Liala: differenze tra le versioni
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Nacque da nobile [[madre]], Petronilla Picci, e da [[padre]] [[farmacista]], Tomaso Negretti, che aveva assunto anche l'aristocratico [[cognome]] materno [[Odescalchi]], ma che morì quando la figlia aveva due anni. Amalia studiò al [[Liceo classico e scientifico Alessandro Volta|Liceo Alessandro Volta]] di Como e, per seguire le orme paterne, s'iscrisse a [[Farmacia]] all'[[Università degli Studi di Pavia]], ma nel 1919 si sposò e rinunciò a laurearsi.
Suo marito, il [[marchese]] Pompeo Cambiasi, [[Ufficiale (forze armate)|ufficiale]] di [[Regia Marina|marina]], aveva 17 anni più di lei e la portò a vivere a [[Moneglia]], in [[Liguria]]. Da questo [[matrimonio]] nacquero le due figlie
Liala incontrò poi il marchese [[Vittorio Centurione Scotto]], ufficiale della [[Regia Aeronautica]], che fu il grande amore della sua vita. La loro relazione finì tragicamente nel [[1926]], quando Centurione Scotto, al comando del suo idrovolante durante un allenamento per la [[coppa Schneider]], morì precipitando nel [[lago di Varese]].
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Per superare il dolore della morte di Centurione Scotto, Liala cominciò a scrivere e nel [[1931]] pubblicò il suo primo romanzo ''[[Signorsì]]''. La prima edizione, pubblicata da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], andò esaurita in soli 20 giorni.
Quasi tutti i primi libri di Liala si svolgono nell'ambiente militare, che lei conosceva ed amava. I protagonisti maschili sono spesso audaci e valorosi, ispirati alle figure di
Nel primo periodo ([[1931]]-[[1948]]), l'ambiente dell'Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo dei suoi romanzi e delle sue novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di [[Pietro Sordi]]. In questa fase, nella quale l'io narrante a volte si riferisce a ''Liana'' (ossia alla stessa scrittrice), si trovano di tanto in tanto precisi riferimenti a personaggi ed eventi storici: per esempio, nel romanzo ''[[Buona fortuna!]]'', l'autrice fornisce una minuta descrizione del record del mondo di velocità per idrovolanti ottenuto dal maresciallo [[Francesco Agello]] il 23 ottobre [[1934]].
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