Giovanni Falcone: differenze tra le versioni
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Abbracciò i principi del [[comunismo]] sociale di [[Enrico Berlinguer|Berlinguer]] in occasione delle [[elezioni politiche in Italia del 1976|elezioni politiche del 1976]], sebbene la sua famiglia avesse da sempre votato [[Democrazia Cristiana]] anche in quanto [[Cattolicesimo|cattolici]] praticanti. Scontratosi per questo motivo con la sorella Maria, motivò la sua scelta dicendo che, da profondo amante della giustizia quale egli era, si poneva il problema di combattere le disparità sociali e nel comunismo intravedeva quindi la possibilità di appianare le sperequazioni. Rispose quasi volendola rassicurare che il comunismo italiano sarebbe stato differente da quello russo, aggiungendo sarcasticamente che, nell'ipotetica eventualità di una crisi di libertà nella loro democrazia, sarebbe ritornato sulle montagne come i partigiani.<ref name=iskra>{{cita web|url=https://iskra.myblog.it/media/00/02/1928495894.pdf|titolo=Giovanni Falcone comunista del PCI di Berlinguer dal 1976|data=21 aprile 2012|accesso=13 marzo 2020}}</ref> Nel suo lavoro però non si lasciò mai influenzare dalle idee politiche. <ref>{{Cita web |url=http://www.calendariodelpopolo.it/Falcone-Giovanni#.VUTTcd_Rcx8 |titolo=''Falcone Giovanni'' da calendariodelpopolo.it, 19 giugno 2013 |accesso=2 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518095634/http://www.calendariodelpopolo.it/Falcone-Giovanni#.VUTTcd_Rcx8 |urlmorto=sì}}</ref> Successivamente, si allontanerà dal comunismo, avvicinandosi al pensiero della tradizione [[Partito Socialista Italiano|socialista]], ed in particolare all'elaborazione del "nuovo corso" rappresentato da [[Bettino Craxi]] e da Claudio Martelli.<ref>{{Cita web |url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/analisi/608003/io-che-ho-vissuto-tra-craxi-e-falcone.html |titolo=''Io che ho vissuto tra Craxi e Falcone'' da La Gazzetta del Mezzogiorno, 1 dicembre 2014 |accesso=16 aprile 2022}}</ref> Più volte difatti il magistrato siciliano ha elogiato l'operato dei [[Governo Craxi I|Governi Craxi]] (1983-1987) e [[Claudio Martelli|Martelli]] lo ebbe come suo fedele collaboratore (1991-1992).
Nel [[1973]] si trasferì alla sezione civile del tribunale di Trapani. Nel 1976, nella sala colloqui del carcere di [[Favignana]], un detenuto lo bloccò per molte ore ponendogli un coltello alla gola.<ref>[[Salvatore Mugno]], ''[[Quando Falcone incontrò la mafia]]'', Trapani, Di Girolamo Editore, 2014. ISBN 978-88-97050-43-8</ref> Nel luglio [[1978]]
Nel tribunale palermitano cominciò a lavorare nella sezione fallimentare, occupandosi di [[diritto civile]] ed emettendo alcune sentenze di grande importanza. L'anno successivo conobbe la collega [[Francesca Morvillo]], con la quale iniziò una relazione sentimentale che sfociò nel matrimonio nel 1986.
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