Piretroidi: differenze tra le versioni

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{{S|esteri}}
 
I '''piretroidi''' sono una classe di [[insetticida|insetticidi]] e [[acaricida|acaricidi]] di sintesi. Sono gli analoghi sintetici delle [[piretrina|piretrine]], costituenti naturali dei fiori di ''[[Tanacetum cinerariifolium]]''. Grazie alla similitudine della molecola, vanno difatti ad agire nello stesso modo dei corrispondenti di origine naturale, superando però il principale limite delle piretrine: la loro fotolabilità. Si hanno così a disposizione [[Principio attivo|principi attivi]] molto più [[Persistenzapersistenza|persistenti]].
 
Il primo piretroide, [[Alletrine|alletrina]], fu sintetizzato nel 1949. A causa della fotolabilità e quindi della breve persistenza i primi piretroidi non trovarono impiego nella difesa delle colture ma solo in ambito civile, perlopiù contro mosche e zanzare. Nel 1973 fu introdotta la [[deltametrina]], capostipite di una nuova generazione di piretroidi, detti fotostabili, che trovarono impiego anche in ambito agricolo.
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== Vantaggi ==
* Bassa tossicità per i [[Chordatachordata|cordati]], salvo i [[pesci]].
* Possibilità di usare [[piperonil butossido]] come [[sinergizzante]], che ne migliora sia la persistenza (proteggendolo dalla [[foto-degradazione|degradazione operata dalla luce solare]]) sia il potere insetticida (ne aumenta la capacità di penetrazione nell'insetto).
* Tossicità nei confronti sia delle [[larva|larve]] sia degli adulti.
 
== Svantaggi ==
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* Tossicità per i gatti.
* Persistenza.
* Non ammessi in [[agricoltura biologica]] (nella quale sono ammesse le [[Piretropiretro|piretrine]]).
 
== Voci correlate ==