmente maggiori, avendo una massa pari all'11,6% di quella del [[pianeta nano]]<ref>{{Cita web |url=http://www.planetary.org/explore/topics/pluto/ |titolo=Space Topics: Pluto and Charon |editore=The Planetary Society |lingua=ingleseen |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091017165119/http://www.planetary.org/explore/topics/pluto/ |dataarchivio=17 ottobre 2009}}</ref>. Satelliti di dimensioni confrontabili con quelle della Luna orbitano attorno ai [[gigante gassoso|giganti gassosi]] ([[Giove (astronomia)|Giove]] e [[Saturno (astronomia)|Saturno]]), mentre i pianeti più affini alla Terra o non hanno satelliti ([[Venere (astronomia)|Venere]] e [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]]) o ne hanno di minuscoli ([[Marte (astronomia)|Marte]]).
 
Il piano dell'orbita lunare è inclinato di 5°8' rispetto a quello dell'orbita della Terra intorno al Sole (il piano dell'[[eclittica]]). Le perturbazioni gravitazionali del Sole impongono all'orbita lunare un moto di [[precessione]], in senso orario, con periodo di 18,6 anni<ref>{{Cita web |url=http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEhelp/moonorbit.html#draconic |titolo=Draconic Month |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170122075218/https://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEhelp/moonorbit.html#draconic |dataarchivio=22 gennaio 2017 |urlmorto=sì}}</ref>; questo movimento è correlato alle [[nutazione|nutazioni]] terrestri, che possiedono infatti lo stesso periodo. I punti in cui l'orbita lunare interseca l'eclittica sono chiamati [[Asse nodale|nodi]] lunari. Le [[Eclissi solare|eclissi solari]] accadono quando un nodo coincide con una [[novilunio|luna nuova]], le [[Eclissi lunare|eclissi lunari]] quando un nodo coincide con una [[plenilunio|luna piena]].
 
=== Rotazione ===
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=== Librazione ===
Dato che il moto di rivoluzione attorno alla Terra non è perfettamente circolare, velocità di rotazione e distanza dalla Terra variano leggermente durante un'orbita e i moti di rotazione e rivoluzione presentano degli sfasamenti tali da creare oscillazioni apparenti di lieve entità nel moto di rotazione lunare dette [[Librazione|librazioni]]<ref name="librazione">{{Cita web |url=https://svs.gsfc.nasa.gov/cgi-bin/details.cgi?aid=4236 |titolo=Moon Phase and Libration, 2015 |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215001017/http://svs.gsfc.nasa.gov/cgi-bin/details.cgi?aid=4236 |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>; anche la precessione del piano dell'orbita contribuisce, sebbene in misura minore, alle oscillazioni di librazione<ref name="librazione" />. Questi sfasamenti consentono ad alcune zone della superficie lunare di essere visibili per alcuni intervalli di tempo da un osservatore a Terra. Oltre a questo, si aggiunge anche una leggera oscillazione diurna apparente dovuta al moto dell'osservatore sulla superficie terrestre: il medesimo osservatore vedrà la Luna sotto un'angolazione diversa dal momento in cui essa sorge dall'orizzonte al momento in cui tramonta a causa dello spostamento del punto di osservazione dovuto alla rotazione terrestre<ref>{{Cita web |url=http://www.wwu.edu/skywise/lunar_libration.html |titolo=How much of the Moon's surface can we see from Earth? |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170219044931/http://www.wwu.edu/skywise/lunar_libration.html |dataarchivio=19 febbraio 2017 |urlmorto=sì}}</ref>. Come conseguenza di tutti questi fattori, dalla Terra è osservabile un po' più della metà della superficie lunare (circa il 59%).
 
=== L'allontanamento progressivo della Luna dalla Terra ===
Il successo dell'[[esperimento Lunar Laser Ranging]], a seguito delle [[Programma Apollo|missioni Apollo]] e [[Lunochod]], ha permesso di rivelare con precisione millimetrica la distanza tra la Terra e la Luna e di misurare l'effettivo allontanamento dei due corpi nel corso degli anni. La Luna si allontana infatti di 3,8 centimetri all'anno<ref>{{Cita web |url=http://www.physics.ucsd.edu/~tmurphy/apollo/doc/Bender.pdf |titolo=The Lunar Laser Ranging Experiment |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215000752/http://www.physics.ucsd.edu/~tmurphy/apollo/doc/Bender.pdf |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
==== Motivazione del fenomeno ====
[[File:Tidal braking IT.svg|min|sinistra|L'attrazione gravitazionale della luna "trascina" il lobo di marea, leggermente in avanti, contro il moto di rotazione della Terra]]
L'allontanamento progressivo della Luna dalla Terra è dovuto alle [[forza di marea|forze di marea]] esercitate dal satellite sul pianeta. Le masse d'acqua oceaniche presenti sulla Terra vengono attratte dalla Luna e si protendono nella direzione Terra-Luna, con un leggero disallineamento a causa del [[periodo di rotazione]] terrestre inferiore al [[periodo di rivoluzione]] lunare. L'attrazione che la Luna esercita su questo lobo di marea ha una componente nella direzione opposta alla rotazione terrestre. Questa azione comporta un rallentamento del momento angolare terrestre, mentre la sua [[Principi della dinamica#Terzo principio detto di azione e reazione|reazione]] incrementa il momento angolare della Luna con un suo conseguente e progressivo trasferimento su un'orbita a quota più elevata<ref>{{Cita web |url=http://www.evolbiol.ru/sorohtin08.pdf |titolo=ПРОЦЕСС ВЫДЕЛЕНИЯ ЗЕМНОГО ЯДРА (il processo di formazione del nucleo terrestre) |lingua=russo |accesso=16 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924004716/http://www.evolbiol.ru/sorohtin08.pdf |dataarchivio=24 settembre 2015}}</ref>. Da notare che, sebbene la Luna venga accelerata, la velocità del suo moto diminuisce a causa dell'aumento della quota dell'orbita<ref name="marea">{{Cita web |url=http://www.astronomynotes.com/gravappl/s10.htm |titolo=Tides |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170519014143/http://www.astronomynotes.com/gravappl/s10.htm |dataarchivio=19 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
==== Evoluzione storica ====
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===== Situazione attuale =====
Nel passare degli anni, il giorno della Terra si è ridotto fino ad arrivare alle 24 ore di oggi e la Luna si è allontanata fino a {{M|384000|ul=km}} e l'attrito mareale ne ha stabilizzato la rotazione fino a renderla sincrona con la rivoluzione. La Luna si allontana di {{M|38|ul=mm}}<ref>{{Cita web |url=http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEhelp/ApolloLaser.html |titolo=Measuring the moon distance |lingua=ingleseen |accesso=6 maggio 2017 |urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20110812130533/http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEhelp/ApolloLaser.html |dataarchivio=12 agosto 2011 |urlmorto=no}}</ref> all'anno e la Terra rallenta la rotazione di 2,3 [[millisecondo|millisecondi]] ogni secolo<ref name="marea" />.
 
=== Confronto con altri sistemi ===
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La Luna è un corpo celeste [[differenziazione planetaria|internamente differenziato]]: come la Terra ha una [[crosta (esogeologia)|crosta]] [[geochimica]]mente distinta, un [[mantello (esogeologia)|mantello]], la cui [[astenosfera]] è parzialmente fusa (di fatto le [[Onde sismiche#Onde S|onde S]] rilevate dai sismografi non sono in grado di attraversarla)<ref>{{Cita |Karttunen |p. 165}}.</ref>, e un [[nucleo (esogeologia)|nucleo]].
 
La parte interna del nucleo, con un raggio di 240&nbsp;km, è ricca di ferro allo stato solido ed è circondata da un guscio esterno fluido costituito principalmente da ferro liquido, con un raggio di circa 300&nbsp;km. Attorno al nucleo si trova una [[fase (chimica)|fase]] parzialmente fusa con un raggio di circa 500&nbsp;km<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/topics/moonmars/features/lunar_core.html |titolo=NASA Research Team Reveals Moon Has Earth-Like Core |editore=NASA |data=01.06.11 |lingua=ingleseen |urlarchivio=https://www.webcitation.org/66BdXGozx?url=http://www.nasa.gov/topics/moonmars/features/lunar_core.html |dataarchivio=15 marzo 2012 |urlmorto=no}}</ref>. La sua composizione non è stata ancora pienamente identificata, ma si dovrebbe trattare di ferro metallico in lega con piccole quantità di [[zolfo]] e [[nichel]]; sono le analisi della variabilità della rotazione lunare a indicare che esso è almeno parzialmente fuso<ref>{{Cita pubblicazione |nome=J.G. |cognome=Williams |coautori=Turyshev, S.G.; Boggs, D.H.; Ratcliff, J.T. |anno=2006 |titolo=Lunar laser ranging science: Gravitational physics and lunar interior and geodesy |rivista=Advances in Space Research |volume=37 |numero=1 |lingua=en |doi=10.1016/j.asr.2005.05.013 |bibcode=2006AdSpR..37...67W |pagina=6771 |arxiv=gr-qc/0412049}}</ref>.
 
Si ritiene che questa struttura si sia sviluppata attraverso una cristallizzazione frazionata dell'oceano di magma che ricopriva il satellite 4,5 miliardi di anni fa, al tempo della sua formazione<ref name="ref_A" />.
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La [[topografia]] della Luna è stata misurata utilizzando tecniche come l'altimetria [[laser]] e l'analisi stereoscopica delle immagini<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Paul D.. Spudis; A. Cook; M. Robinson; B. Bussey; B. Fessler |data=01/1998 |titolo=Topography of the South Polar Region from Clementine Stereo Imaging |rivista=Workshop on New Views of the Moon: Integrated Remotely Sensed, Geophysical, and Sample Datasets |lingua=en |bibcode=1998nvmi.conf...69S |pagina=69}}</ref>.
 
La caratteristica topografica più rilevante è l'enorme [[Bacino Polo Sud-Aitken]], situato sulla [[faccia nascosta della Luna]] e pertanto non direttamente visibile da noi. Si tratta di un vasto [[Cratere meteoritico|cratere da impatto]] di circa 2&nbsp;500&nbsp;km di diametro, il più grande del nostro satellite e uno dei più estesi dell'intero sistema solare<ref name="Spudis1994">{{Cita pubblicazione |nome=Paul D. |cognome=Spudis |coautori=Robert A. Reisse; Jeffrey J. Gillis |anno=1994 |titolo=Ancient Multiring Basins on the Moon Revealed by Clementine Laser Altimetry |rivista=Science |volume=266 |numero=5192 |pp=1848-1851 |lingua=en |doi=10.1126/science.266.5192.1848 |bibcode=1994Sci...266.1848S |PMID=17737079}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |nome=C.M. |cognome=Pieters |nome2=S. |cognome2=Tompkins |nome3=J.W. |cognome3=Head |anno=1997 |titolo=Mineralogy of the Mafic Anomaly in the South Pole‐Aitken Basin: Implications for excavation of the lunar mantle |rivista=Geophysical Research Letters |volume=24 |numero=15 |pp=1903-1906 |lingua=en |doi=10.1029/97GL01718 |bibcode=1997GeoRL..24.1903P |url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/97GL01718/abstract |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161009120312/http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/97GL01718/abstract |dataarchivio=9 ottobre 2016 |urlmorto=no |nome4=P.C. |cognome4=Hess}}</ref>. Oltre alle dimensioni, il cratere vanta anche due altri primati: con i suoi 13&nbsp;km di profondità contiene il punto più basso dell'intera superficie lunare<ref name="Spudis1994" /><ref>{{Cita web |url=http://www.psrd.hawaii.edu/July98/spa.html |titolo=The Biggest Hole in the Solar System |cognome=Taylor |nome=G.J. |editore=Planetary Science Research Discoveries, Hawai'i Institute of Geophysics and Planetology |data=17 luglio 1998 |lingua=ingleseen |accesso=8 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070820042129/http://www.psrd.hawaii.edu/July98/spa.html |dataarchivio=20 agosto 2007 |urlmorto=no}}</ref> mentre la massima elevazione del satellite si trova sul suo bordo nord-est. Si ritiene che quest'area sia il risultato di un impatto obliquo che ha portato alla formazione del bacino<ref>{{Cita pubblicazione |nome=P. H. |cognome=Schultz |data=03/1997 |anno=2008 |titolo=Forming the south-pole Aitken basin – The extreme games |rivista=Conference Paper, 28th Annual Lunar and Planetary Science Conference |volume=28 |lingua=en |bibcode=1997LPI....28.1259S |url=https://archive.org/details/rome0000schu_z0x9 |pagina=1259}}</ref>.
 
Anche altri grandi bacini da impatto come [[Mare Imbrium]], [[Mare Serenitatis]], [[Mare Crisium]], [[Mare Smythii]] e [[Mare Orientale]] posseggono vaste depressioni e bordi molto elevati<ref name="Spudis1994" />. L'emisfero nascosto della Luna ha un'elevazione media di 1,9&nbsp;km più alta rispetto a quella dell'emisfero visibile<ref name="W06" />.
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== Superficie ==
{{vedi anche|Superficie della Luna}}
La superficie della Luna è fatta di due categorie principali: i [[Mare (esogeologia)|mari]] e i crateri. I mari sono quel che resta della passata attività vulcanica e sono di origine basaltica; l'origine risale a più di un miliardo di anni fa<ref>{{Cita web |url=https://solarsystem.nasa.gov/planets/profile.cfm?Object=Moon&Display=OverviewLong |titolo=Earth's Moon: Read More |lingua=ingleseen |accesso=9 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151208045240/https://solarsystem.nasa.gov/planets/profile.cfm?Object=Moon&Display=OverviewLong |dataarchivio=8 dicembre 2015 |urlmorto=no}}</ref>. I crateri, invece, sono generati esclusivamente da impatti con asteroidi e non sono frutto di attività geologiche interne.
 
=== Mari ===
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[[File:MareSmithiiTG.jpg|min|sinistra|[[Interazione gravitazionale|Gravità]] nel [[Mare Smythii]], confronto tra mappa topografica (in alto) e mappa gravitazionale (in basso). In rosso le elevazioni, in blu le depressioni]]
Le macchie scure pianeggianti sul lato visibile della Luna sono ben visibili anche a occhio nudo e ai tempi delle prime osservazioni astronomiche non si conosceva affatto la composizione della superficie e per questo si ipotizzò che fossero dei veri e propri mari. Si tratta in verità di pianure basaltiche, originatesi da antiche eruzioni di materiale incandescente seguite all'impatto con asteroidi particolarmente massicci. La maggiore [[albedo]] delle montagne lunari (formate da rocce più antiche) è dovuta alla presenza di [[regolite]], che riflette più luce rispetto al basalto, formatasi dall'impatto di innumerevoli micrometeoriti nel corso di centinaia di milioni di anni di storia lunare.
Queste pianure basaltiche occupano il 17% della superficie<ref>{{Cita web |url=https://solarsystem.nasa.gov/multimedia/display.cfm?IM_ID=800 |titolo=Lunar Maria |lingua=ingleseen |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150421130250/http://solarsystem.nasa.gov/multimedia/display.cfm?IM_ID=800 |dataarchivio=21 aprile 2015 |urlmorto=sì}}</ref> e sono quasi assenti sulla faccia nascosta: l'unico degno di nota è il [[Mare Moscoviense]] che è anche il più profondo dell'intera superficie.
 
Alcuni di questi presentano una tale [[concentrazione di massa]] da provocare anomalie gravitazionali: l'intensità del campo gravitazionale dovrebbe diminuire in prossimità di tali depressioni, invece se ne misura un aumento<ref>{{Cita pubblicazione |nome=Paul |cognome=Muller |nome2=William |cognome2=Sjogren |anno=1968 |titolo=Mascons: lunar mass concentrations |rivista=Science |volume=161 |numero=3842 |pp=680-684 |lingua=en |doi=10.1126/science.161.3842.680 |id=1968Sci...161..680M |PMID=17801458}}</ref>.
 
Il mare più grande è l'[[Oceanus Procellarum]], chiamato anche Mare Eoum<ref>{{Cita |Whitaker |p. 33}}.</ref>, mare orientale, e si estende per una superficie di oltre un milione di chilometri quadrati. È stato il luogo di atterraggio di molte sonde robotiche del [[programma Luna]]<ref>{{Cita web |url=http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1966-006A |titolo=Luna 9 |lingua=ingleseen |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215000905/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1966-006A |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref> e [[Programma Surveyor|Surveyor]]<ref>{{Cita web |url=https://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19690027073.pdf |titolo=Surveyor Program Results |lingua=ingleseen |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170504004120/https://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19690027073.pdf |dataarchivio=4 maggio 2017 |urlmorto=no}}</ref> ed è stato anche scelto per l'atterraggio della missione umana [[Apollo 12]].
 
=== Crateri ===
I [[crateri lunari]] occupano la maggior parte della superficie della luna e sono di diversi tipi. I crateri più antichi hanno permesso la datazione dell'[[intenso bombardamento tardivo]] che ha coinvolto la Terra 4 miliardi di anni fa. Il più visibile di essi è il [[Cratere Tycho]], ben visibile anche a occhio nudo, che prese il nome dall'astronomo [[Tycho Brahe]]; pur non essendo molto grande è datato solo 100 milioni di anni<ref>{{Cita web |url=https://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/multimedia/lroimages/lroc-20100114-tycho.html |titolo=The Floor of Tycho Crater |lingua=ingleseen |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170330203111/https://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/multimedia/lroimages/lroc-20100114-tycho.html |dataarchivio=30 marzo 2017 |urlmorto=no}}</ref> e i detriti successivi all'impatto hanno lasciato segni a raggiera con un'albedo molto elevata, che non sono stati erosi da impatti successivi come per i crateri più antichi.
[[File:Crateri Lunari.jpg|min|[[Cratere Plato]] e [[Sinus Iridum]]]]
Altri crateri degni di nota sono i crateri [[cratere Peary|Peary]] e [[Cratere Malapert|Malapert]], situati rispettivamente in prossimità del polo nord e sud lunare. La peculiarità di questi crateri è di avere i bordi quasi sempre illuminati dal sole e i centri al buio totale, grazie alla loro posizione esterna e alla scarsa inclinazione dell'asse lunare. Sebbene l'illuminazione media annua raggiunga un massimo di 89% ai bordi<ref>{{Cita web |url=https://sservi.nasa.gov/articles/selene-data-suggests-no-perpetual-sunlight-on-lunar-poles/ |titolo=SELENE data suggests no perpetual sunlight on lunar poles |lingua=ingleseen |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215001320/https://sservi.nasa.gov/articles/selene-data-suggests-no-perpetual-sunlight-on-lunar-poles/ |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>, i centri sono al 100% al buio per tutti i giorni dell'anno e non sono soggetti agli effetti del vento solare: potrebbero quindi contenere elementi volatili cristallizzati, come l'acqua, ed essere di interesse per una futura missione spaziale.
 
=== Mappa della superficie ===
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La prima mappa della Luna risale al 3000 a.C., un'illustrazione più che una mappa vera e propria, disegnata col carbone su una tomba di [[Brú na Bóinne|Knowth]] in [[Irlanda]]<ref>{{Cita pubblicazione |nome=Philip J. |cognome=Stooke |anno=1994 |mese=febbraio |titolo=Neolithic Lunar Maps at Knowth and Baltinglass, Ireland |rivista=Journal for the History of Astronomy |p=39 |lingua=en |accesso=aprile 2015 |id=1994JHA....25...39S |url=http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?1994JHA....25...39S&amp;data_type=PDF_HIGH&amp;whole_paper=YES&amp;type=PRINTER&amp;filetype=.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215000514/http://articles.adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-iarticle_query?1994JHA....25...39S&data_type=PDF_HIGH&whole_paper=YES&type=PRINTER&filetype=.pdf |dataarchivio=15 febbraio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. È dal [[XVII secolo]] che gli astronomi iniziarono a mappare la faccia visibile della superficie e assegnare nomi agli elementi principali, con [[Leonardo da Vinci|Leonardo]], [[Galileo Galilei|Galileo]] e [[Thomas Harriot|Harriot]], soprattutto dopo l'invenzione del [[telescopio]].
 
Molti dei mari e dei crateri hanno ricevuto una denominazione. Dal 1919, l'[[Unione Astronomica Internazionale|Unione astronomica internazionale]] si occupa di catalogare gli elementi della superficie lunare e assegnare loro un nome ufficiale<ref>{{Cita web |url=http://planetarynames.wr.usgs.gov/Page/Introduction |titolo=Planetary Names: Introduction |lingua=ingleseen |accesso=9 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170709103123/https://planetarynames.wr.usgs.gov/Page/Introduction |dataarchivio=9 luglio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Oltre agli elementi sopra citati, anche altri elementi meno comuni hanno ricevuto una denominazione, come monti, catene, fossi, valli e altro ancora<ref>{{Cita web |url=http://planetarynames.wr.usgs.gov/Page/MOON/target |titolo=Target: The Moon |lingua=en |accesso=9 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170709071139/https://planetarynames.wr.usgs.gov/Page/MOON/target |dataarchivio=9 luglio 2017 |urlmorto=no}}</ref>. Dagli [[anni 1970]], anche agli elementi della faccia nascosta, fino ad allora sconosciuti, è stata assegnata una nomenclatura.
 
== La Luna nel mito e nella cultura di massa ==
[[File:Caspar David Friedrich 045 light.jpg|min|sinistra|La luna protagonista in un quadro di [[Caspar David Friedrich|Friedrich]]]]
{{vedi anche|Luna (astrologia)|Divinità lunare}}
La Luna è spesso protagonista in molte mitologie e credenze popolari. Le numerose [[Divinità lunare|divinità lunari]] sono spesso femminili, come le dee greche [[Selene]]<ref>{{Cita web |url=https://demgol.units.it/lemma.do?id=43 |titolo=Dizionario Etimologico della Mitologia Greca |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170427010831/https://demgol.units.it/lemma.do?id=43 |dataarchivio=27 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref> e [[Artemide]], e le loro equivalenti romane [[Luna (divinità)|Luna]] e [[Diana]]. Si possono trovare anche divinità maschili, come [[Sin (divinità)|Nanna]] o [[Sin (divinità)|Sin]]<ref>{{Cita web |url=http://repository.upenn.edu/dissertations/AAI8603645/ |titolo=A study of the Sumerian moon-god, nanna/suen (Mesopotamia, religion, ancient) |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170427100949/http://repository.upenn.edu/dissertations/AAI8603645/ |dataarchivio=27 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref> dei Mesopotamici, [[Thot]]<ref>{{Cita |Budge |pp. 412-413}}.</ref> degli Egiziani, [[Men (divinità)|Men]]<ref>{{Cita web |url=http://www.paleolithicartmagazine.org/pagina5.html |titolo=La più antica rappresentazione conosciuta della luna (paleolitico superiore, Vara, Savona, Liguria, Italia) |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120615172620/http://www.paleolithicartmagazine.org/pagina5.html |dataarchivio=15 giugno 2012 |urlmorto=no}}</ref> dei Frigi e il dio giapponese [[Tsukuyomi]]<ref>{{Cita web |url=http://www.enryo.ro/carti/Japanese%20mythology%20A%20to%20Z.pdf |titolo=Japanese Mythology A to Z |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171119221829/http://www.enryo.ro/carti/Japanese%20mythology%20A%20to%20Z.pdf |dataarchivio=19 novembre 2017 |urlmorto=sì}}</ref> e anche [[Luna (Terra di Mezzo)|Isil]], che fa parte della mitologia di [[Arda (Terra di Mezzo)|Arda]], mondo immaginario creato da [[J. R. R. Tolkien]].
 
Presso la [[Induismo|religione induista]], un aneddoto mitologico avente come protagonista [[Ganesha]] (la divinità dalla testa d'elefante) spiega l'origine delle [[fasi lunari]] (v. ''[[Ganesha#Ganesha e la Luna|Ganesha e la Luna]]''). A [[Maometto]] viene attribuito il miracolo della [[divisione della luna]]<ref>{{Cita web |url=http://www.cyberistan.org/islamic/farmas.html |titolo=Chakrawati Farmas King of Malabar, India |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170430104539/http://www.cyberistan.org/islamic/farmas.html |dataarchivio=30 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Parole come "lunatico" sono derivate dalla Luna, a causa della credenza popolare che essa sia una causa di [[Follia|pazzia]] periodica<ref>{{Cita web |url=http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=lunacy-and-the-full-moon |titolo=Lunacy and the Full Moon |lingua=ingleseen |accesso=7 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091016163312/http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=lunacy-and-the-full-moon |dataarchivio=16 ottobre 2009 |urlmorto=no}}</ref>.
 
La Luna ([[Luna crescente|crescente]]) con una stella è stato il simbolo, adottato per la prima volta da [[Mustafa III]] (1757–1774) e poi definitivamente scelto da [[Abdul Hamid I]] (1774–1789) e [[Selim III]] (1789–1807), dell'[[Impero ottomano]] ed è tuttora presente in alcune bandiere degli Stati musulmani<ref name="islamencyclopedia">{{Cita libro |titolo=İslâm Ansiklopedisi |url=http://www.islamansiklopedisi.info/dia/ayrmetin.php?idno=040298 |accesso=26 maggio 2018 |data=1991 |editore=Türkiye Diyanet Vakfı |città=Istanbul |lingua=turco |p=298 |volume=4 |dataarchivio=10 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151210230234/http://www.islamansiklopedisi.info/dia/ayrmetin.php?idno=040298 |urlmorto=no}}</ref>.
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Anche gli antichi proverbi popolari si occupano estesamente dell'influenza della Luna su tutti gli aspetti della vita contadina, basti pensare al proverbio: «[[Luna di grappoli a gennaio luna di racimoli a febbraio]]»<ref>{{Cita |Lapucci |pp. 36-37}}.</ref>
 
Nella [[mitologia]] medioevale, la Luna piena occupa una posizione importante: si credeva che i [[licantropo|lupi mannari]] si trasformassero alla luce della Luna, credenza con origini risalenti all'[[antichità classica]]<ref>{{Cita libro |autore=Petronio |wkautore=Petronio Arbitro |titolo=[[Satyricon]] |p=62}}</ref>; inoltre, sin dall'[[età romana]], [[stregoneria|stregoni]] e [[strega|streghe]] si riuniscono per i loro [[Esbat]]<ref>{{Cita web |url=https://www.thoughtco.com/esbat-rite-celebrate-the-full-moon-2562864 |titolo=Hold an Esbat Rite - Celebrate the Full Moon |lingua=ingleseen |accesso=8 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170427095723/https://www.thoughtco.com/esbat-rite-celebrate-the-full-moon-2562864 |dataarchivio=27 aprile 2017 |urlmorto=no}}</ref>, rituale che, attraverso la [[Tarda antichità]], il [[Medioevo]], il [[Rinascimento]], la [[Storia moderna]] e [[Storia contemporanea|contemporanea]] si è tramandato fino ad oggi ed è tuttora praticato<ref>{{Cita web |url=https://www.templumdianae.com/calendario-lune-piene-esbat-2018/ |titolo=Templum Dianæ - calendario lune piene - esbat 2018 |accesso=12 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190322141415/https://www.templumdianae.com/calendario-lune-piene-esbat-2018/ |dataarchivio=22 marzo 2019 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Altre credenze riguardano il [[sonnambulismo]], che secondo le credenze popolari avviene in presenza di luna piena<ref>{{Cita web |url=http://www.donnaclick.it/salute-donna/11683/il-condizionamento-lunare-in-che-modo-la-luna-influenza-il-nostro-benessere/ |titolo=IL CONDIZIONAMENTO LUNARE: IN CHE MODO LA LUNA INFLUENZA IL NOSTRO BENESSERE? |accesso=27 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171227235601/http://www.donnaclick.it/salute-donna/11683/il-condizionamento-lunare-in-che-modo-la-luna-influenza-il-nostro-benessere/ |dataarchivio=27 dicembre 2017 |urlmorto=no}}</ref>, così come si crede che la Luna possa attirare i [[terremoti]]<ref>{{Cita web |url=https://www.focus.it/ambiente/natura/luna-nuova-luna-piena-e-grandi-terremoti |titolo=Grandi terremoti: c'è relazione con la Luna? |accesso=27 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171227235424/https://www.focus.it/ambiente/natura/luna-nuova-luna-piena-e-grandi-terremoti |dataarchivio=27 dicembre 2017 |urlmorto=no}}</ref>.
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* {{Cita libro |nome=E. A. Wallis |cognome=Budge |titolo=The Gods of the Egyptians |url=https://archive.org/details/godsofegyptianso00budg_0 |anno=1969 |lingua=en |volume=1 |cid=Budge |ISBN=0-486-22055-9}}
* {{Cita libro |nome=Walter Eugene |cognome=Clark |titolo=The Aryabhatiya Of Aryabhata: An Ancient Indian Work On Mathematics And Astronomy |anno=2010 |lingua=en |cid=Clark |ISBN=1-162-91951-5}}
* {{Cita libro |nome=Ruth |cognome=Globus |curatore=Richard D. Johnson & Charles Holbrow |titolo=Space Settlements: A Design Study |url=http://settlement.arc.nasa.gov/75SummerStudy/5appendJ.html |accesso=17 marzo 2010 |anno=1977 |editore=NASA |lingua=ingleseen |cid=Globus |dataarchivio=31 maggio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100531205037/http://settlement.arc.nasa.gov/75SummerStudy/5appendJ.html |urlmorto=sì}}
* Walter Ferreri, ''La Luna'', Milano, Gruppo B Editore, 2009, ISBN 978-88-95650-29-6
* {{Cita libro |nome=Alfonso |cognome=Fresa |titolo=La luna: movimenti, configurazioni, influenze e culto |anno=1953 |editore=Hoepli |città=Milano |cid=Fresa}}
* {{Cita libro |autore=Fulvio Fusco |titolo=Pianeti e Esopianeti. Nuove scoperte |anno=2014 |editore=Youcanprint |cid=Fusco |ISBN=88-911-5450-4}}
* {{Cita libro |autore=[[Fratelli Grimm|Grimm]] |titolo=Deutsches Wörterbuch |url=http://woerterbuchnetz.de/DWB/ |edizione=versione digitale |anno=1854 |lingua=tedesco |capitolo=MOND |url_capitolo=http://woerterbuchnetz.de/DWB/?sigle=DWB&lemid=GM06838&hitlist=&patternlist=&mode=Gliederung |cid=Grimm}}
* {{Cita libro |nome=Robin |cognome=Hard |titolo=The Routledge Handbook of Greek Mythology |url=http://books.google.ch/books?id=rX5oCVSuimUC&pg=PA46&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false |anno=2004 |editore=Psychology Press |lingua=ingleseen |cid=Hard |ISBN=0-415-18636-6}}
* {{Cita libro |nome=Jamey L. |cognome=Jenkins |titolo=Come si osserva il Sole. Metodi e tecniche per l'astronomo non professionista |anno=2010 |editore=Springer-Verlag Mailand |cid=Jenkins |ISBN=978-88-470-1627-9}}
* {{Cita libro |nome=H. |cognome=Karttunen |titolo=Fundamental Astronomy |edizione=quinta edizione |anno=2006 |editore=Springer Berlin Heidelberg |città=New York |lingua=en |p=165 |cid=Karttunen |etal=si}}
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* {{Cita libro |nome=Carlo |cognome=Lapucci |nome2=Anna Maria |cognome2=Antoni |titolo=Proverbi del mese |anno=1985 |editore=Garzanti |cid=Lapucci |ISBN=88-11-92572-X}}
* {{Cita libro |autore=Nautical Almanac Offices of the United Kingdom and the United States of America |titolo=Explanatory Supplement to the Astronomical Ephemeris and the American Ephemeris and Nautical Almanac |anno=1961 |lingua=en |cid=Nautical Almanac}}
* {{Cita libro |nome=Joseph |cognome=Needham |titolo=Science and Civilisation in China: Volume 3, Mathematics and the Sciences of the Heavens and the Earth |url=https://books.google.sk/books?id=jfQ9E0u4pLAC&redir_esc=y&hl=it |anno=1959 |editore=Cambridge University Press |lingua=ingleseen |cid=Needham |ISBN=978-0-521-05801-8}}
* {{Cita libro |nome=Frederick |cognome=Robert |titolo=L'influsso della luna sulle coltivazioni |anno=1989 |editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Robert |ISBN=88-206-2124-X}}
* {{Cita libro |autore=A. I. Sabra |titolo=[[Dictionary of Scientific Biography]] |editore=[[Charles Scribner's Sons]] |città=Detroit |lingua=en |capitolo=Ibn Al-Haytham, Abū ʿAlī Al-Ḥasan Ibn Al-Ḥasan |cid=Sabra}}
* {{Cita libro |nome=K. V. |cognome=Sarma |titolo=Encyclopaedia of the History of Science, Technology, and Medicine in Non-Western Cultures |anno=2008 |editore=Helaine Selin |lingua=ingleseen |cid=Sarma |ISBN=978-1-4020-4559-2}}
* {{Cita libro |autore=Emilio Sassone Corsi |titolo=Il sole nero |anno=2005 |editore=Gremese Editore |cid=Corsi |ISBN=88-8440-384-7}}
* {{Cita libro |nome=J. |cognome=Schubert |titolo=Jupiter: The Planet, Satellites, and Magnetosphere |url=https://archive.org/details/isbn_9780521818087 |anno=2004 |editore=Cambridge University Press |lingua=ingleseen |cid=Schubert |ISBN=978-0-521-81808-7 |etal=si}}
* {{Cita libro |nome=Rick |cognome=Stroud |titolo=The Book of the Moon |url=https://archive.org/details/bookofmoon0000stro |anno=2009 |editore=Walken and Company |lingua=ingleseen |cid=Stroud |ISBN=0-8027-1734-9}}
* {{Cita libro |nome=Stuart Ross |cognome=Taylor |titolo=Lunar science: A post-Apollo view |url=http://articles.adsabs.harvard.edu//full/1975lspa.book.....T/0000064.000.html |anno=1975 |editore=New York, Pergamon Press, Inc. |lingua=ingleseen |cid=Taylor}}
* {{Cita libro |nome=Ewen A. |cognome=Whitaker |titolo=Mapping and Naming the Moon |url=http://books.google.ch/books?hl=it&id=aV1i27jDYL8C&q=eoum#v=snippet&q=eoum&f=false |anno=2003 |editore=Cambridge University Press |lingua=ingleseen |cid=Whitaker}}
 
== Voci correlate ==