Jon Voight: differenze tra le versioni
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Nacque secondogenito da Elmer Voight (1909-1973) e Barbara Kamp (1910-1995), tra i fratelli Barry e James Elmer. I suoi nonni materni erano di origine [[Germania|tedesca]] mentre il nonno paterno era un immigrato [[slovacchia|slovacco]] (il vero cognome era Vojtka). Studiò alla scuola maschile [[Archbishop Stepinac High School]] nella vicina [[White Plains (New York)|White Plains]], dove iniziò ad interessarsi alla recitazione, esordendo in [[teatro]] nel ruolo di [[Puck (Sogno di una notte di mezza estate)|Puck]] nel ''[[Sogno di una notte di mezza estate]]''. Dopo essersi diplomato nel 1956, proseguì gli studi, in [[Arte]], alla [[Università Cattolica d'America|Catholic University of America]] di [[Washington]], terminati i quali, con la [[laurea]] nel 1960, si trasferì a [[New York]].
La sua [[carriera]] iniziò nei [[musical]] di [[Broadway]]. Sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]] partecipò a numerosi serial televisivi. Il debutto sul grande schermo avvenne nel 1967 nel film ''[[L'ora delle pistole]]'' con [[James Garner]]. Il primo ruolo di rilievo giunse nel 1969, quando fu protagonista di ''[[Un uomo da marciapiede]]'', al fianco di un giovane [[Dustin Hoffman]]. Per la sua notevole interpretazione nella parte del giovane [[Prostituzione maschile|gigolò]] Joe Buck, ottenne la sua prima candidatura al premio Oscar. L'ambito riconoscimento quale miglior attore arrivò dieci anni dopo per la sua interpretazione di Luke, il reduce paraplegico della [[guerra del Vietnam]], in ''[[Tornando a casa (film 1978)|Tornando a casa]]'', diretto da [[Hal Ashby]]. Nel 1979 interpretò anche il ruolo del pugile protagonista che muore alla fine dell'incontro, nel film di Franco Zeffirelli ''Il Campione'', remake della pellicola girata nel 1933 da King Vidor.
== Vita privata ==
Padrino dell'attrice [[Skyler Shaye]], è stato sposato dal 1962 al 1967 con l'attrice [[Lauri Peters]]; nel 1971 sposò in seconde nozze Marcheline Bertrand (i due si separarono nel 1976 e infine divorziarono nel 1978), che gli diede due figli, [[James Haven]] ed [[Angelina Jolie]], i quali seguiranno le sue orme nel mondo del cinema.
== Visione politica ==
Orientato in gioventù su posizioni [[Liberal (Stati Uniti)|liberal]], fu simpatizzante di [[John F. Kennedy]],<ref name="mojo">{{cita web|data=8 settembre 2007 |nome=Scott |cognome=Holleran |titolo=Interview: Actor Jon Voight |url=http://www.boxofficemojo.com/features/?id=2381&pagenum=all&p=.htm |sito=[[Box Office Mojo]] |accesso=9 giugno 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110316010543/http://www.boxofficemojo.com/features/?id=2381&pagenum=all&p=.htm |urlmorto= }}</ref> supportò attivamente la candidatura alla presidenza di [[George McGovern]]<ref>{{Cita libro|isbn=978-0-684-87076-2 |editore=[[Simon & Schuster]] |titolo=My father's daughter |url=https://archive.org/details/myfathersdaughte00sina |autore1=Tina Sinatra |wkautore=Tina Sinatra |autore2=Jeff Coplon |p=[https://archive.org/details/myfathersdaughte00sina/page/140 140] |anno=2000}}</ref> e prese pubblicamente posizione contro l'intervento statunitense nella [[guerra del Vietnam]].<ref name="wash" /> Il 28 luglio 2008 pubblicò un [[op-ed|editoriale]] sul ''[[The Washington Times|Washington Times]]'' in cui sostanzialmente rinnegò le sue posizioni giovanili, affermando che i movimenti pacifisti fossero stati guidati dalla "propaganda [[marxista]]" e che fossero corresponsabili dell'ascesa dei regimi comunisti in [[Vietnam]] e [[Cambogia]]. Al contempo affermò che la candidatura di [[Barack Obama]] alla presidenza fosse un primo passo per cancellare la morale pubblica e creare un'America "socialista".<ref name="wash">{{cita news|url=http://www.washingtontimes.com/news/2008/jul/28/voight/ |pubblicazione=[[The Washington Times]] |titolo=My Concerns for America |data=28 luglio 2008 |accesso=30 luglio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080730100227/http://www.washingtontimes.com/news/2008/jul/28/voight/ |urlmorto= }}</ref> Negli anni successivi Voight si posizionò apertamente in favore del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]: nel 2012 diede il suo appoggio alla candidatura di [[Mitt Romney]],<ref>{{cita web|url=https://www.politico.com/blogs/click/2012/01/jon-voight-endorses-mitt-romney-112761 |titolo=Jon Voight Endorses Mitt Romney |autore=McDevitt, Caitlin |sito=Politico |data=30 gennaio 2012 |accesso=21 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201030426/https://www.politico.com/blogs/click/2012/01/jon-voight-endorses-mitt-romney-112761 |urlmorto= }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/jon-voight-endorses-donald-trump-873931 |titolo=Jon Voight Endorses Donald Trump for president |autore=Parker, Ryan |sito=The Hollywood Reporter |data=9 marzo 2016 |accesso=21 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171125174754/https://www.hollywoodreporter.com/news/jon-voight-endorses-donald-trump-873931 |urlmorto= }}</ref> per poi esporsi in maniera ancor più netta in favore di [[Donald Trump]], che nel maggio 2019 definì «il più grande presidente dai tempi di [[Abraham Lincoln]]».<ref>{{cita web|cognome1=Holcombe |nome1=Madeline |titolo=Oscar winner calls Trump the greatest president since Lincoln |url=https://edition.cnn.com/2019/05/25/politics/jon-voight-trump-twitter-lincoln/index.html |editore=CNN |accesso=25 maggio 2019 |data=25 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190525134712/https://edition.cnn.com/2019/05/25/politics/jon-voight-trump-twitter-lincoln/index.html |urlmorto= }}</ref>▼
▲Negli anni successivi Voight si posizionò apertamente in favore del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]: nel 2012 diede il suo appoggio alla candidatura di [[Mitt Romney]],<ref>{{cita web|url=https://www.politico.com/blogs/click/2012/01/jon-voight-endorses-mitt-romney-112761 |titolo=Jon Voight Endorses Mitt Romney |autore=McDevitt, Caitlin |sito=Politico |data=30 gennaio 2012 |accesso=21 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201030426/https://www.politico.com/blogs/click/2012/01/jon-voight-endorses-mitt-romney-112761 |urlmorto= }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/jon-voight-endorses-donald-trump-873931 |titolo=Jon Voight Endorses Donald Trump for president |autore=Parker, Ryan |sito=The Hollywood Reporter |data=9 marzo 2016 |accesso=21 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171125174754/https://www.hollywoodreporter.com/news/jon-voight-endorses-donald-trump-873931 |urlmorto= }}</ref> per poi esporsi in maniera ancor più netta in favore di [[Donald Trump]], che nel maggio 2019 definì «il più grande presidente dai tempi di [[Abraham Lincoln]]».<ref>{{cita web|cognome1=Holcombe |nome1=Madeline |titolo=Oscar winner calls Trump the greatest president since Lincoln |url=https://edition.cnn.com/2019/05/25/politics/jon-voight-trump-twitter-lincoln/index.html |editore=CNN |accesso=25 maggio 2019 |data=25 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190525134712/https://edition.cnn.com/2019/05/25/politics/jon-voight-trump-twitter-lincoln/index.html |urlmorto= }}</ref>
Nel novembre 2020, subito dopo le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2020|elezioni presidenziali]], l'attore espresse il proprio disappunto per la vittoria di Biden, affermando di condividere l'idea che essa fosse stata viziata da brogli: esortò quindi il [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|collegio elettorale]] a non certificare il voto, in nome della «battaglia della rettitudine contro Satana», definendo i democratici «sinistrorsi [...] malvagi, corrotti e [che] vogliono distruggere questa nazione».<ref>{{cita tweet|utente=jonvoight |wkautore=Jon Voight |numero=1326323889417322497 |data=11 Nov 2020 |titolo=We all know the truth.}}</ref><ref>{{cita news|url=https://thehill.com/blogs/in-the-know/in-the-know/525454-jon-voight-says-fighting-lie-biden-won-is-greatest-fight-since |titolo=Jon Voight says fighting 'lie' Biden won is 'greatest fight since the Civil War' |nome=Sarah |cognome=Polus |opera=[[The Hill (giornale)|The Hill]] |data=11 novembre 2020 |accesso=28 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201128131644/https://thehill.com/blogs/in-the-know/in-the-know/525454-jon-voight-says-fighting-lie-biden-won-is-greatest-fight-since |urlmorto= }}</ref> Nel novembre 2023 Voight si schierò a favore di [[Israele]] nella [[guerra di Gaza]], contrapponendosi apertamente alla figlia [[Angelina Jolie]].<ref>{{cita web|url=https://www.insider.com/jon-voight-slams-daughter-angelina-jolie-palestine-israel-war-stance-2023-11 |titolo=Jon Voight slams daughter Angelina Jolie for her anti-Israel stance: 'I'm so disappointed' |editore=Insider |data=5 novembre 2023 }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.euronews.com/culture/2023/11/07/jon-voight-disappointed-by-daughter-angelina-jolies-lies-about-israel-hamas-war |titolo=Jon Voight 'disappointed' by daughter Angelina Jolie's 'lies' about Israel Hamas war |editore=Euronews |data=7 novembre 2023 |accesso=10 dicembre 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231210173729/https://www.euronews.com/culture/2023/11/07/jon-voight-disappointed-by-daughter-angelina-jolies-lies-about-israel-hamas-war |urlmorto= }}</ref> Un anno dopo, nel 2024, rinnovò il suo sostegno a Trump nella corsa alla Casa Bianca.<ref>[https://www.msn.com/en-us/news/politics/14-influential-personalities-endorsing-trump-for-2024/ss-BB1h8MCI 14 Influential Personalities Endorsing Trump for 2024], ''[[MSN]]'', Michelle Harle, January 23, 2024. accesso May 8, 2024.</ref> Il 16 gennaio 2025 Trump ha annunciato l'intenzione di nominare Voight suo "ambasciatore speciale" a Hollywood, assieme ai colleghi [[Sylvester Stallone]] e [[Mel Gibson]], con lo scopo di studiare misure di rilancio dell'industria cinematografica locale.<ref name="variety.com">{{Cita web|lingua=en|autore=Jordan Moreau|url=https://variety.com/2025/film/news/trump-sylvester-stallone-mel-gibson-jon-voight-ambassadors-hollywood-1236276088/|titolo=Trump Names Sylvester Stallone, Mel Gibson and Jon Voight as ‘Special Ambassadors’ to ‘Troubled’ Hollywood: They’ll Bring ‘Lost Business’ Back|sito=Variety|data=16 gennaio 2025|accesso=17 gennaio 2025}}</ref> Voight si è per contro distanziato dalle posizioni repubblicane in materia di possesso e utilizzo delle armi: nel 2022, a seguito del [[massacro alla Robb Elementary School]], invocò apertamente una stretta sui controlli per l'autorizzazione all'utilizzo e alla detenzione di munizioni.<ref>{{cita web|cognome1=Kika |nome1=Thomas |titolo=Trump ally Jon Voight calls for "proper qualifications for gun ownership" |url=https://www.newsweek.com/trump-ally-jon-voight-calls-proper-qualifications-gun-ownership-1711141 |sito=Newsweek |accesso=29 maggio 2022 |lingua=en |data=28 maggio 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220529145510/https://www.newsweek.com/trump-ally-jon-voight-calls-proper-qualifications-gun-ownership-1711141 |urlmorto= }}</ref><ref>{{cita web|cognome1=Rose |nome1=Lily |titolo=Jon Voight calls for gun control in emotional Facebook video following Uvalde shooting |url=https://www.yahoo.com/entertainment/jon-voight-uvalde-gun-control-171120067.html |sito=Yahoo! News |data=28 maggio 2022 |accesso=29 maggio 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220529145510/https://www.yahoo.com/entertainment/jon-voight-uvalde-gun-control-171120067.html |urlmorto= }}</ref>
== Filmografia ==
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