Stalin e antisemitismo: differenze tra le versioni

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== Collaboratori e famiglia ==
Stalin aveva suoceri e nipoti ebrei.<ref>Cfr. Boris Berezovsky, The Art of Impossible (Falmouth, MA: Terra-USA, 2006), 3 vols, "There was a neighbor called Moroz who used to be married to Stalin's daughter Svetlana Allilueva. Our families spent a lot of time together. Now my daughter Liza has married a son of Svetlana and Moroz, thus giving to me a grandson who is also a great-grandson of Josef Stalin."</ref> Alcuni dei suoi stretti collaboratori erano ebrei o avevano coniugi ebrei, tra cui [[Lazar Kaganovich|Làzar Kaganòvich]], [[Maxim Litvinov|Maxìm Litvìnov]] e [[Lev Mechlis|Lev Mèchlis]].<ref name="Montefiore">{{Cita|Sebag-Montefiore||SMS2005}}</ref> Molti di loro furono epurati, compresa la moglie di [[Nikolai Yezhov|Nikolàj Ežov]], moglie di [[Vyacheslav Molotov|Vyacheslàv Mòlotov]] Polìna Zhemchùzhina, moglie di [[Aleksandr Poskrëbyšev|Aleksàndr Poskrëbyšev]] Bronislàva Poskrëbysheva.<ref name="Montefiore" /> Lo storico [[Geoffrey Roberts]] sottolinea che Stalin "continuò a esaltare scrittori e artisti ebrei anche al culmine della campagna [[antisionismo|antisionista]] dei primi [[anni '50]]".<ref>{{Cita libro|cognome=Roberts|nome=Geoffrey|anno=2006|titolo=Stalin's Wars: From World War to Cold War, 1939–1953|url=https://archive.org/details/stalinswarsfromw0000robe|città=New Haven|editore=Yale University Press|p=[https://archive.org/details/stalinswarsfromw0000robe/page/341 341]|ISBN=978-0-300-11204-7}}</ref> Tuttavia, quando la figlia di Stalin [[Svetlana Allilueva|Svetlana]] si innamorò del famoso regista sovietico [[Alexei Kapler|Alexèj Kàpler]], un ebreo di ventitré anni più grande di lei, ne fu fortemente infastidito. Secondo Svetlana, "più di ogni altra cosa lo irritava il fatto che Kapler era ebreo".<ref>{{Cita libro|cognome=Tolstoy|nome=Nikolai|titolo=Stalin's Secret War|editore=Holt, Rinehart and Winston|anno=1981|p=24}}</ref> L'uomo fu condannato a dieci anni di lavori forzati in un lager con l'accusa di essere una "spia inglese". Svetlana sposò in seguito Grigòrij Moròzov, un altro ebreo. Stalin acconsentì dopo le molte suppliche, ma si rifiutò di partecipare al matrimonio. Anche il figlio di Stalin, Yàkov, sposò un'ebrea, Yulia Meltzer, e sebbene il padre all'inizio disapprovasse, poi le si affezionò. [[Simon Sebag Montefiore]], biografo di Stalin, scrive che il figlio di [[Lavrentij Berija|Lavrèntij Bèrija]] affermò che suo padre aveva un intero elenco di rapporti di Stalin con donne ebree.<ref name="Sebag-Montefiore 2005, 267">{{Cita|Sebag-Montefiore|p. 267|SMS2005}}.</ref>
 
Nelle sue memorie [[Nikita Chruščëv]] scrisse: "L'atteggiamento ostile verso la nazione ebraica era una delle principali carenze di Stalin. Nei suoi discorsi e scritti da leader e teorico non ce n'è traccia. Dio non voglia che qualcuno affermi che una sua dichiarazione sapeva di antisemitismo. All'esterno tutto sembrava corretto e appropriato. Ma nella sua cerchia ristretta, quando aveva occasione di parlare di qualche persona ebrea, usava sempre una pronuncia decisamente distorta. Questo era il modo in cui le persone arretrate prive di coscienza politica si esprimevano nel quotidiano... Persone con un atteggiamento sprezzante nei confronti degli ebrei. Storpiavano il russo di proposito, mettendoci accento ebraico o imitando certe caratteristiche negative [attribuite agli ebrei]. Stalin amava questo stile, e divenne uno dei suoi tratti caratteristici."<ref>{{Cita|Khrushchev|p. 47|NK2006}}.</ref> Chruščëv affermò inoltre che dopo la seconda guerra mondiale Stalin faceva spesso commenti antisemiti.<ref>{{Cita|Khrushchev|p. 50|NK2006}}.</ref>