Formula 1: differenze tra le versioni
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== Incidenti ==
{{Vedi anche|Incidenti mortali di Formula 1|Safety car|Medical car}}
Oltre che di quelli mortali, la storia della Formula 1 è fatta anche di incidenti clamorosi e incruenti.<ref name="ESPN">{{cite web |url=http://en.espn.co.uk/f1/motorsport/story/3838.html |title=Deaths in Formula One |last=Williamson |first=Martin |website=[[BT Sport ESPN|ESPN UK]] |archive-url=https://web.archive.org/web/20150407012625/http://en.espn.co.uk/f1/motorsport/story/3838.html |archive-date=April 7, 2015 |url-status=dead |access-date=September 14, 2016 }}</ref> Alcuni furono decisivi per l'assegnazione del titolo mondiale, come quelli tra [[Ayrton Senna]] e [[Alain Prost]], avvenuti nel 1989 e nel 1990 sulla pista di Suzuka; o quello tra [[Damon Hill]] e [[Michael Schumacher]] nel Gran Premio d'Australia del 1994. Decisivi furono anche lo scontro tra [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]] e [[Nelson Piquet]] avvenuto in Canada del 1980 e quello tra Prost e Piquet in Olanda del 1983. [[Nigel Mansell]] perse nel 1986 un titolo ormai sicuro, a causa dello scoppio di una gomma nel corso dell'ultimo Gran Premio; inoltre, venne messo fuori gioco da due incidenti in altre due occasioni, nel 1987 e nel 1991, entrambi avvenuti a Suzuka. Indirettamente decisivo fu anche lo scontro tra Michael Schumacher e [[David Coulthard]] in Belgio nel 1998.
[[File:Gillesvilleneuve.jpg|thumb|left|[[Gilles Villeneuve]] entrò nel cuore degli appassionati per lo spericolato stile di guida, non privo di conseguenze: il canadese era soprannominato l{{'}}''Aviatore'' per l'irruenta condotta di gara, che spesso sfociava in furiosi incidenti, e che lo porterà alla morte nel 1982 durante la sessione di qualifica a Zolder.]]
Tra le “ammucchiate” al via sono state particolarmente affollate quelle nei Gran Premi di Monaco del 1950, d'Austria del 1987, di Germania del 1994, del Belgio del 1998, dell'Australia del 2002 e della Toscana del 2020.
Tra gli incidenti decisivi per le sorti di un singolo Gran Premio, meritano di essere ricordati lo scontro Mansell-Senna in Portogallo del 1989 (dopo che al britannico era già stata esposta la bandiera nera che lo escludeva dalla corsa; per punizione non partecipò al successivo Gran Premio di Spagna); lo scontro tra Piquet e il doppiato [[Eliseo Salazar]] in Germania del 1982 (con il brasiliano che poi prese a pugni e calci il pilota cileno); lo scontro tra Senna e [[Jean-Louis Schlesser]] in Italia del 1988;<ref>{{cite web|url=http://en.espn.co.uk/onthisday/motorsport/story/2418.html |title=Schlesser dies in experimental Honda at Rouen |website=ESPN UK |archive-url=https://web.archive.org/web/20180215150505/http://en.espn.co.uk/onthisday/motorsport/story/2418.html |archive-date=February 15, 2018 |url-status=live}}</ref> il tamponamento tra il doppiato [[Jos Verstappen]] e [[Juan Pablo Montoya]] in Brasile del 2001 (con il colombiano che improvvisamente frenò davanti all'olandese dopo averlo appena sorpassato); lo scontro tra Montoya e Michael Schumacher (in regime di safety car) sotto il tunnel di Monaco del 2004; lo scontro tra [[Sebastian Vettel]] e [[Mark Webber]] in Turchia nel 2010. Curioso quanto accadde nel [[Gran Premio d'Italia 1995]], in cui la telecamera staccatasi dalla Ferrari di [[Jean Alesi]] colpì la vettura gemella di [[Gerhard Berger]], distruggendone la sospensione (le due auto erano al comando della gara, ma nessuna vide poi il traguardo).
Tre incidenti dalle dinamiche simili (con decollo della vettura in seconda posizione) furono quelli tra [[Riccardo Patrese]] e Berger in Portogallo nel 1992; tra [[Ralf Schumacher]] e [[Rubens Barrichello]] al via del Gran Premio d'Australia 2002; tra Webber e [[Heikki Kovalainen]] a Valencia nel 2010. [[Christian Fittipaldi]], invece, effettuò un ''loop'' completo sul rettilineo di Monza nel 1993 dopo lo scontro con il proprio compagno di squadra alla Minardi.
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Spettacolare fu l'incidente di [[Derek Warwick]] in Italia nel 1990, così come quelli di [[Derek Daly]] a Monaco nel 1980 e, sempre nel Principato, tra Piquet e Patrese nel 1985. Incruenti, ma pericolosi, quelli di [[Fernando Alonso]] in Brasile nel 2003 e di [[Robert Kubica]] in Canada nel 2007. Mentre vennero sottostimati gli incidenti che coinvolsero Piquet nel 1987 (in prova) e Berger nel 1989 (in gara) alla curva del Tamburello di Imola, che sarà poi fatale a Senna cinque anni dopo; in quello di Berger, la vettura prese fuoco, ma la squadra antincendio [[CEA Squadra Corse|CEA]] riuscì a domare le fiamme nel tempo record di 19 secondi.
Terribile fu anche l'incidente di [[Gilles Villeneuve]] a Imola nel 1980<ref>{{cite web|url=https://www.bbc.com/sport/formula1/18690210 |title=Formula 1's greatest drivers. Number 12: Gilles Villeneuve |last=Benson |first=Andrew |date=July 4, 2012 |website=BBC Sport |archive-url=https://web.archive.org/web/20160826171628/http://www.bbc.com/sport/formula1/18690210 |archive-date=August 26, 2016 |url-status=live}}</ref>, nella curva che ora porta il suo nome e in cui nel 1994 perderà la vita [[Roland Ratzenberger]].<ref>{{cite web|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/3605579.stm |title=A death that shocked the world |last=Benson |first=Andrew |date=April 21, 2004 |website=BBC Sport |archive-url=https://web.archive.org/web/20101124011903/http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/formula_one/3605579.stm |archive-date=November 24, 2010 |url-status=live}}</ref> Dopo ventuno anni di Gran Premi disputatisi senza incidenti fatali per i piloti, il 5 ottobre 2014 durante la gara del Giappone a Suzuka, la Marussia di [[Jules Bianchi]] esce dal tracciato e impatta violentemente contro una gru mobile che i commissari stavano utilizzando per rimuovere la Sauber di [[Adrian Sutil]] (peraltro uscita di strada per la pioggia nel giro precedente e nello stesso punto della vettura del francese): Bianchi viene trasportato d'urgenza al reparto di terapia intensiva dell'ospedale di [[Yokkaichi]] e viene sottoposto a un intervento per ridurre un ematoma al cervello, causato dall'impatto del cranio contro il posteriore del mezzo usato dai commissari. Il 17 luglio 2015, dopo dieci mesi di degenza, si spegne all'ospedale di Nizza.<ref name="Bianchi">{{cite web|url=https://motorsports.nbcsports.com/2015/07/17/jules-bianchi-dies-at-age-25-his-family-confirms/ |title=Jules Bianchi dies at age 25, his family confirms |last=DiZinno |first=Tony |date=July 17, 2015 |website=[[NBC Sports]] |archive-url=https://web.archive.org/web/20150906120549/http://motorsports.nbcsports.com/2015/07/17/jules-bianchi-dies-at-age-25-his-family-confirms/ |archive-date=September 6, 2015 |url-status=live}}</ref>
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