Neoantisemitismo: differenze tra le versioni
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[[File:Shumen Cemetery 2010 C.jpg|miniatura|[[Vandalismo]] a tema [[nazista]] sulle tombe del cimitero ebraico di [[Šumen|Shumen]] ([[Bulgaria]]) avvenuto nel 2010]]
Il '''neoantisemitismo''',<ref>{{Cita web|url=https://www.jus.unipi.it/2023/06/12/24752/|titolo=Predappio, «Auschwitzland» e dintorni: luoghi e simboli del neo-antisemitismo|curatore=DIpartimento Giurisprudenza - Università di Pisa|accesso=25 gennaio 2024|lingua=it}}</ref> o '''nuovo antisemitismo'''<ref name=Myr1>{{cita news|autore=Ilaria Myr|url=http://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/mondo/francia-appello-contro-antisemitismo|titolo=Francia: 300 personalità firmano un appello “contro il nuovo antisemitismo islamista”. «Un’epurazione etnica che fa poco rumore»|pubblicazione=Bet Magazine - Mosaico|data=23 aprile 2018}}</ref><ref name=ilfoglio1>{{cita news|autore=Mauro Zanon|url=https://www.ilfoglio.it/esteri/2017/09/28/news/il-nuovo-antisemitismo-in-francia-e-la-triste-dimenticanza-di-una-certa-sinistra-154619/|titolo=Il nuovo antisemitismo in Francia e la triste dimenticanza di una certa sinistra|pubblicazione=[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]|data=28 settembre 2017}}</ref><ref name=Myr2>{{cita news|autore=Ilaria Myr|url=http://www.mosaico-cem.it/attualita-e-news/personaggi-e-storie-attualita-e-news/david-meghnagi-la-minaccia-del-nuovo-antisemitismo-e-nellodio-contro-israele|titolo=David Meghnagi: “La minaccia del nuovo antisemitismo è nell’odio contro Israele”|pubblicazione=Bet Magazine - Mosaico|data=19 giugno 2018}}</ref><ref name=ilpost>{{cita news|autore=Giulia Siviero|url=https://www.ilpost.it/2018/05/26/nuovo-antisemitismo/|titolo=Il “nuovo antisemitismo”|pubblicazione=[[Il Post]]|data=29 maggio 2018}}</ref>, è l'[[antisemitismo]] sviluppatosi nel [[XXI secolo]] che, grazie anche alle possibilità offerte da [[internet]], diffonde odio, pregiudizi e [[fake news]] finalizzate, ad esempio, alla minimizzazione della gravità dell'[[Olocausto]] o finanche la sua negazione, generando anche atti di intimidazione e di violenza diffusi sia in numerosi [[paesi occidentali]] che, con toni particolarmente intensi, nell'[[Est europeo]] e nei [[Paesi arabi]].<ref>{{Cita|Santerini}}.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.osservatorioantisemitismo.it/wp-content/uploads/2020/05/VitaePensiero_MSanterini_21maggio2020.pdf|titolo=I mille volti del neo-antisemitismo|accesso=4 febbraio 2024|lingua=it|pubblicazione=Vita e Pensiero|pp=14-19|numero=2|anno=2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/cultura/storia/olocausto-la-shoah-inizia-con-una-fake-news|titolo=Storia della Shoah: da una fake news all'Olocausto|sito=Focus.it|accesso=27 gennaio 2024}}</ref>
== Concetto ==
I fautori di questo concetto sostengono in genere che tra alla fine del [[XX secolo|XX]] e all'inizio del [[XXI secolo]] gran parte delle critiche nei confronti di Israele equivalgono in realtà alla [[demonizzazione]] degli [[ebrei]], e che insieme alla recrudescenza degli attacchi antisemiti contro gli ebrei,<ref name="USCIRF 2020">{{Cita web|url=https://www.uscirf.gov/sites/default/files/USCIRF%202020%20Annual%20Report_42720_new_0.pdf|titolo=ANNUAL REPORT OF THE U.S. COMMISSION ON INTERNATIONAL RELIGIOUS FREEDOM|accesso=15 aprile 2025|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250309024118/https://www.uscirf.gov/sites/default/files/USCIRF%202020%20Annual%20Report_42720_new_0.pdf}}</ref> alla profanazione dei simboli ebraici e dell'ebraismo,<ref name="USCIRF 2020" /> alla [[negazione dell'olocausto]],<ref name="USCIRF 2020" /> e una maggiore accettazione delle credenze antisemite nel discorso pubblico e nei discorsi d'odio online,<ref name="USCIRF 2020" /> tale demonizzazione rappresenti un'evoluzione dell'antisemitismo.<ref>{{Cita web|url=http://www.jcpa.org/phas/phas-gerstenfeld-s05.htm|titolo=Post-Holocaust and Anti-Semitism}}</ref> I sostenitori di questo concetto ritengono che l'[[antisionismo]] e la demonizzazione di Israele, o i doppi standard applicati alla sua condotta (alcuni includono anche l'antiamericanismo, l'antiglobalizzazione e il terzomondismo) possono essere collegati all'antisemitismo, o costituire un antisemitismo mascherato, in particolare quando provengono contemporaneamente dall'estrema sinistra, dall'islamismo e dall'estrema destra.<ref name=Laqueur2006p55>{{Cita libro|autore-capitolo-cognome=Laqueur|autore-capitolo-nome=Walter|wkautore-capitolo = Walter Laqueur|titolo=Dying for Jerusalem: the past, present and future of the holiest city|url=https://archive.org/details/dyingforjerusale00laqu|anno=2006|mese = marzo|editore=Sourcebooks, Inc.|città=Naperville (Illinois)|ISBN = 978-1-4022-0632-0|oclc=61704687|lccn=2005025006|pp=pg. 55|capitolo=Golda Meir and the Post-Zionists|citazione =...behind the cover of "anti-Zionism" lurks a variety of motives that ought to be called by their true name. When, in the 1950s under Stalin, the Jews of the Soviet Union came under severe attack and scores were executed, it was under the banner of anti-Zionism rather than anti-Semitism, which had been given a bad name by Adolf Hitler. When in later years the policy of Israeli governments was attacked as racist or colonialist in various parts of the world, the basis of the criticism was quite often the belief that Israel had no right to exist in the first place, not opposition to specific policies of the Israeli government. Traditional anti-Semitism has gone out of fashion in the West except on the extreme right. But something we might call post-anti-Semitism has taken its place. It is less violent in its aims, but still very real. By and large it has not been too difficult to differentiate between genuine and bogus anti-Zionism. The test is twofold. It is almost always clear whether the attacks are directed against a specific policy carried out by an Israeli government (for instance, as an occupying power) or against the existence of Israel. Secondly, there is the test of selectivity. If from all the evils besetting the world, the misdeeds, real or imaginary, of Zionism are singled out and given constant and relentless publicity, it can be taken for granted that the true motive is not anti-Zionism but something different and more sweeping.}}
</ref>.<ref name="Taguieff">{{Cita libro|lingua=en|nome=Pierre-Andre|cognome=Taguieff|titolo=Rising from the Muck: The New Anti-Semitism in Europe|url=https://archive.jpr.org.uk/object-eur22|accesso=15 aprile 2025|data=2004|editore=Ivan R. Dee|ISBN=978-1-56663-571-4}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=Florette|cognome=Cohen|titolo=The New Anti-Semitism Israel Model: Empirical Tests|url=https://books.google.com/books?id=o846LgEACAAJ&q=The+New+Anti-Semitism|accesso=15 aprile 2025|data=2011-09|editore=BiblioBazaar|ISBN=978-1-243-56139-8}}</ref>
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=== Anni '70: i primi dibattiti ===
Scrivendo nel 1973 sul Congress Bi-Weekly dell'[[American Jewish Congress]], il ministro degli
[[File:Protests Edinburgh 10 1 2009 5.JPG|miniatura|Un cartello esposto durante una protesta a Edimburgo, in Scozia, il 10 gennaio 2009]]
Recensendo il lavoro di Forster ed Epstein su Commentary, Earl Raab, direttore fondatore del Nathan Perlmutter Institute for Jewish Advocacy della Brandeis University, ha sostenuto che un "nuovo antisemitismo" sta effettivamente emergendo in America, sotto forma di opposizione ai diritti collettivi del popolo ebraico, ma ha criticato Forster ed Epstein per averlo confuso con i pregiudizi anti-Israele.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.commentary.org/articles/earl-raab-2/is-there-a-new-anti-semitism/|titolo=Is There a New Anti-Semitism?|sito=Commentary Magazine|data=1º maggio 1974|accesso=15 aprile 2025}}</ref> Allan Brownfeld ha scritto sul Journal of Palestine Studies che la nuova definizione di antisemitismo di Forster e Epstein banalizza il concetto trasformandolo in "una forma di ricatto politico" e "un'arma con cui mettere a tacere qualsiasi critica a Israele o alla politica statunitense in Medio Oriente",<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Allan|cognome=Brownfeld|data=1º aprile 1987|titolo=Anti-Semitism: Its Changing Meaning|rivista=Journal of Palestine Studies|volume=16|numero=3|pp=53–67|lingua=en|accesso=15 aprile 2025|doi=10.2307/2536789|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.2307/2536789}}</ref> mentre Edward S. Shapiro, in "''A Time for Healing: American Jewry Since World War II''", ha scritto che "Forster e Epstein insinuavano che il nuovo antisemitismo fosse l'incapacità dei gentili di amare abbastanza gli ebrei e Israele".<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=Edward S.|cognome=Shapiro|titolo=A Time for Healing: American Jewry Since World War II|url=https://books.google.it/books/about/A_Time_for_Healing.html?id=f6clJqe_Ak0C&redir_esc=y|accesso=15 aprile 2025|data=1995-05|editore=JHU Press|p=47|ISBN=978-0-8018-5124-7}}</ref>
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