Dwight Howard: differenze tra le versioni

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[[File:Dwight Howard 2.jpg|thumb|left|Dwight Howard con la casacca dei [[Orlando Magic|Magic]] nel 2011.]]
 
{{CitazioneSenza necessariafonte|Leader indiscusso dei Magic, è considerato da molti fan ed esperti l'erede naturale di [[Shaquille O'Neal]].}} Il 17 febbraio 2008 ha giocato il suo primo All-Star Game come titolare scelto dai tifosi e non più come riserva. In questa stessa edizione dell'All-Star Game, Dwight Howard vince lo [[Slam Dunk Contest]], alla sua seconda partecipazione, sbaragliando la concorrenza del campione uscente [[Gerald Green (cestista)|Gerald Green]] grazie a una schiacciata spettacolare eseguita con indosso un vestito da [[Superman]] (guadagnandosi così il soprannome). Soprattutto grazie al suo apporto gli Orlando Magic arrivano ai [[NBA Playoffs|play-off]] con la testa di serie nº 3 nella [[NBA Eastern Conference|Eastern Conference]] (Dwight Howard conclude la regular season 2007-08 con una [[doppia doppia]] di media: 20,7 punti e 14,2 rimbalzi) e vincono anche agevolmente la prima fase contro i [[Toronto Raptors]]. Durante questa serie Dwight diventa il primo giocatore da quasi 40 anni a realizzare due ''20+20'' consecutivi ai play-off ([[Nate Thurmond]] l'ultimo nel 1969), e nel resto della serie ne realizza anche un terzo. Tuttavia Howard e i suoi compagni devono arrendersi ai [[Detroit Pistons]] nelle semifinali di Conference.
Nella stagione 2008-09 guida la lega in rimbalzi e stoppate, il quinto giocatore di sempre a riuscirci, e conquista il titolo di [[NBA Defensive Player of the Year Award|Difensore dell'anno]] (nessuno lo aveva fatto a soli 24 anni).<ref>{{cita web|url=http://www.nba.com/2009/news/04/21/defensive.player.of.year.ap/index.html|titolo=Howard becomes youngest player to win top defensive honor|lingua=en|accesso=21 aprile 2009|editore=NBA.com|urlarchivio=https://www.webcitation.org/65arPPYxp?url=http://www.nba.com/2009/news/04/21/defensive.player.of.year.ap/index.html|dataarchivio=20 febbraio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Durante questa stagione, Howard guida i suoi [[Orlando Magic]] ai playoff, sempre con la testa di serie nº 3, battendo in ordine [[Philadelphia Sixers]] (6 gare); [[Boston Celtics]] (7 gare) e i [[Cleveland Cavaliers]] di [[LeBron James]] in sei gare, portando così la sua squadra alle finali NBA (la loro prima finale dal 1995) contro i [[Los Angeles Lakers]] (poi persa in cinque gare). Durante la serie contro i Cavaliers, nella decisiva gara-6, realizza una prestazione da 40 punti (career high) e 14 rimbalzi. Nella stagione successiva Howard continua a essere il miglior centro della Lega, riconfermandosi come il miglior stoppatore e il miglior rimbalzista, e facendo registrare anche la più alta media realizzativa, pur calando leggermente nei punti segnati. Al termine della regular season, dove i Magic fanno registrare il secondo miglior record della NBA, conquista il suo secondo premio consecutivo come miglior difensore.<ref>{{cita web|url=http://www.nba.com/2010/news/04/20/player.of.year.ap/index.html|titolo=Howard wins Kia Defensive Player of Year honors again|lingua=en|accesso=21 aprile 2010|editore=NBA.com|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100423135731/http://www.nba.com/2010/news/04/20/player.of.year.ap/index.html|dataarchivio=23 aprile 2010}}</ref>